Avevo perso il conto di da quanto tempo stessi fissando il soffitto. Arancione,come il resto delle pareti,pareti che conservavano e attutivano urla strazianti,pianti disperati,e crisi psicotiche. Le parerti del reparto di psichiatria. Le conoscevo molto bene e loro conoscevano me,del resto avevo alloggiato lì più di una volta in passato,oserei dire che fosse "la mia seconda casa". Rivolsi lo sguardo alla finestra accanto al mio letto. Pioveva. Mi era sempre piaciuta la pioggia,e l'atmosfera che creava. Uggiosa,malinconica,collassante di tristezza e rassegnazione. Il mio continuo rimuginare fu interrotto da delle urla stridenti,d'istinto mi gettai sul letto e mi tappai le orecchie con il cuscino,per ridurre al minimo la percezione di quella situazione. "Katy avrà avuto l'ennesima crisi",pensai scocciata. Katy era una signora di circa 40 anni che soffriva di schizofrenia,anche lei entrava e usciva dalla psichiatria,eravamo state compagne di stanze parecchio e ormai conoscevo i suoi ritmi e le sue crisi. Tuttavia cose del genere erano all'ordine del giorno lì dentro. Appena il frastuono cessó gettai il cuscino sul letto per poi alzarmi e recarmi nella sala comune con l'intento di trovare qualcosa da fare per non dover sopperire alla noia,all'apatia ,ma soprattutto per non dover abbandonarmi ai miei pensieri. Arrivata in sala comune mi accorsi che Katy probabilmente aveva rotto una sedia,in quanto vi erano due infermieri che ne stavano raccogliendo i pezzi. Sospirai e mi diressi verso un tavolino davanti al televisore,stando attenta a non incrociare lo sguardo con nessuno degli altri pazienti presenti.Afferrai un giornale,per poi sedermi su una delle poltroncine a nostra disposizione . Inizia a sfogliarlo e a leggere distrattamente qualche articolo,finché uno in particolare attiró la mia attenzione. Recitava "Famiglia massacrata nel cuore della notte,3 caso di omicidio nell'ultima settimana. Le vittime sono state trovate riverse sui loro letti con dei tagli ai lati delle labbra. Più di 100 coltellate gli hanno freddati". Sgranai gli occhi. Ma la cosa che mi colpiva di più non era l'omicidio in se ,ben si il fatto che fosse già il terzo in solo una settimana,e con lo stesso modus operandi. Significava solo una cosa. C'era un killer a piede libero. Ma era così strano. La nostra era una città tranquilla,una piccola isola di paradiso se si può definire tale. Poggiai il giornale sul tavolino e mi rannicchiai sulla poltrona ,pensando a quello che avevo appena letto. Subito la mia mente si spostò su Dean. Sapeva di questo killer? Ovviamente,lui era sempre ben informato,ciò non toglie che potesse essere una potenziale vittima. Avevo bisogno di sentirlo,di sapere che stava bene. Il flusso di pensieri fu interrotto da un paziente che,avendomi notata leggere il quotidiano,esordì:"Dicono che sia un ragazzo scappato da qualche clinica,o un criminale evaso. Del resto quale mente diabolica potrebbe commettere certe atrocità. La bambina aveva solo 7 anni,ed è stata l'ultima a morire. Prova a immaginare! Una bambina così piccola che assiste al massacro dei suoi genitori. È stato un bene che la uccidesse,non sarebbe riuscita a convinvere con un simile peso. Le ha fatto un favore a toglierle la vita,in fondo è un killer magnanimo,anche se è talmente pazzo che nemmeno qua riuscirebbero a contenerlo!" Fortunatamente quell'assurdo sproloquio fu interrotto da un'infermiera che,avendo capito la situazione si occupò di condurre il paziente nella sua stanza,e successivamente mi rassicuró,ridimensionando quanto era appena successo,cosa che non fu molto utile,in quanto la sensazione di sgomento che provavo in quel momento fu tale da paralizzarmi completamente. Rimasi sulla poltroncina a fissare il vuoto per qualche minuto per poi scuotermi e tirare un grosso sospiro. Le parole di quel paziente mi avevano sconvolta,ma allo stesso tempo incuriosita."Quale mente diabolica potrebbe concepire certe atrocità?" Pensai."cosa si prova a contemplare la morte negli occhi della persona che sta perdendo la vita per mano tua ? Sicuramente un'emozione unica,amara,pesante,molle e fresca come il fango..." Aspetta cosa?! Il cuore cominció a battermi all'impazzata,mi tirai un buffetto sulla guancia e scossi la testa. La mia mente aveva veramente concepito quei pensieri?! No,non poteva essere. Forse stavo realmente impazzendo. No ,quella non ero io. La vera Alice non avrebbe mai e poi mai formulato un pensiero del genere. Ma il punto è,chi era la vera Alice? Ormai non la vedevo da un pezzo. La vera Alice era crollata sotto il peso degli eventi. Voltai lo sguardo e scorsi l'orologio. Segnava le 21:30,girai la testa e vidi che davanti all'infermeria si era formata la fila,questo perché era l'ora dell'assunzione dei farmaci serali. Mi alzai e mi diressi verso la medicheria.Arrivo il mio turno,l'infermiere mi rovesciò le medicine sulla mano,si trattava di 3 pastiglie,due grandi di colore blu e una più piccola e tonda di colore rosa. Le inghiottii ,poi l'infermiere mi fece alzare la lingua per controllare che non le avessi nascoste per sputarle. Lo avevo fatto milioni di volte,ma ormai mi era rassegnata a dover ubbidire. Successivamente mi trascinai verso la mia stanza per poi coricarmi,in attesa che i farmaci facessero effetto. Appena la mia testa sfioró il cuscino fui travolta ancora da quei pensieri strani e invasivi. Quale strana patologia avrebbe potuto scatenare una così grande furia omicida? Schizofrenia? Psicosi? Delle persone innocenti avevano perso la vita,a causa di una mente folle ,talmente folle da risultarmi affascinante,contorta e irraggiungibile. No,quei pensieri non erano miei. Non lo erano. Scossi la testa sperando di scrollarmi di dosso anche quelle folli idee. Guardai la finestra. La pioggia era cessata,lasciando spazio ad una notte limpida troneggiata dalla luna piena. Gli occhi cominciarono a farsi pesanti e la mia mente talmente stanca da non riuscire più ad elaborare neanche un pensiero. I farmaci stavano facendo effetto. Lentamente mi addormentai ,cullata dai sedativi e dal vuoto che regnava nella mia mente. Il sonno chimico al quale ero ormai abituata,l'unico che mi facesse realmente risposare.
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ℭ𝔯𝔞𝔷𝔦𝔢𝔯 𝔱𝔥𝔞𝔫 𝔪𝔢 (Jeffxoc)
Fanfiction⚠️TW ARGOMENTI SENSIBILI⚠️ ❗️Suicidio ❗️Violenza "Voglio scavare all'interno della tua mente Alice,saperne i segreti,rubarti i pensieri e alimentarne le paranoie,voglio poterti sviscerare la testa, per poi sapere se sei folle quanto me o se rimango...
