Poche ore prima.
Percy appoggiò i due bicchieri appena prese sulla balaustra davanti a loro e sorrise ad Annabeth, prendendo finalmente il coraggio di appoggiarle una mano sulla vita e avvicinarla a sé.
Da che la conosceva erano stati così vicini poche volte e spesso per caso, non volontariamente. Ma c'era qualcosa di diverso quella sera.
Tra le calde luci che provenivano dalla sala e la luna che brillava luminosa nel cielo, il ragazzo sapeva che era arrivato il suo momento di prendere coraggio. Del resto si stava preparando da mesi, più o meno da quando si erano conosciuti, quindi sarebbe anche stata ora per lui di parlarle apertamente dei propri sentimenti.
"Che ne pensi della serata?" Le chiese con un sorriso sulle labbra, cercando di riprendere il clima intimo che si era instaurato tra di loro e che era stato spezzato poco prima.
"Sicuramente è un bel secondo ballo a cui partecipare." Gli rispose Annabeth ricambiando il sorriso e prendendo un sorso di champagne dal bicchiere che le aveva appena portato.
"Sai mi sorprende che la festa sia riuscita così bene. Non fraintendere adoro Nico, ma le occasioni mondane non sono proprio le sue preferite." Scherzò lui prendendole la mano.
Erano vicini, davvero vicini adesso. Poteva distinguere ogni piccola sfumatura di grigio nei suoi occhi. In quella posizione riusciva anche a scorgere una piccola manciata di lentiggini spruzzate qua e là sul naso di Annabeth e ora quasi nascoste dal trucco. Era adorabile.
"L'ho conosciuto mesi fa e non abbiamo più parlato quindi non posso davvero esprimere un'opinione su questo." Rispose la ragazza con lo stesso tono scherzoso, senza mostrare alcun segno di fastidio per i loro corpi intrecciati.
In realtà dentro Annabeth voleva quasi urlare. Le piaceva essere così vicina a lui, lo adorava. Le sembrava quasi che i loro corpi fossero stati creati per essere incastrati insieme, fatti apposta per restare vicini.
Una parte di lei era ancora tentata di tirarsi via dal suo tocco per paura di essere visti e fotografati. E sapeva perfettamente che lui probabilmente non avrebbe dovuto comportarsi così in pubblico. Ma quella sera si sentiva forse egoista, dato che una parte molto più grande di lei in realtà avrebbe preferito restare così con lui per sempre.
"Però è stata una bella sorpresa. Non tutte le ragazze possono vantarsi di essere andate ad un appuntamento ad un ballo." Continuò lei sorridendo, guardando il riflesso della luna nel lago.
"Non tutte le ragazze sono te." Le rispose Percy con un sorrisetto, che si ampliò non appena Annabeth girò la testa di scatto verso di lui.
La musica all'interno continuava a suonare indisturbata mentre tutti gli ospiti erano ignari di quello che stava succedendo all'esterno.
Che era un bene dato che almeno i due avevano finalmente un po' di privacy, lontani dalla festa.Lo stesso non potevano dire Piper e Jason, ai quali però non importava di essere in mezzo alla folla, presi com'erano dal loro ballo.
Nonostante non avessero confermato apertamente la loro relazione ai media infatti, non l'avevano neppure negata, e non si facevano problemi a farsi vedere in pubblico.
"Ti stai divertendo?" Chiese il biondo alla ragazza con un leggero sorriso.
Gli era quasi dispiaciuto il fatto che Percy la settimana prima si fosse presentato in camera sua con l'idea di fare una sorpresa ad Annabeth l'esatto secondo dopo in cui lui aveva parlato del ballo a Piper, magari avrebbe potuto fare anche lui una sorpresa alla propria ragazza.
Non era geloso di Percy e della sua relazione ovviamente, lui e Annabeth sembravano perfetti insieme e amava Piper come nessun'altra cosa al mondo, ma aveva quasi paura di non fare abbastanza per lei.
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Royal Highness ~ Percabeth AU
Fanfiction> Queste sono le parole sull'invito che un giorno come tanti altri Annabeth Chase, attrice venticinquenne ormai affermata e di successo, riceve. E ormai non può rifiutare: partirà per l'Inghilterra e passerà una particolare serata a quel ballo, del...