IL MIO NOME: NICOLE REY

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NICOLE




Mi chiamo Nicole Rey, sono la ragazza più popolare della scuola, sono alta, ho una folta chioma dorata di impeccabili boccoli naturali dai riflessi caramellati e punte di vaniglia che incorniciano alla perfezione il mio viso, ho un fisico invidiabile da tutte le ragazze, e ambìto da tutti i ragazzi, che agghindo con abiti super fashion, sono solare e questo è un ulteriore punto a mio favore, sono brillante al punto che chiunque farebbe i salti mortali per entrare nelle mie grazie, frequentarmi e godere dei privilegi di partecipare alle mie feste, eh sì, perché abito in una bellissima Villa con piscina e ho soldi a palate, o meglio i miei genitori ne hanno e non mi fanno mancare nulla. Ho molti amici, due amiche del cuore ed un ragazzo fighissimo che mi ama alla follia. Cosa vorrei desiderare di più?

Frequento l'ultimo anno di liceo e tra una settimana inizieranno le vacanze estive, mi sto preparando alla festa di fine anno che aspettiamo da mesi e sicuramente sarò incoronata reginetta e aprirò le danze con il mio principe...

Driinnn... driinnn.

Suona la sveglia, apro un occhio arricciando il naso e mi porto una mano agli occhi per coprire un raggio di sole che filtra dalla finestra, volto la testa per evitarlo e fisso la foto che regna sulla mia scrivania da una vita direi, mi ritrae con Edo e...torno sul pianeta terra.

La porta si spalanca e salta sul mio letto il mio amico fedele a quattro zampe, un Labrador color miele, che non perde tempo, mi saluta leccandomi il viso e scodinzolando.

"Buongiorno Trudy... sì, adesso mi alzo. Hai fame?"

Lo coccolo un po' finché non salta giù dal letto e si abbassa sulle zampe anteriori, sventolando all'impazzata la coda in attesa che mi alzi.

"Papà è già uscito?"

Abbaia in risposta.

"E come al solito non ti ha dato le crocchette."

Abbaia di nuovo.

"Ok, ok, dammi cinque minuti, mi preparo, poi ti porto fuori prima di andare a scuola!"

Vado in bagno, mi lavo i denti, la faccia, mi spazzolo i capelli che come di routine sembrano aver fatto la guerra contro il balsamo. Mi infilo un paio di comuni jeans e una t-shirt anonima, mi infilo le mie comode sneakers consumate e sono quasi pronta, devo solo trovare i miei ...

"Mannaggia la miseria non capisco dove cavolo sono finiti. Trudy, aiutami, non stare lì impalato..."

Abbaia, e mi si avvicina con in bocca i miei occhiali da vista.

"Bravo! Come farei senza di te!"

Ora sono pronta, prendo lo zaino da terra, ed esco di camera passando di fronte allo specchio del corridoio e la mia immagine riflessa non è proprio come quella descritta poc'anzi nel sogno che mi ha accompagnato stanotte. Eh già, l'unica cosa vera è il mio nome: Nicole. Papà e Edo, però mi chiamano Niki e per il resto... sono una comune ragazza invisibile della scuola. Capelli scuri, dritti come spaghetti senza volume, dal fisico anonimo, un po' troppo, diciamo che nessun brand mi farebbe fare la pubblicità di intimo vista la mia misera taglia seconda di reggiseno, e di sicuro non potrei fare sfilate d'alta moda visto i miei maestosi centosessantatre centimetri di altezza, ma non importa, non voglio certo fare la modella, ho un cervello e cerco di farlo funzionare al meglio per raggiungere il mio obiettivo. Con i miei ottimi voti mi sono aggiudicata la borsa di studio e mi hanno accettato alla New York University.

Anche la parte dei soldi a palate non è reale, vivo solo con papà, il migliore del mondo, è il coach della squadra di football della Columbia University, dove vorrebbe che io andassi per praticità più che altro, ma gli ho promesso che tiferò per i Columbia Lions anche quando si batterà contro i Cornell Big Red della mia università.

SCOMMESSA D'AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora