CAPITOLO III.

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STRUTTURA TEIKO

- Cavolo, non vedevo l'ora di questo momento!- esclamò Daiki, emozionato.

- Di finire lezione?- chiese Tetsuya.

- Anche; ma non vedevo l'ora di iniziare le lezioni pratiche! Non ho idea di che cosa consistano, ma sono sicuramente più emozionanti di quelle teoriche- affermò Daiki.

In effetti, il programma teorico sembrava piuttosto simile a quello di una normale scuola, anche se c'erano più ore di materie che riguardavano la scienza.

Quella mattina ne avevano avuto un assaggio e non sembrava per niente una passeggiata...

- Dov'è che ha detto di andare il professore?- chiese Atsushi con uno sbadiglio, dovuto al fatto che aveva dormito per buona parte dell'ultima lezione.

- Allo spogliatoio della palestra- rispose Seijuro.

- So io dov'è, seguitemi pure- disse Satsuki, iniziando a camminare.

- Sai anche in cosa consistono le lezioni pratiche?- le chiese Shintaro.

- No, mi spiace; non mi hanno detto niente- rispose Satsuki - so solo che sarà sempre il professor Sanada a occuparsi delle nostre lezioni. Ogni struttura ha un solo professore; noi in più abbiamo il signor Shirogane perché è colui che di solito si occupa di aiutare nel dividere i ragazzi tra le strutture, e tiene d'occhio i migliori- spiegó la ragazza.

- Quindi noi saremmo i migliori?- commentó Shogo.

- Che figata! Adesso sono ancora più impaziente di iniziare- dichiaró Daiki.

Intanto, erano arrivati alla fine del corridoio.

- Siamo arrivati; questo è il vostro. Dopo uscite dall'altra porta- disse Satsuki, indicando loro la porta a destra, prima di infilarsi in quella a sinistra.

Era nervosa, era l'unica donna ed era stata infilata con i migliori, tra cui Aomine, di cui conosceva bene il valore sportivo; non poteva assolutamente fallire, avrebbe dimostrato tutte le sue abilità.

- Siamo i migliori! Ci pensate?!- esclamò Daiki, mentre ognuno andava davanti a un armadietto con il proprio nome.

Li aprirono e, tranne Akashi, rimasero tutti piuttosto sorpresi.

- Tute militari?- disse Shintaro, tirando fuori la propria.

- Si vede che sono più comode per i movimenti- affermò Seijuro, mentre si toglieva la maglietta per mettersi la tuta.

Gli altri lo imitarono e Akashi ne approfittó per lanciare uno sguardo a ognuno di loro; fisicamente sembravano tutti messi bene, anche se avevano ancora potenzialità di crescita... L'unico un po' carente era Kuroko, ma l'aveva già immaginato.

Sentì uno sguardo su di sé e si voltò, facendo un sorriso a Midorima.

- Hai bisogno di qualcosa?- gli chiese.

- Mi chiedevo quando volessi effettuare le nostre partite- rispose Shintaro.

In effetti, gli unici momenti liberi erano la pausa pranzo e dieci minuti tra una lezione e l'altra, poi si allenavano fino a tardi.

- Vediamo quanto siamo stanchi quando finiamo- rispose Seijuro, e Midorima annuì.

- Kurochin, sei davvero magro- commentó Atsushi.

- Non mi sono mai allenato molto- ammise Tetsuya, che in effetti in confronto agli altri si sentiva molto in inferiorità.

- Secondo me ti si addice, non è che sei messo male- affermò Daiki.

KUROKO NO ARMYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora