LUKE E RICK

1.5K 98 62
                                    

NICOLE

Sono le 4:00 del mattino e c'è ancora buio, ma New York sembra sempre sveglia, papà ed io abbiamo finito di caricare valige e borsoni in macchina, il bagagliaio è pieno, dopotutto staremo via due settimane in un Campus, dove le comodità non saranno moltissime, ma non mi importa, non vedo l'ora di arrivarci e di rincontrare tutti i vecchi ragazzi e... anche quelli nuovi. Partecipare ai loro allenamenti e a tutte le sfide con le altre squadre presenti. Vedere i giganti corazzati sfidarsi in sport non della propria comfort zone è divertente, l'estate scorsa i Columbia Lions si sono addirittura confrontati in un torneo di beachvolley con i Los Angeles Man's Volleyball, dell'Università of California. Esilarante direi, giganti energumeni mescolati con atletici saltimbanco. Beh per me e per la squadra femminile di basket presente, le Tennessee Lady Volunteers, è stato un momento memorabile, fisici scolpiti, sudati e lucenti da lasciarci il fiato.

Edo sarebbe impazzito!

Per fortuna le squadre vennero mescolate o avrebbero fatto un'eclatante figuraccia nonostante l'impegno, è vero però che sarebbe stato uguale per gli altri cimentandosi nel torneo di football. Poveri pallavolisti... per i due giorni successivi ebbero il fisico indolenzito per i placcaggi subìti.

Ma i miei momenti preferiti sono quando anch'io partecipo ad attività extra come i tuffi nel lago Michigan da trampolini improvvisati, gare di trick con lo skateboard, gare di percorsi tipo soldato Rayan con un fitness test militare che papà ha imposto per aumentare la loro massa muscolare e al quale ho sempre voluto partecipare sin da bambina, ovvio che lo facevo a mio modo, sono piccola, esile e da bambina lo ero ancor di più, ma la grinta, la mia super vivacità e soprattutto la mia cocciutaggine non mi impediva di farlo sotto le urla incoraggianti dei Lions.

"Nikeskate, Nikeskate, Nikeskate, forza ancora uno sforzo, ce la puoi fare piccolo uragano!"

Nikeskate è uno dei miei tanti soprannomi affibiatomi dopo quel lancio dalla rampa con lo skateboard direttamente nel Lago.

"Nikeskate, Nikeskate ce l'hai fatta!"

E poi mi prendevano in braccio e mi lanciavano in aria urlando. Papà naturalmente era il più orgoglioso, e mamma la più preoccupata, ed io, beh che dire, da maschiaccio quale ero gioivo di far parte di loro. La soddisfazione di riuscirci anche se con un tempo largamente superiore era enorme.

Per qualche assurdo motivo, questo basta a farmi sorridere e partire per questa vacanza felice nonostante il mio stato d'animo attuale. Spero di togliermi Ethan dalla testa e ricominciare da un nuovo inizio.

Ci aspettano più di undici ore di macchina, potremmo prendere l'aereo, ma non sarebbe lo stesso, la nostra vacanza parte da qui.

Dopo un inizio tranquillo giusto per risvegliarci, verso a papà una buona tazza di caffè fumante, ne ho preparato un termos gigante in vista del lungo viaggio. Dopo tre ore, la luce del sole comincia a picchiare dritto nei miei occhi e li strizzo e papà apre il portaoggetti passandomi degli occhiali da sole. Un déja vue, mi riporta a Ethan, dannazione! Scrollo le spalle e accendo la radio. Stanno trasmettendo A sky full of stars dei Coldplay. Sobbalzo sul sedile, eccitata, e alzo il volume.

"È una delle mie canzoni preferite!"

Guardo papà e senza pensarci un secondo inizio a cantare, con Trudy sul sedile posteriore che scodinzola.

«Dai papà, canta anche tu?» gli chiedo tra una strofa e l'altra.

"Vuoi che canti?"

"Certo. Buttati! Come sotto la doccia, quando sei solo e nessuno ti guarda!"

SCOMMESSA D'AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora