𝓑𝓮𝓯𝓸𝓻𝓮 𝓽𝓱𝓮 𝓪𝓬𝓽

74 4 1
                                    

Finalmente ",pensò Jeff ,mentre camminava svelto,con la mano di Alice ben salda nella sua. La ragazza aveva cominciato ad accelerare il passo,e lui aveva ben intuito il perché. La follia si era di nuovo insediata tra le sue sinapsi e non accennava a smettere. Poteva chiaramente avvertire il suo battito cardiaco accelerare e la sua sete di sangue crescere. Tutto ciò inebriava il Killer ,che iniziava ad avvertire l'eccitazione sessuale salire come una serpe che annodava le spire salendo tra le sue gambe. Nel mentre continuava ad osservare le case ai lati della buia strada ,per scegliere quale fosse la migliore nella quale infiltrarsi,ma nessuna sembrava stuzzicare la sua attenzione. Il ragazzo non aveva un preciso modus operandi nel scegliere le sue vittime,a volte le pedinava per settimane ,seguendo ogni loro mossa studiandone le abitudini ,per poi colpire. Altre volte ,invece improvvisava sul momento,ma cercava di evitare questa tattica d'azione ,in quanto troppo rischiosa. In quel momento invece stava agendo in modo artistico ,lasciandosi ispirare dalle sue pulsioni. Conosceva bene la zona ,aveva massacrato già un paio di famiglie in quel quartiere,stava cercando di agire nel modo meno ovvio possibile. Quella sarebbe stata la sua ultima caccia in quel distretto cittadino,poi si sarebbe spostato,sarebbe stato troppo rischioso rimanere lì dopo ben 3 omicidi. "Ci siamo quasi " pensò Jeff ,pregustando il crimine che,nel giro di pochi minuti, avrebbe commesso. Camminarono ancora per qualche isolato quando,finalmente ,con stupore di Alice,il killer si fermò davanti ad una villetta. La ragazza,che non si aspettava quest'improvvisa fermata ,rimase a guardare Jeff perplessa per qualche istante,per poi accorgersi che stava analizzando l'abitazione nei minimi particolari. Si trattava di una villetta di media grandezza,completamente dipinta di bianco,con un piccolo giardino ben curato antistante,delimitato da una staccionata e un cancelletto,anch'essi dipinti di bianco. Non vi erano tracce di cani o animali,bensì ,sulla destra del giardinetto ,accanto alla piazzola dove si trovava l'ingresso ,incorniciato da un porticato,vi era una casetta di plastica ,segno che probabilmente all'interno vi si trovavano uno o più bambini. Dopo essere rimasti ad osservare la villetta per alcuni minuti ,Jeff esclamò: " Direi che è ora di cercare l'entrata di servizio" sentenziò il killer,rivolgendo un malizioso sorriso alla ragazza alla sua sinistra,che di tutta risposta distese timidamente l'angolo destro della bocca ,in segno di incerta ,ma sincera,approvazione per ciò che l'assassino aveva appena detto. Dopo aver controllato che non ci fossero telecamere o allarmi,i due ,scavalcarono la staccionata e si diressero sul retro della casa ,scoprendo un altro giardino anteriore. Non vi erano porte sul retro ,bensì ,per terra ,si trovava una sorta di porticina poco rialzata dal terreno,segno che l'abitazione doveva avere un seminterrato. Le ante dell'entrata erano sigillate da una catena tra le maniglie,chiusa da un pesante lucchetto,che il killer ci mise poco a scassinare con la punta del suo coltello. Ormai qualsiasi sigillo non aveva segreti per Jeff. Una volta aperta "l'entrata " Jeff si calò all'interno ,come se fosse la cosa più naturale del mondo,mentre Alice ,incerta ,rimase in superficie a guardarlo. "Non avere paura principessa,ci sono io a sorreggerti",Sussurrò il killer sorridendo. A quel punto Alice si calò dalla "finestra" per poi essere afferrata saldamente per i fianchi da Jeff. Erano dentro. Con sorpresa ,la coppia,notò che la stanza non si trattava di un seminterrato ,bensì di una piccola cantina,con scatole e scatoloni imballati da tutte le parti. Sul fondo della stanza si trovava una porta in legno ,chiusa ,al che i due si diressero a passo felpato verso di essa. Jeff procedette sicuro nell'aprire l'uscio,mentre Alice lo osservava in silenzio. Cercando di non emettere il minimo rumore,la coppia si accinse a salire le scale che la piccola porta di legno aveva rivelato aprendosi. Il corpo di Jeff fremeva sempre di più. Dopo un paio di rampe,Alice e Jeff ,irruppero all'interno della casa. Il tutto era buio ma la luce esterna dei lampioni entrava attraverso le finestre coperte da delle leggere tende ,illuminando quanto bastava per riuscire ad orientarsi. Il piano terra presentava un ingresso con vari mobili ai lati,come una scarpiera e un appendiabiti. Immediatamente davanti vi era un salottino,con un divano è un televisore ,al centro di esso c'era un grande tappeto colorato con sopra vari peluche e giocattoli. Alice rimase ad osservare questa stanza per qualche secondo ,figurandosi mentalmente i residenti di quella casa qualche ora prima ,mentre si godevano una tranquilla serata in famiglia ,ignari di cosa gli stava per capitare. "Hey! Concentrati,adesso andiamo di sopra ,tu stammi dietro e non fiatare "esclamò Jeff ,scuotendo la ragazza. Usciti dalla stanza si diressero su per le scale,al piano di sopra,molto più buio di quello inferiore,cosa che non fermò il killer dall'avanzare in punta di piedi verso le camere da letto. Ormai gli occhi di Jeff si erano abituati all'oscurità ,per lui quelle erano una serie di azioni macchinose ,che aveva già ripetuto milioni di volte. Arrivati sull'uscio della camera matrimoniale ,l'assassino fermò Alice ,ordinandole di rimanere ferma sulla porta. Successivamente,il ragazzo si accinse ad incedere nella stanza. Rimase a contemplare la coppia dormiente per qualche secondo. Lei non doveva avere più di 30 anni,mentre lui sembrava sulla quarantina. Entrambi dormivano abbracciati ,i loro respiri regolari spezzavano il silenzio. Dopo qualche istante,Jeff sfoderò il suo coltello dalla tasca della felpa e si diresse davanti al letto ,poi si voltò verso Alice ,ancora ferma sull'uscio della camera :" Osserva attentamente principessa,perché poi sarà il tuo turno",sentenziò con voce roca e suadente ,per poi scagliarsi sopra la donna.

ℭ𝔯𝔞𝔷𝔦𝔢𝔯 𝔱𝔥𝔞𝔫 𝔪𝔢 (Jeffxoc)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora