La sua mano era fredda a contatto con la mia,ma allo stesso tempo la presa era salda è decisa. Avevo la sensazione di stringere la mano ad un cadavere. Jeff mi trascinava lungo il corridoio della casa ,a passo svelto,talmente veloce che appena riuscivo a stargli dietro,le mie gambe ancora cedevano. Tentavo di guardarmi intorno,cercando di riportare alla luce quello che la mia mente aveva catturato durante lo stato di catalessi,e si le pareti erano familiari. La carta da parati rossa ,stracciata in alcuni punti,le travi di legno che scricchiolavano sotto i nostri passi,l'odore di umidità ,di foglie secche ,di bosco...tutto ciò mi era familiare. Persa nel cercare degli appigli in tutto ciò non mi accorsi che la mia guida si era improvvisamente arrestata in prossimità di un ingresso. Quasi rischiai di sbattere contro la schiena di Jeff,ma mi bloccai appena in tempo per scorgere cosa c'era dinnanzi a noi. Un salotto a metà tra il trascurato e il maltenuto ,dalle pareti scolorite accoglieva 4 diversi tipi di presenze ,alquanto diverse tra loro. Ognuno di loro aveva gli occhi puntati su di me. Il mio sguardo si posò sull'essere che più spiccava tra i 4. La figura di quella che pareva essere una bambina,non molto diversa da una bambola. Era accucciata ai piedi del logoro divano verde,pieno di buchi. Indossava una camicia da notte con molti fronzoli e abbracciava un orsetto di peluche grande quanto lei. Ciò che mi stupì fu il pallore della sua pelle,cadaverico al punto da sembrare porcellana. Aveva lunghi capelli castani dei quali due ciocche erano tirate indietro da un grande fiocco rosa. Ma la cosa più sconvolgente furono i suoi occhi. Due gigantesche sfere nere che mi fissavano ,completando un'espressione indefinita. "Lei è Sally",sentenziò Jeff ,quella frase mi scosse dall'osservare la bambina che al contrario non mi tolse gli occhi di dosso. "Ragazzi,da oggi Alice farà parte della nostra famiglia ,quindi mi aspetto che la trattiate coi dovuti modi!" Disse il killer,con l'aria di chi ha appena portato a casa un cagnolino trovato per strada. Subito dopo mi trascinò lungo la stanza ,verso uno sgabello sul quale troneggiava un altro essere. Indossava una felpa blu ,con il cappuccio che gli copriva la testa ,lasciando intravedere solo un paio di ciuffi castani. Il volto era completamente coperto da una maschera,con due ellissi neri al posto degli occhi,dai quali colava una melma scura. "Lui è quel rompi coglioni di Jack,devi ringraziare anche lui se ora ti trovi qui" esclamò Jeff. Il "ragazzo" mi porse la mano,io timidamente feci lo stesso,lui mel'afferrò e si limitò a sussurrare un piatto "mi dispiace ". Quelle parole mi accarezzarono le orecchie,tanto da provocarmi un brivido lungo la spina dorsale. Mi stava compatendo. Ma come biasimarlo ,anche io avrei fatto lo stesso. Non feci in tempo a lasciare la mano del "ragazzo" con la felpa blu ,che l'assassino mi afferrò il polso ,trascinandomi davanti ad un tavolo al centro della stanza ,facendomici sedere davanti quasi forzatamente. "Continueremo dopo con le presentazioni,ora lasciate che Alice si ambienti",sentenziò l'assassino,con una certa noncuranza nel tono ,avvicinandosi al frigo accanto al tavolo
