BALLO DI FINE ANNO

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NICOLE




"Che ci fa qui Ethan?"

Corro giù per le scale ma quando apro la porta di casa è già in fondo alla via, forse l'ho immaginato. Corro dall'altro lato della strada e noto a terra, dov'era seduto una quantità smisurata di mozziconi di sigarette e delle note musicali incise sull'asfalto. Non me lo sono immaginato. Lui era qui, e c'è rimasto per molto tempo. Perché?

Ripenso alle parole di Edo, e al fatto che al ballo davvero non mi calcolerà, ma non perché è stronzo. Mi piace pensare che sia per quella regola, e che davvero pensa a me come dice. Ho deciso. Voglio dargli il beneficio del dubbio e vedere se finito il liceo le cose cambieranno.

Raccolgo da terra il coccio di mattone con cui ha scritto le note e torno in casa con l'amaro in bocca per non essere riuscita a parlargli, ma anche con uno strano formicolio nella pancia. Sorrido richiudendo la porta della mia camera appoggiandomi con la schiena.

"Era qui per me!" sospiro, poi riprendo in mano il libro che stavo leggendo prima di essere disturbata dall'abbaiare di un cane. Era Luky, e naturalmente il libro, è il suo.

Salto sul letto a gambe incrociate elettrizzata, e prendo il telefono sul comodino. Solo allora vedo la notifica di un nuovo messaggio e trovo il suo. Me lo ha inviato alle 4:55. Che ci faceva già sveglio?

-Scommetto stai dormendo, ma Luky ha insistito per darti la buonanotte per qualunque altra notte vorrai. Non riesco a dormire ed è tutta colpa tua e dei tuoi splendidi occhi verdi. Ricorda sempre, qualunque cosa accada, io sono quel ragazzo che ha suonato con te in metropolitana, dove i sogni incontrano la realtà, anche se per poco, dove non ci sono divisioni, dove io valgo quanto te, dove possiamo fare ciò che amiamo fare, con chi vorremmo stare.

Il formicolio diventa più una lotta nella mia pancia e il mio cuore sta esplodendo. Non ricordavo il tempo di essermi presa una cotta del genere.

Ho quasi vent'anni, ma non ho avuto molti ragazzi, per scelta, non sono una popolare, ma nella nostra cerchia di indifferenti un po' lo sono. A detta del mio grande miglior amico superfigo Edo, sono bella da infarto, nonostante gli occhiali e il mio discutibile look poco femminile. Esagerato come al solito, ma ripeto, io cerco l'amore romantico delle storie d'amore che leggo, quello vero, e non esco con un ragazzo solo perché me lo chiede, o per il suo bel faccino.  Deve stuzzicare il mio interesse, deve farmi battere il cuore, peccato però che finora non ne ho ancora incontrato uno degno di tutto questo, la velocità dei miei battiti dal veloce dei primi giorni, passava ad un ritmo troppo normale in pochissimo tempo, e il mio interesse scemava in un battibaleno come il fumo espirato in aria dopo una boccata di sigaretta e mi ritrovavo sdraiata sul letto a trascrivere sul mio diario la delusione amara di non averlo ancora incontrato, nell'attesa speranzosa che prima o poi incontrerò un ragazzo che mi amerà incondizionatamente.

Non dico che questo ragazzo possa essere Ethan, ma è vero che quando sono con lui il mio cuore scalpita, e quando non sono con lui, non è da meno pensandolo.

Osservo la foto, non mi soffermo sul dire che è bellissimo fuori misura, e sexy da paura. Luky è adorabile e lui sorride, ma ha un'espressione... triste, gliela leggo negli occhi. È la stessa che gli ho visto al cottage quando mi ha parlato del fratello. Povero cucciolo. Vuole farsi vedere forte e indistruttibile, ma non lo è. Penso abbia un gran cuore, con tanto da donare e non potrebbe essere altrimenti o non suonerebbe il pianoforte con tanto trasporto. Lui sposta l'attenzione alla trasmissione delle emozioni che prova, non suona per il solo scopo di farlo nel modo giusto, lui comunica appieno i suoi sentimenti con un risultato finale stupefacente, perché unisce tecnica e emotività in un equilibrio meraviglioso.

SCOMMESSA D'AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora