𝓘 𝓯𝓸𝓾𝓷𝓭 𝔂𝓸𝓾

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L'aria era diventata fredda,era quasi metà ottobre e la brezza fresca tipica autunnale stava velocemente spazzando via ogni traccia dell'estate. Il volto pallido di Jeff fu trafitto da un leggero colpo di vento che,passando tra le pareti metalliche della fabbrica,emisero un suono simile ad un ululato. Il killer respirò a pieni polmoni quella fredda brezza. Fu come se si stesse ricaricando,preparandosi per l'attuazione del suo obbiettivo. Dischiuse lentamente gli occhi e poi sorrise diabolico,sussurrando"Si comincia". Con le mani che stringevano il pugnale,ben ficcate nella tasca della felpa comincio a camminare ,dirigendosi verso l'ospedale. Ad ogni passo il battito si faceva sempre più veloce ed irregolare,il respiro ansimante e l'ombra di follia nei suoi occhi sempre più vivida. Dovette trattenere la sua solita risata diabolica ,o l'avrebbero scoperto. Il killer già pregustava l'amaro sapore della preda ,finalmente tra le sue braccia. Barcollante ubriaco di pensieri malati,arrivò davanti all'ospedale della città. Ora il problema era individuare il reparto di psichiatria. Doveva essere nella parte interna della struttura,uno degli ultimi piani. Di solito si tendeva ad isolarlo dagli altri reparti. "Scelta intelligente" pensò Jeff. Evitando l'area illuminata del pronto soccorso,e il via vai dei parcheggi delle ambulanze,il ragazzo riuscì ad entrare nella parte esterna del palazzo. Non ci mise molto ad individuare dove fosse la psichiatria,ovviamente era blocco più esterno rispetto al resto dell'ospedale. Con il cappuccio ben calcato in testa ,per eludere le telecamere ,servendosi del cortile,si diresse verso la scala antincendio che portava all'uscita d'emergenza del reparto. Una volta arrivato in cima capì che non sarebbe mai potuto accedere tramite l'uscita d'emergenza senza far scattare un qualche allarme,così pensó ad un qualcosa di alternativo per poter raggiungere la finestra in modo tale da poter entrare. Con un balzo felino raggiunse il davanzale ,aggrappandosi ad esso. Ovviamente il tutto era sigillato dall'interno,ma non ci mise molto a scassinare il "lucchetto " con il coltello. Cercando di non emettere il minimo rumore entrò quatto nella stanza,sperando con ogni fibra del suo corpo che fosse quella giusta. Mettersi a cercare la ragazza all'interno del reparto sarebbe stata la sua fine. Spostó lo sguardo sul letto davanti a se e nel buio distinse la figura di una donna sulla quarantina che dormiva profondamente "Cazzo,non è lei!" Penso Jeff. Nella sua testa stava già immaginando lo scenario peggiore."Merda ,se mi scoprono sono fottuto",scrutava già il punto migliore per scappare senza essere visto ,quando il suo sguardo improvvisamente si posò sul letto di fronte a quello della paziente sbagliata. Con uno scatto di reni si diresse verso il capezzale,abbassandosi non appena lo raggiunse. Cauto si alzò e contemplò la figura dormiente che aveva davanti. Capelli rossicci,ricci,quasi biondi e lentiggini. Era lei. Finalmente l'aveva trovata. Il suo volto sereno grazie al profondo sonno chimico sembrava quasi angelico "Sarebbe ancora più carina con due squarci sulle guance" Penso soddisfatto Jeff. All'improvviso ,il ragazzo udì dei passi in lontananza,erano lenti ,ma doveva comunque fare in fretta. Si gettò a cavalcioni sul letto di Alice,che svegliatasi di soprassalto ebbe l'istinto di urlare,ma non ebbe il tempo di emettere alcun suono che Jeff le premette una mano sulla bocca ,sussurrando "Se urli ti taglio all'istante la gola". La ragazza era talmente confusa che probabilmente non aveva nemmeno udito le parole del killer che se la caricò sulle spalle,per poi calarsi dalla finestra scassinata e percorrere di corsa la scala antincendio. L'aveva scampata. Il ragazzo si fermò un istante per vedere se qualcuno lo stesso seguendo,accertatosi del contrario proseguì la corsa ,con tra le braccia Alice,confusa e stordita. Arrivati abbastanza lontani dall'ospedale ,Jeff posò la ragazza su una panchina,che ansimante e spaventata gli chiese d'istinto"...Perché?" guardandolo con occhi confusi e terrorizzati. Di tutta risposta Jeff si lasció travolgere da una delle sue classiche folli risate. Alice lo contemplò sempre più confusa e spaventata,ancora non cosciente se stesse sognando,se fosse morta e quello era il suo Caronte che la portava all'inferno,o se fosse un'allucinazione data dai farmaci. Quando il killer terminò il suo macabro spettacolo le ordinó di girarsi. La ragazza tremante,ubbidì cercando ancora di darsi una spiegazione a quella situazione assurda. Jeff rimase un attimo a squadrarla dalla testa ai piedi in segno di apprezzamento. Poi afferró il suo coltello e la colpì col manico alla nuca. Alice cadde inerme,svenuta. A quel punto il ragazzo la sovrastò esclamando "Il divertimento è appena cominciato"per poi abbandonarsi all'ennesima risata malata quanto lui.

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ℭ𝔯𝔞𝔷𝔦𝔢𝔯 𝔱𝔥𝔞𝔫 𝔪𝔢 (Jeffxoc)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora