ETHAN
Di fatto gli waffle sono squisiti, li mangiamo seduti sul cofano della mia macchina e devo dire che non avrei mai pensato fosse tanto eccitante. Sarà che per tutta sera la sua presenza mi ha turbato, da subito. Quei jeans la fasciano alla perfezione, e la maglietta che indossa, non nasconde le sue forme come al solito, anzi, le valorizza perfettamente.
Il suo sguardo pulito, intenso e vero, mi manda sempre in confusione: durante il gioco che ammetto essermi piaciuto, la volevo sempre al mio fianco, come un'esigenza, volevo sentire il suo profumo: la vaniglia la adoro, ma insieme a quel tocco di muschio che sento, la fa esaltare ancor di più.
Ed ora, cazzo, è seduta sul cofano che gusta il suo waffle farcito con fragole e Nutella, il modo in cui muove la bocca, con la lingua raccoglie la crema all'angolo del labbro inferiore, e vorrei essere io a farlo, vorrei profanare le sue splendide labbra, assaporare il suo sapore, scommetto dolce e invitante meglio della Nutella, e vorrei toglierle gli occhiali e specchiarmi nei suoi occhi verdi.
Non fa che sorridere, è bellissima, e più la guardo, più la guarderei, muoio dalla voglia di abbracciarla, di baciarla, di sentirla fra le mie braccia ma... cazzo! Sabato tornerà ad odiarmi.
"Pronti?" Chiede saltando giù dal cofano.
"Mhm... veramente buoni questi Waffle. Molto meglio di quelli della nostra solita tavola calda." Afferma Brian ridacchiando con Edo.
"E sono due su due. Ancora dubbi sul programma di stasera?" Mi saltella davanti sgranando gli occhi, e non resisto. La afferro per la vita e la sollevo riportandola seduta sul cofano, ed io di fronte a lei infilato tra le sue gambe.
"Dove mi porti?" Chiedo anche se in realtà non mi fa differenza, andrei ovunque, purché insieme.
"Te l'ho detto. In metropolitana! Non ti fidi? Ti piacerà!"
"Tu mi piaci visetto angelico."
"Davvero? Perché mi chiami sempre così? Sembra una presa in giro!"
"Non lo è. La tua bellezza, è pura, naturale, fresca ... non sei come le altre, tu hai il viso di un angelo."
"Un po' come quello dei putti con le ali, insomma, ti sembro infantile!"
"Per niente. Non sono forte in arte, ma ricordo che il Putto, è il simbolo dell'Eros. Nell'arte cristiana i putti sono molto comuni come angeli che fanno musica, suonano il flauto o la tromba, tu il pianoforte."
"Ma i putti sono paffutelli, io non penso di esserlo."
Adoro come mi sfida, le stringo la vita, pur di conficcarle le mani nella carne. La t-shirt si solleva e sfioro un lembo della sua pelle morbida, e mi chino sul suo collo. Vuole fare la dura, ma la sento tremare. Sono sicuro di non esserle indifferente come vuol far vedere, o mi respingerebbe. Il suo corpo dice altro, le sue ginocchia serrano i miei fianchi, il suo respiro è irregolare, la frequenza del suo battito è almeno di un'ottava più veloce della norma.
"Pensi bene. Per questo sei solo visetto angelico." Ridacchio e picchietto le dita sulla sua pelle componendo una dolce sinfonia.
"È meglio andare!"
Sorrido davanti alla sua fermezza, più mi freno, più si frena, più la voglio.Indietreggio e la sposto a terra, mi volto vedo Brian ridere spensierato con Edo. Dopo la lite con la madre pensavo di vederlo più pensieroso, invece è molto sereno. Lasciamo la macchina e ci incamminiamo sulla Times Square sulla 42esima strada e scendiamo nella metropolitana.
"Cosa c'è di così interessante qui?"
"Qui niente! Dobbiamo andare alla fermata della Lincon Center 66esima strada. Tranquillo non morirai, sono solo nove minuti di distanza. Puoi farcela!"
Sbuffo scuotendo la testa.
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SCOMMESSA D'AMORE
RomanceSoffrire per amore è un rito di passaggio, un destino che prima o poi segna tutti, anche le ragazze o i ragazzi più belli, sexy e affascinanti del mondo. Chi è Nicole per aver creduto di poter essere risparmiata da tale afflizione? Ha passato anni a...