"Ora,cazzo,fatemi bere e fumare ,è stata una giornata pesante". Jeff aprì l'anta del frigorifero tirando fuori una bottiglia di quello che sembrava Jack Daniel's,successivamente lo versò all'interno di un bicchierino ,per poi prendere dalla tasca della felpa un pacchetto di Lucky Strike e accendersene una. Tirò un'ampia boccata di fumo ,espirando come se la nicotina appena entrata in circolo gli stesse calmando i nervi, per poi sorseggiare l'alcol dal bicchiere che teneva in mano. Guardavo tutto con attenzione,non perdendomi neanche una mossa del mio aguzzino,e nel mentre una strana sensazione mi pervase. C'era qualcosa di strano in lui,o meglio,qualcosa di ancora più anomalo di quanto fosse la sua intera "persona", qualcosa che però si nascondeva in estrema profondità ,qualcosa che non sarebbe saltato subito all'occhio. Le sue azioni,i suoi gesti ,anche i più semplici ,erano patinati da uno strato di inconsistenza che li faceva sembrare...non umani. All'improvviso il ragazzo si accorse che lo stavo osservando,e lanciandomi un'occhiata viscida e contorta mi sorrise,bevendo ancora un sorso dal suo bicchiere pieno di whisky. Subito distolsi lo sguardo che mi provocò un brivido lungo la schiena. Puntai gli occhi davanti a me accorgendomi della terza persona già presente nella stanza prima che arrivassimo io e jeff. Un ragazzo pallido ,dai folti capelli castani era seduto dall'altro capo della tavola ,con lo sguardo fisso su una pagina di giornale. Aveva dei lineamenti dolci,ciò stava a significare che fosse molto giovane ,anche se le spalle larghe dicevano il contrario. Guardando meglio notai che aveva le nocche rotte e le mani coperte di abrasioni. Ad un certo punto ,il ragazzo si accorse di avere lo sguardo puntato addosso e alzò il viso dalla pagina di giornale per voltarsi verso di me. I suoi occhi marroni mi scrutavano nel profondo,ma ciò che mi fece sussultare fu quando girò completamente il volto verso di me,mostrando il lato sinistro del viso ,rivelandomi un'apertura sulla guancia che lasciava vedere chiaramente i denti. Alla vista di quello spettacolo raccapricciante ebbi un sussulto che mi fece spostare la sedia sulla quale ero leggermente indietro ,attirando l'attenzione di Jeff,ancora intendo a sorseggiare il suo whisky. "Non dovresti sorprenderti così tanto bambolina,qua siamo tutti un po' ,come dire, fuori dal comune" ,esclamò il killer. "Forza ,bevi un po' anche tu ,ti scioglierai più facilmente", disse Jeff ,afferrando un bicchiere di vetro e ponendolo davanti a me ,per poi versarci dentro una copiosa quantità di whisky color miele. "Sei sicuro che sia il caso di farla bere ? Mi sembra un po' troppo gracilina" esclamò il ragazzo seduto davanti a me. "So quello che faccio Toby. Tanto inizierà comunque,sto solo accelerando i tempi" ,rispose il ragazzo. Rimasi a specchiarmi dentro quel liquido scuro per qualche secondo. Ma cosa diavolo stava succedendo? Un assassino mi aveva sequestrata dalla mia camera d'ospedale,rinchiusa e torturata per mesi e ora quella stessa persona mi stava offrendo da bere ? Me lo immaginavo diverso il mio primo appuntamento con un ragazzo. Tutto ciò era veramente assurdo. Ma d'altronde cosa non lo era da mesi a questa parte. Dopo aver subito sevizie per chissà quanto forse un goccio era proprio quello che mi serviva. Sospirai ,e afferrai il bicchiere ,trangugiando il suo contenuto tutto d'un fiato. Il bruciore dell'alta gradazione alcolica infiammava la mia gola,provocandomi un conato che trattenni. "Visto? " esclamò l'assassino rivolgendosi a Toby. Con gli occhi pieni di lacrime mi girai ad osservare il mio aguzzino,poi il suo compagno ,cercando una sorta di approvazione malata. Il primo afferrò la bottiglia e versò dell'altro alcol nel mio bicchiere,esclamando "beh,mi sa che ne vuoi ancora no?".
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ℭ𝔯𝔞𝔷𝔦𝔢𝔯 𝔱𝔥𝔞𝔫 𝔪𝔢 (Jeffxoc)
Fiksi Penggemar⚠️TW ARGOMENTI SENSIBILI⚠️ ❗️Suicidio ❗️Violenza "Voglio scavare all'interno della tua mente Alice,saperne i segreti,rubarti i pensieri e alimentarne le paranoie,voglio poterti sviscerare la testa, per poi sapere se sei folle quanto me o se rimango...
