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Era arrivato il secondo giorno di allenamento.

Mi sentivo carica come una molla.
Immediatamente iniziammo ad attaccare Binolt che ormai aveva ripreso le forze.

Passavamo tutti i giorni a scontrarci contro di lui e questo dava i suoi frutti.

Eravamo più attenti, più veloci e molto più forti.

Bi:<<Basta così, non riuscirò a sconfiggervi.. >> disse passata qualche settimana.
Noi ci zittimmo.

Bi:<<.. Uccidetemi>> concluse accasciandosi a terra.

G:<<Non lo faremo, ci hai aiutati a diventare più forti. Ti dobbiamo ringraziare, Binolt-San!>>
Esclamò abbassando il capo.

Fatta sera uscimmo dalla fossa per salutare quello che fino ad allora era il nostro avversario.

Bi:<<Mi costituiró>> disse per poi allontanarsi e andare chissà dove.

B:<<Andiamo a Masadora!>>

A-K-G:<<Osu! Numero 9!>> dicemmo in coro vedendo, attraverso il Gyo, il numero apparso sul dito di Bisky.

B<<Lenti, fate tremila flessioni>>
A:<<Tremila che?>>
B:<<Muovetevi. Masadora, da qui, dista settanta km, in tre ore ce la dovremmo fare>>

Kill:<<3 ore!?>>

E così ci incamminammo verso la città della magia non prima di aver fatto tremila flessioni e aver letteralmente perso ogni arto.

*skip time*
Appena arrivati, Bisky ci suggerì di andare al 'magazzino' per prendere delle carte.

B:<<Okay, adesso torniamo alla zona rocciosa!>>
Kill:<<Siamo venuti qui per tornare subito al punto di partenza?!>>
Disse scocciato.

B:<<Prima ci incamminiamo e prima arriviamo. Su muoviamoci>>

E subito tornammo alla zona rocciosa dove ci eravamo allenati per due settimane.

B:<<Acquisizione!>> e così le carte, da lei comprate a Masadora, divennero oggetti.
A:<<Delle pale?>> dissi confusa.

B:<<Torneremo a Masadora, tuttavia proseguiremo dritti!>>
G:<<Dritti? Quindi->>
G-A-K:<<Dovremo scavare per arrivare a Masadora?!>> dicemmo increduli per poi ottenere una risposta positiva dalla nostra maestra.

Presto ci mettemmo a scavare, sotto il sole era il doppio più difficile ma la roccia che stavamo scavando era piuttosto morbida e ciò ci permise di fare abbastanza in fretta ma ancora non eravamo arrivati a destinazione.
Eravamo tutti sporchi, le nostre mani erano praticamente distrutte.

B:<<Se volete riposarvi potete, ma lo farete da seduti>> ci comunicó.
A:<<Seduti?>>

Ci fece sedere su una parete rocciosa facendoci tenere delle corde collegate a delle rocce, che si trovavano esattamente sulla nostra testa.

B:<<D'ora in poi dormirete così. Una parte del vostro cervello, anche nel sonno, dovrà stare all'erta perché ogni tanto taglierò le corde collegate alle rocce>>

A:<<Gon attento!>> dissi per poi vedere la roccia tenuta da Gon cadergli in testa.

Kill:<<Idiota>> ridacchió.
B:<<Quando cadono dovete mettere le rocce al loro posto, poco alla volta le dimensione dei sassi aumenteranno>>

Gon, con il passare del tempo, era diventato una culla per bernoccoli.

Nel mentre continuavamo ogni giorno a scavare per arrivare a Masadora e iniziammo ad usare anche il nostro Nen sulle pale così da usarle cose se fossero arti del nostro corpo,così il lavoro divenne molto più semplice.

𝐖𝐞 𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐭𝐢𝐥𝐥 𝐤𝐢𝐝𝐬[KilluaZoldyck x Reader] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora