Il campanello di casa stava suonando insistentemente ormai da troppo tempo per essere considerato un'allucinazione, così Annabeth si era ritrovata a doversi alzare dal letto ben dieci minuti prima che la sveglia suonasse per andare ad aprire la porta.
Non era rimasta d'accordo con Piper la sera precedente per vedersi e Chirone non le aveva scritto che sarebbe passato da lei, però non poteva essere nessun altro a rigor di logica.
Insomma a parte la portinaia, anche se era impossibile che fosse sveglia a quell'ora visto che la portineria del condominio dove viveva Annabeth fino a prova contraria non era ancora aperta.
Nessun altro che potesse avere voglia di andare a trovarla sapeva l'appartamento preciso dove si trovava, perciò queste tre persone erano le uniche che in quel momento avrebbero potuto disturbarla.
La ragazza quindi non si preoccupò più di tanto di darsi una parvenza di decenza e andò ad aprire la porta, con ancora i capelli arruffati quasi come se avesse fatto una lotta con il cuscino e un adorabile pigiama con i gufi.
"Un secondo!" Urlò dalla propria camera sperando di essere sentita mentre si metteva le ciabatte di peluches mentre il campanello continuava a suonare.
Un po' spazientita e decisamente infastidita dal fatto di essere stata svegliata prima del necessario salutò definitivamente le coperte e uscì dalla propria camera.
"Spero davvero che sia qualcosa di importante..." Borbottò Annabeth tra sé e sé una volta arrivata all'ingresso di casa propria.
Aprì la porta velocemente e per un secondo rimase più che scioccata.
"Buongiorno anche a te Annabeth!" Disse la voce squillante di Percy sull'uscio della porta di casa di Annabeth.
La bionda dovette sbattere le palpebre un paio di volte e non riuscì a rispondere, di tutte le decine di persone possibili oltre a Piper Chirone o la portinaia di sicuro non si sarebbe aspettata di vedere il Principe d'Inghilterra in persona.
Non si vedevano da tanto eppure il ragazzo era esattamente come si ricordava.
I capelli neri e spettinati gli ricadevano sulla fronte e contribuivano a dargli un aspetto più sbarazzino, anche se fortunatamente non coprivano i suoi occhi verde mare che Annabeth tanto adorava.
Nonostante non fosse per ovvie ragioni ad un evento ufficiale il suo aspetto non era comunque trasandato, indossava una camicia che era stata nascosta dalla giacca elegante e i pantaloni da completo sembravano essergli stati cuciti addosso. Senza dubbio però la cosa che spuntava di più all'occhio era il mazzo di rose bianche che teneva nella mano sinistra, visto che la destra era occupata da un sacchetto della pasticceria Magnolia.
"Percy! Non mi aspettavo di vederti qui..." Disse Annabeth ancora dubbiosa, spostandosi di lato per fare entrare il ragazzo e poi chiudersi la porta alle spalle.
"In effetti ieri avrei dovuto avvisare, ma è stata una scelta decisamente improvvisa." Rispose prontamente lui entrando in casa, girando la testa a destra e a sinistra per guardarsi intorno con un sorriso dolce, che si trasformò nel suo tipico sorriso da piantagrane non appena posò nuovamente gli occhi su Annabeth.
"E poi non potevo perdermi lo spettacolo del tuo pigiama, sei adorabile." E in effetti non era una bugia visto che il ragazzo aveva dovuto sinceramente trattenere un verso di pura adorazione appena gli era stata aperta la porta.
La bionda arrossì violentemente abbassando lo sguardo sui propri vestiti, se così potevano essere chiamati. In effetti si era dimenticata il piccolo particolare di non essersi ancora cambiata.
"Mi dispiace di averti svegliata, comunque." Continuò lui vedendo che era visibilmente troppo imbarazzata per dire qualcosa.
"Non importa, io... Torno subito. Appoggia pure tutto in cucina, sarò da te in un attimo." Commentò lei prima di voltargli le spalle e correre in camera propria.
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Royal Highness ~ Percabeth AU
Fanfiction> Queste sono le parole sull'invito che un giorno come tanti altri Annabeth Chase, attrice venticinquenne ormai affermata e di successo, riceve. E ormai non può rifiutare: partirà per l'Inghilterra e passerà una particolare serata a quel ballo, del...