"Non tutte le ragazze sono te." Le rispose Percy con un sorrisetto, che si ampliò non appena Annabeth girò la testa di scatto verso di lui.
"In effetti è stato strano ricevere un altro invito di questo genere." Gli disse lei fingendo indifferenza.
"E come mai?" Chiese lui alzando un sopracciglio, incalzando ancora per indagare. Era deciso a capire come lei si sentisse, cosa provasse davvero. Se magari potesse essere ricambiato.
"Beh sono certa che molte altre ragazze più adatte avrebbero potuto essere invitate al mio posto. È solo la mia seconda volta."
"Non puoi fare esperienza se non ti invitano." Continuò Percy con un'alzata di spalle. "E poi chi altro avrei dovuto invitare, se non te?"
"Magari Rachel." Suggerì lei, indagando a propria volta.
La verità era che le parole di Rachel, nonostante non fossero davvero importanti, le suonavano ogni volta nella testa. Non tanto la minacce di lasciare Percy a lei, quanto più quelle sul fatto di diventare la futura regina d'Inghilterra.
Del resto erano mesi che ignorava quell'elefante nella stanza, se avesse continuato a passare tempo con Percy nel peggiore dei casi si sarebbe dichiarata. E lui avrebbe ricambiato, cosa che ormai non era più tanto sicura fosse lontana dalla realtà.
Ma nell'esatto momento in cui ipoteticamente si fossero messi insieme, lei non sarebbe più stata solo Annabeth Chase, attrice in fiore, ma sarebbe diventata Annabeth Chase, futura regina consorte d'Inghilterra, e la sua vita già priva di privacy probabilmente non sarebbe stata neanche più sua."Perché avrei dovuto invitare lei? Ha ricevuto un invito tutto suo." Domandò Percy con un broncio infastidito
"Di sicuro è più regale di me. E anche se non è la tua ragazza penso che vorrebbe davvero esserlo."
"È possibile, certo. Ma non è lei la ragazza che amo."
Annabeth immediatamente si incupì. Sapeva che lui non amava Rachel, non era stupida, ma si era riferito alla ragazza che gli piaceva… Come se non fosse lei.
Non che si dovesse preoccupare, dato che non voleva essere regina. Ma non poteva negare il fatto di sentirsi male all'idea di non piacere a Percy nonostante tutto.
"E chi è, se posso sapere?" Chiese lei in un sussurro.
Distolse lo sguardo, pronta a rimanere delusa per un'altra volta, ma rimase comunque vicina a lui. Voleva essere egoista di nuovo, voleva godersi il tempo che aveva accanto a lui.
Percy si girò per incontrare gli occhi della ragazza, notando solo in quel momento il suo sguardo cupo e capendo immediatamente cosa aveva sbagliato.
Doveva rimediare.
"È molto vicina a me." Le rispose in un sussurro, prendendole il viso a coppa con una mano per farla girare verso di lui e guardarla finalmente negli occhi, vicini su un piano mentale e fisico.
Era il suo momento, lo sapeva. Doveva dirle ciò che provava.
Ma ora che la guardava meglio era semplicemente senza fiato. Lei era bellissima e assolutamente perfetta, aveva una vita e una carriera davanti. Poteva essere egoista e strapparla a quello che già aveva, per farla rimanere con lui?
Non era che non avesse pensato a lei e a come si sentisse prima d'ora, anzi era tutto il contrario.
Ma dichiararsi era sempre sembrato così lontano, prima non era pronto lui e dopo voleva aspettare il momento giusto per lei.
Quindi ora che erano così vicini e ora che sapeva di volerle dire ciò che provava… Aveva paura.
Paura che lei non ricambiasse o peggio, che lei ricambiasse ma lo rifiutasse solamente perché sapeva che significava abbandonare tutto per diventare regina consorte al suo fianco.
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Royal Highness ~ Percabeth AU
Fanfic> Queste sono le parole sull'invito che un giorno come tanti altri Annabeth Chase, attrice venticinquenne ormai affermata e di successo, riceve. E ormai non può rifiutare: partirà per l'Inghilterra e passerà una particolare serata a quel ballo, del...