Il picchiettio delle nostre falcate che percorrevano veloci i gradini in legno della scala a chiocciola smorzava il silenzio. Jeff stringeva sempre di più la presa sul mio braccio. La mia mente in quel momento era dominata dal panico. Non pensavo,agivo e basta ,in base a ciò che il ragazzo faceva. Finita la corsa in discesa lungo le scale ci ritrovammo nel salotto,illuminato dalla luce delle torce dei poliziotti. Potevo vedere chiaramente le macchine di pattuglia popolare il cortile della villa. Una,due...erano cinque. Di fianco ai veicoli orde di poliziotti armati fino ai denti punteggiavano il giardino. Una punta di paura si conficcò nel mio ventre ,facendo spandere in me un freddo paralizzante. Jeff mi trascinò subito dietro un mobile. Ci accasciammo protetti dal legno massiccio di una cassettiera d'epoca. Lo guardai attonita. Nemmeno lui sapeva cosa fare,potevo scorgere il panico appannargli il viso costellato da schizzi di sangue.
"Uscite fuori con le mani in alto o saremmo costretti a sparare!" Esclamò una voce rude ,deformata dal filtro del megafono dalla quale passava attraverso. Il mio cuore saltò un battito. "Merda !" Esclamò Jeff. Io non sapevo cosa fare ,aspettavo solo impaziente che il mio mentore si inventasse qualcosa,ma era chiaro che nemmeno lui si era mai trovato in quella situazione. Il tempo si congelò in una parentesi vuota. L'angoscia si strinse intorno alla mia gola,tagliandomi il respiro. Eravamo braccati. Due bestie circondate da spietati cacciatori pronti a riempirci di piombo. Avvertii il battito del mio cuore prendere a pugni la cassa toracica, le gambe tremavano e la mia mente non riusciva a trattenere l'ombra di un pensiero per più di mezzo secondo. Passammo un tempo indefinito dietro quella cassettiera,non poteva che trattarsi di pochi minuti,ma mi sembrarono ore interminabili. All'improvviso Jeff mi guardò negli occhi e disse sicuro :" Ok,ora ci alziamo e usciamo!" Non ebbi nemmeno il tempo di cogliere l'ultima parola che uscì dalle labbra della mia guida che ero già in piedi e stavo correndo verso la porta finestra distrutta in precedenza dal ragazzo. In men che non si dica eravamo fuori ,nel cortile. Le torce dei poliziotti puntate addosso mi ferirono gli occhi con la loro luce accecante. Mi coprii il volto con un braccio. Jeff davanti a me con le braccia aperte mi faceva da scudo. " Inginocchiatevi con le mani dietro la testa !" Urlò la voce metallica e rude dell'agente. Il panico si impossessò di me ,scavando con i suoi artigli lungo la mia schiena e stringendomi la gola. Ero bloccata. Le gambe erano diventate due pesanti monoliti ,spostavo lo sguardo a destra e a sinistra nella sciocca speranza di scorgere una via di fuga ,ma ovunque posassi gli occhi vedevo uomini imbraccianti pistole o fucili puntati verso di noi. Poi la svolta. Successe tutto in pochi secondi. Jeff si girò verso di me ,mi prese il viso tra le mani e sussurrò:"Non muoverti." Le sue parole scivolarono su di me come una densa melma. Era un ordine. Ma perché mi diceva questo ? Cosa voleva fare ? Nella mia mente regnava solo la confusione,non trovavo le parole per replicare ,ogni sillaba che si palesava nel mio cervello non era quella giusta ,come cercare un capo d'abbigliamento in un armadio in disordine. Feci appena in tempo a guardare negli occhi la mia guida. Le sue iridi di ghiaccio si riflettevano nelle miei. Non aveva più un'espressione spaventata ,tutt'altro. Il suo viso era una landa calma,addolcita da morbide colline. Una punta di rassegnazione gli solcava lo sguardo. Smisi di tremare,ma il mio corpo rimase paralizzato. Nel profondo avevo capito cosa stava per succedere. Una lacrima mi rigò il viso. Le mani di Jeff scivolarono via dal mio volto e ,come una freccia appena scoccata ,il ragazzo si mise a correre nella direzione opposta alla mia. Io rimasi impietrita a guardare la scena. Il magone del pianto mi chiuse la gola e mi sentii il cuore stretto in una morsa. Poi un sibilo fendette l'aria e la sagoma di Jeff che si trovava ad appena pochi metri da me cadde atterra. Un furore improvviso mi infiammo il corpo,spalancai gli occhi e urlai ,non poteva essere successo veramente. D'istinto cominciai a correre verso di lui,stavo quasi per raggiungerlo quando un altro sibilo solcò l'aria. Una fitta lancinante alla gamba mi fece stramazzare atterra. Urlai di nuovo. L'ultima cosa che ricordo è la sagoma di Jeff dista per terra e le voci confuse dei poliziotti che gridavano frasi sconnesse. Poi il buio mi inghiottì.

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ℭ𝔯𝔞𝔷𝔦𝔢𝔯 𝔱𝔥𝔞𝔫 𝔪𝔢 (Jeffxoc)
Fanfiction⚠️TW ARGOMENTI SENSIBILI⚠️ ❗️Suicidio ❗️Violenza "Voglio scavare all'interno della tua mente Alice,saperne i segreti,rubarti i pensieri e alimentarne le paranoie,voglio poterti sviscerare la testa, per poi sapere se sei folle quanto me o se rimango...