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Ad un tratto, due uomini, dall'aspetto poco raccomandabile, ci si pararono davanti.

×:<< Guarda un po'... Quel ragazzino ha tutte le carte>> ridacchió.
×2:<<Facciamo una gara per tutte le carte, non potete tirarvi indietro>>

Erano conciati molto male, capelli arruffatti, occhi spalancati, sorrisi inquietanti stampati in faccia e corpi mingherlini.

Si cominciarono ad avvicinare a noi cinque ma Gon e Killua li stesero quasi immediatamente.

I due uomini erano ormai stesi a terra, incoscienti.
Dovevamo andare a Limeiro, la città dove si trovava il castello.
G:<<Bene, adesso vi prendo un accompagnamento!>> esclamò parlando con i corpi dei due.

Kill:<<No, non va bene. Non siamo mai stati a Limeiro>>
Infatti, l'accompagnamento permetteva di teletrasportarsi in una città già visitata in precedenza.

A:<<Potremmo usare una carta "Deriva">> proposi.
Essa era l'esatto opposto di "accompagnamento". Permetteva di spostarsi in una città ancora non visitata.

Kill:<<Facciamo così: io userò "Deriva" e, se dovessi arrivare davvero a Limeiro, tornerò a prendervi>>
G:<<Così potremo anche usare "Accompagnamento">> osservó.

Kill:<<Deriva:attivato!>> e scomparve.

Tutti acconsentimmo e aspettammo il ritorno di Killua che non tardó ad arrivare.
A:<<Andiamo!>>
Kill:<<Accompagnamento:attivato! Limeiro!>>
Goreinu non venne con noi stavolta.

-
Il castello si ergeva davanti a noi.
Era enorme.
Come promesso, ci mettemmo sulle scale per aspettare il ritorno di Gon che ormai era entrato nella struttura.

B:<<Potrebbe incontrare Ging adesso... >> disse con dolcezza.
A:<<Sono veramente felice che Gon stia realizzando il sogno di vedere suo papà>> dissi sinceramente.
Killua non parló, guardava silenzioso Gon entrare nel castello con un sorriso dolce sulle labbra.

Decisi di andare verso di lui.
A:<<Stai bene?>> esordii.
Kill:<<Si. Gon si merita tutto questo, sono felice per lui>> voltó il suo sguardo verso di me.

D'istinto mi venne da abbracciarlo, uno di quegli abbracci sinceri che non hanno bisogno di descrizioni o parole.

*Gon's pov*
Prima di entrare nel castello, salutai i miei amici che mi promisero di aspettarmi fuori.
Ero alquanto agitato.

Ad accogliermi al portone ci fu un ragazzo biondo con gli occhi verdi che indossava una camicia e una salopette scura.

Successivamente conobbi un altro uomo. Egli mi fece "accomodare" nella stanza.
Com'era quella stanza? Un disastro.
Il pavimento non si vedeva bene a causa di tutte le cianfrusaglie a terra.

×:<<Prego, siediti>> mi invitó.
G:<<... Dove?>> dissi guardando il pavimento.
×:<<Oh, Dici che non c'è spazio? Beh creiamolo!>> cominció a spostare alcune cose e toglierle da terra.

Io mi sedetti nel piccolo spazio appena creato.
L'uomo mi lanció una carta, la ricompensa per aver vinto il torneo.
La carta "Auguri all'amministratore", ovvero la carta numero 000.

×:<<Che ne pensi? Sei sorpreso? Allora?>> gesticoló a più non posso.
Dopo un po', scoprii il nome del mio interlocutore: Dwun-san.

D(wun):<<Ascolta attentamente. Hai raccolto tutte e cento le carte. Quindi ti resta ancora una cosa da fare. Vediamo... -cominció a cercare qualcosa- Oh, trovato!>>
Tiró fuori un raccoglitore di carte.

𝐖𝐞 𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐭𝐢𝐥𝐥 𝐤𝐢𝐝𝐬[KilluaZoldyck x Reader] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora