Fortunatamente tra prove e riprese la giornata di Annabeth non sembrò eccessivamente lunga, perciò ebbe il tempo di salire puntualmente sull'auto che Percy aveva mandato per portarla a casa e mettere di nuovo piede nel proprio appartamento abbastanza in fretta. Certo Luke non le risparmiò alcune domande sospettose e sguardi dubbiosi vedendola salire nuovamente su una macchina con lo stemma reale inglese, ma era solo un piccolo punto poco importante nella giornata della ragazza. Nulla le aveva comunque impedito di ignorarlo e concentrarsi esclusivamente sull'appuntamento che avrebbe avuto quella sera.
In realtà non era sicura che il Principe avesse specificato che quello che avrebbe avuto la sera stessa si trattasse di un vero e proprio appuntamento romantico, ma le piaceva pensare così. Del resto non c'era motivo di credere il contrario visto che sarebbe stata da sola con il ragazzo per cui molto probabilmente aveva una cotta, o qualcosa di più ad un occhio attento e nel profondo del suo cuore, ma non avrebbe neanche dovuto farsi false speranze. Restavano comunque molte incognite e cose non dette nel rapporto tra Annabeth e Percy, ma stranamente quella sera non le importava nulla se non proprio quest'ultimo. Voleva godersi la serata, e ci sarebbe senza dubbio riuscita.
Percy dal canto suo aveva fatto qualsiasi cosa per fare in modo di rendere quella serata indimenticabile per entrambi. Nonostante non lo avesse esplicitamente detto infatti il ragazzo reputava quell'uscita esattamente come Annabeth sperava: il loro primo vero appuntamento all'esterno. Certo erano usciti altre volte e si erano visti, ma quasi mai fuori dalle mura del palazzo e comunque in posti che erano stati adattati per la situazione in modo da mantenere la loro privacy e il segreto per evitare la diffusione delle notizie delle loro uscite. Certo alla fine non aveva comunque funzionato, ma con tutta la sicurezza intorno nessuna delle uscite poteva considerarsi davvero un appuntamento.
Per prepararsi al meglio il ragazzo si era rivolta alla persona più esperta in appuntamenti che gli veniva in mente: sua madre. Sally Jackson del resto era un'inguaribile romantica quando si trattava del figlio e gli aveva fatto capire di essere dalla sua parte e di supportarlo, perciò fu davvero entusiasta nel spiegare per filo e per segno a Percy cosa fare quella sera.
"Portala in un ristorante elegante." Aveva detto la donna al telefono con il ragazzo. "Falle dei complimenti ma non esagerare, o sembrerai falso. Sii galante mi raccomando, falla sorridere e mettila a suo agio. Ricordati che anche per lei è il vostro primo appuntamento, ed è anche con il Principe d'Inghilterra. E non dimenticarti di sorridere."
Una volta che Percy ebbe perfettamente memorizzato tutte le istruzioni di sua madre non gli restava altro da fare che buttarsi: Annabeth lo stava aspettando.In effetti la ragazza presa dall'ansia aveva iniziato a prepararsi con ore e ore di anticipo, credendo che non avrebbe mai fatto in tempo ad essere pronta per l'orario stabilito e quindi con il terrore di fare ritardo. Del resto però alla fine si era trovata pronta ben prima del necessario e non poteva neppure fare qualcosa di particolarmente interessante per non rovinare tutto il trucco e parrucco che le avevano richiesto un immenso impegno.
In realtà, benché avesse senza dubbio fatto del proprio meglio, Annabeth aveva preferito non esagerare. Non sapeva neanche dove sarebbero andati perciò il rischio di risultare fuori luogo era fin troppo alto per permettersi di rischiare. Si sistemò quindi i capelli in una semplice acconciatura semiraccolta, che permetteva comunque ai suoi ricci naturali di cadere a cascata sulla sua schiena. La nota di colore che spiccava sul lungo tubino nero dalle maniche a sbuffo era il collier di perle che aveva deciso di indossare, sotto stretto consiglio di Piper, mentre il trucco semplice valorizzava i lineamenti del suo viso. Guardandosi allo specchio in realtà Annabeth era soddisfatta del risultato che aveva ottenuto, si sentiva semplice ma anche elegante. E per la prima volta da tanti anni sperava davvero di piacere a un ragazzo anche per come appariva.Qualche minuto dopo le sette di sera finalmente il campanello di casa di Annabeth suonò e lei non aspettò neanche un minuto prima di aprire, facendo quindi finalmente invadere a Percy il proprio campo visivo. Purtroppo quella volta il ragazzo non aveva con sé alcun mazzo di fiori, ma del resto li aveva portati la mattina stessa perciò sarebbe stato strano il contrario.
"Buonasera Milady. Pronta per andare?" Chiese il ragazzo con un sorriso gentile, che aveva sempre l'ombra del sul classico ghigno da piantagrane, porgendole il braccio.
La bionda prese il proprio cappotto, ricambiando il sorriso. "Beh buonasera Vostra Maestà, sono lieta di vedere che non si è dimenticato la nostra serata." Rispose con tono sarcastico prendendo di buon grado il ragazzo a braccetto.
"Sarebbe stato sciocco da parte mia non presentarmi ad un'uscita con la ragazza più bella dell'intero universo. A proposito, sei bellissima Annabeth." Continuò lui guardandola negli occhi e facendola decisamente arrossire.
La bionda cercò di girare la testa dalla parte opposta e mormorò un semplice ringraziamento, ma ormai era troppo tardi: Percy aveva visto l'effetto che le proprie parole avevano provocato e non poteva che esserne compiaciuto. Del resto la trovava sempre stupenda, ma quando arrossiva era semplicemente adorabile. Percy avrebbe passato ore intere ad osservarla studiando le sue reazioni completamente affascinato, non ne avrebbe mai avuto abbastanza di conoscere quella ragazza.
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Royal Highness ~ Percabeth AU
Fanfiction> Queste sono le parole sull'invito che un giorno come tanti altri Annabeth Chase, attrice venticinquenne ormai affermata e di successo, riceve. E ormai non può rifiutare: partirà per l'Inghilterra e passerà una particolare serata a quel ballo, del...