ATTENZIONE: questo capitolo contiene scene NSFW da metà in poi, troverete un simbolo che indicherà lo stacco. Se ne consiglia la lettura ad un pubblico MATURO e +18 (non mi prendo la responsabilità per i minorenni che leggono smut, lo facevo anch'io, lo farete voi).
Vi chiedo di dedicare qualche minuto all' angolo autrice alla fine.
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Annabeth teneva lo sguardo grigio e curioso incatenato a quello verde e misterioso di Percy, che in quel momento le sembrava impenetrabile. Pensava ormai di capire bene il ragazzo ma mentre lui le teneva il volto tra le mani e la guardava in quel modo, profondamente, le sue pupille così dilatate da lasciare solo una striscia del familiare verde, lei dovette ripercorre tutto ciò che credeva.Il tono autoritario con cui aveva parlato non lasciava spazio a nessun dubbio: si sarebbe fatto ascoltare da lei. Non che ce ne fosse stato bisogno.
Tra le sue braccia riusciva soltanto a pensare a lui davanti a lei, ogni suo senso invaso completamente dalla sua presenza. Poteva finalmente annusare il suo familiare profumo di mare che tanto le era mancato, mentre le sue mani sfioravano finalmente il suo petto come avrebbe voluto fare, le sue dita che stringevano la camicia leggermente stazzonata probabilmente dal viaggio. La sua voce autoritaria ma dolce le faceva tremare le gambe e tutta la sua attenzione era rivolta a lui, solo ed esclusivamente a lui.
Non c'erano dubbi, Annabeth era di Percy.
In quel momento il mondo sarebbe potuto finire ma l'unica cosa che davvero importava era che finalmente lui fosse con lei e che non aveva la benché minima intenzione di andarsene.
E la cosa era reciproca. Percy era di Annabeth.
Finalmente dopo giorni di pura agonia passati a sognarla ad occhi aperti e chiusi, nelle ore di veglia e di sonno, il ragazzo poteva dire di averla tra le braccia come desiderava ormai da mesi. E non gli importava affatto dove fossero, finché lei era lì tutto sarebbe andato bene e tutta la sua attenzione sarebbe stata rivolta alla meravigliosa creatura che aveva davanti agli occhi.
Quasi non si sentiva degni di lei, di essere in sua presenza, tanto era meravigliosa. E non si faceva neanche domande sul fatto che lei fosse in tiro, perché ormai non se ne sarebbe andata da lui in nessun caso, poco gli importava. Aveva bisogno di lei.
Aveva bisogno che lei gli fosse accanto quella sera, che lei rispondesse con tre semplici parole a quello che lui stava per dirle.
Perché in quel momento i loro respiri erano in sintonia come i battiti dei loro cuori, e il filo rosso che li legava finalmente era teso e vicino, tutto come doveva essere. Sapeva cosa provava e aveva finalmente colto i segnali di quello che provava lei, o almeno così sperava.
Ma anche solo il fatto che in quel momento non lo stesse respingendo era un chiaro segnale della verità: Annabeth voleva stare tra le braccia di Percy tanto quanto lui voleva che ci restasse.
"Ho bisogno che mi ascolti Annabeth."
Disse lui con la voce roca, il tono autorevole che nonostante tutto non ammetteva repliche. Aveva preso un aereo e aveva viaggiato ore solo per poterle finalmente parlare e non avrebbe mai accettato un no come risposta.
Non che ce ne fosse bisogno dato che lei non aveva intenzione di rifiutarlo per nulla al mondo. Non ora che finalmente erano insieme. Non ora che erano così meravigliosamente vicini ma così terribilmente lontani l'uno dall'altra. Non ora che poteva fare ammenda per tutti i giorni che aveva passato lontana da lui, quando avrebbero potuto restare così più a lungo.
Lei semplicemente annuì mentre lui le sfiorava di nuovo il labbro con il pollice, una dolce agonia dentro sé stesso. Non aveva ancora iniziato a parlare e non vedeva l'ora di finire per spingerla nel suo appartamento e baciarla finché le loro labbra non si fossero consumate.
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Royal Highness ~ Percabeth AU
Fanfic> Queste sono le parole sull'invito che un giorno come tanti altri Annabeth Chase, attrice venticinquenne ormai affermata e di successo, riceve. E ormai non può rifiutare: partirà per l'Inghilterra e passerà una particolare serata a quel ballo, del...