ℭ𝔯𝔞𝔷𝔦𝔢𝔯 𝔱𝔥𝔞𝔫 𝔪𝔢 (Jeffxoc)

𝓞𝓾𝓽

La testa stava già cominciando a girarmi e le figure davanti a me apparivo annebbiate. Dedussi che fosse abbastanza normale,d'altronde stavo trangugiando whisky da almeno 3 ore,era il terzo,forse il quarto bicchiere,sinceramente mi stupii di sentirne gli effetti solo in quel momento,evidentemente reggevo bene l'alcol. Non avevo quasi mai bevuto in vita mia ,solo qualche cocktail alle feste,ma mai tanto da essere completamente ubriaca. In effetti nemmeno in quel momento ero totalmente compromessa dai fumi dell'alcol ,ma mi sentivo leggermente stordita. Aspirai una copiosa boccata di fumo dalla sigaretta che tenevo in mano,per poi soffiarlo fuori dai polmoni. Che sensazione soddisfacente. Ora capivo cosa spingesse la gente a fumare,il solo gesto calmava i nervi,nonostante la nicotina di per se aumenti il battito cardiaco. Il fumo e l'alcol che si mischiavano mi provocarono l'alba di una risata isterica che mi spezzava la gola ,motivo per il quale non riuscii a trattenerla e mi misi a sghignazzare. Le "persone" presenti nella stanza mi guardarono con un ghigno divertito stampato sul viso,senza dire una parola. I loro sguardi maliziosi mi trapassavano da parte a parte ,facendomi raggelare il sangue,spingendomi a evitare il più possibile il contatto visivo con ognuno di loro,specialmente con il ragazzo di nome Toby ,che sedeva all'altro capo della tavola ,esattamente di fronte a me. Tuttavia ,Toby,non sembrava molto interessato alla mia presenza ,ogni tanto mi lanciava un'occhiata divertita ,ma per lo più mi ignorava  e manteneva gli occhi fissi sul suo giornale stropicciato ,che leggeva attentamente,probabilmente cercando notizie relative a se stesso. Ormai lo avevo capito ,tutte le presenze in quella casa erano,come Jeff ,assassini e probabilmente non facevano neanche parte di questo mondo. Ognuno di loro,esattamente come il mio rapitore, aveva un'aria eterea ,nel peggior senso possibile. All'improvviso Jeff afferrò una sedia e,trascinandola ,la spostò da sotto il tavolo,per poi sedercisi sopra ,con il bicchiere di whisky mezzo vuoto ancora in mano. Trasalii ,scossa dal rumore che il mio aguzzìno provocò nell'effettuare queste azioni,notando che mi era pericolosamente vicino,nonostante mi desse le spalle per metà. "Allora,sta sera esco io,e mi porto dietro la principessa, qualcuno ha da obbiettare?" Esclamò Jeff ,dopo aver trangugiato l'ennesimo sorso di alcol,il bicchiere vuoto. "Sta sera devo uscire io,la bestia deve essere nutrita" esclamò il ragazzo di nome Jack. A quelle parole Jeff sembrò innervosirsi parecchio,tanto che gettò la testa indietro esclamando:" Sempre a rompere tu ,eh mangia reni ? Esci troppo spesso,e non uccidi neanche ,qua dentro c'è gente a cui fremono le mani!"
"Calma Woods..." Esclamò Toby ,continuando a mantenere lo sguardo fisso sul giornale. "Calma un cazzo Toby ,se non sgozzo qualcuno ora potrei esplodere! " Urlò Jeff,evidentemente arrabbiato ,ma non ancora all'apice della collera. "Beh ,hai sempre la ragazzina,potresti rifarti su di lei ,no? " Commento Jack ,palesemente per infastidire Jeff. Sapevo bene che non lo avrebbe mai fatto. Se avesse voluto uccidermi mi avrebbe tolta di mezzo fin da subito,essendo pienamente certa di ciò le parole canzonatorie del ragazzo con la felpa blu non mi toccarono. Mi limitai a tenere lo sguardo fisso sul fondo del mio bicchiere ,e ascoltare attentamente la conversazione che avveniva tra le presenze intorno a me.
"Prova solo a nominare ancora una volta la mia bambola e ti farò fagocitare da quel maledetto demone che ti porti dentro ,mangia reni di merda !" Gridò Jeff,senza alzarsi dalla sedia. "Hey! Tutti e due ,abbassiamo i toni! " Ribattè Toby,questa volta prestando più attenzione alla situazione. " Effettivamente Jack esce molto più spesso di chiunque altro qui, è vero che ha necessità di tenere a bada il demone,ma penso che se per una sera non lo nutre non succeda nulla. E poi sta sera toccava effettivamente a Jeff." Quest'ultimo guardò Jack con aria compiaciuta e commentò:" Ben detto Toby,quindi sta sera io e la principessa usciamo e nessuno deve osare  obbiettare!" Ormai avevo capito cosa significasse "uscire" per il mio rapitore e per tutti i suoi compagni, ma ero totalmente ignara di cosa mi sarebbe realmente aspettato.