~ Capitolo 12

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Contrariamente a quanto successo ormai più di una settimana prima, il sabato sera della vendita di beneficenza Annabeth e Piper erano insieme.

Certo forse era complice il fatto che ormai nessuna delle due, inconsapevolmente o meno, sentiva la necessità di andare a cercare qualcuno di interessante con cui parlare ma l'importante era che quella volta la bionda non era stata lasciata sola al buffet o abbandonata tra le mille conversazioni di politica, che comunque non era il tema della serata.

E poi avevano dato un'occhiata alla lista degli invitati appena erano state inviate, perciò non correvano neanche lo stesso rischio del ballo in Inghilterra...

Eccola di nuovo lì.

Annabeth non riusciva a togliersi il pensiero di Percy dalla testa, era come il suo punto fermo.

Certo non aveva fatto alcun tentativo particolare di pensare ad altro ma comunque le sembrava strano che un ragazzo le restasse così tanto impresso, non le era successo neanche al liceo.

Ormai sarebbe stata solo sciocca a negare a sé stessa il fatto di essersi presa una leggera cotta per lui eppure pensava che sarebbe passata.

Se non altro aveva la distanza dalla propria parte: lontano dagli occhi, lontano dal cuore.

Eppure avrebbe tanto voluto avere le cose facili, non poteva non ammettere che una piccola parte di sé in quel momento sperava di poter avere la possibilità di approfondire la conoscenza con il Principe, anche perché erano stati insieme solo un paio di giorni, e di avere meno ostacoli per un probabile futuro, ma a quanto pare non erano quelli i piani per loro.

Piper, che in quel momento si trovava esattamente di fronte ad Annabeth, le schioccò le dita davanti agli occhi per riportarla alla realtà.

Insomma da brava migliore amica sapeva che la bionda pensava spesso a Percy, anche se non lo avrebbe ammesso ad alta voce, e le faceva solo piacere che finalmente avesse trovato qualcuno che le piacesse seriamente dopo tanto tempo, anche se forse sarebbe stato meglio qualcuno di un po' più vicino o raggiungibile.

Però non poteva permetterle di distrarsi così tanto, non era come se passasse tutte le giornate a pensare a lui ma non ci mancava molto.

"Mi stai ascoltando?" Le chiese a metà tra lo stizzita e il divertirta.

Sapeva perfettamente che non c'era verso per lei di essere ascoltata se tra i pensieri nella mente di Annabeth si era insinuato anche un certo Principe, però tanto valeva provare.

"Eh, cosa? Oh mi dispiace, non mi ero accorta che stessi parlando." Rispose Annabeth rivolgendole nuovamente lo sguardo, riportando l'attenzione su Piper e accantonando i propri pensieri che, in quel momento, stavano diventando particolarmente scomodi.

"Un vero peccato perché ho detto due cose assolutamente interessanti che ti sei persa." Rispose la castana facendo un piccolo sorrisetto per prenderla in giro, alla fine era distratta perciò voleva sentirsi chiedere di ripetere le proprie parole, come una sorta di confessione implicita del fatto che non la stesse ascoltando.

La bionda dal canto suo alzò gli occhi al cielo e alzò un sopracciglio guardando Piper.

"Sei davvero simpatica quando ti ci metti. Per favore carissima, potresti cortesemente ripetere ciò che hai appena detto visto che ero distratta e non ti stavo ascoltando?" Chiese la ragazza arrendevole, restando comunque curiosa di ciò che la propria migliore amica avesse effettivamente detto.

"È il tuo giorno fortunato visto che sono paziente. Ho detto ben due cose." Piper mimò il numero con le dita, quasi enfatizzando le proprie parole.

"Innanzitutto ho sentito dalle signore che chiaccheravano qui accanto prima che ti perdessi nei tuoi pensieri, che per la cronaca so a chi erano rivolti, che quanto pare ad un certo punto arriverà un ospite segreto per una donazione alla fondazione di beneficenza che ha organizzato l'evento di stasera."

Royal Highness ~ Percabeth AU Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora