CAPITOLO VII.

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STRUTTURA TEIKO

- Complimenti, Kise: ormai hai imparato praticamente tutte le strategie- affermò Seijuro.

- Davvero? Evviva!- esclamò Ryota con un sorriso - quindi potrò partecipare alla prossima missione ufficiale con voi?-.

- Non possiamo partecipare alla missione in otto; ancora non ho parlato di questo dettaglio con i professori, ma se tra qualche giorno ancora non mi avranno fatto sapere niente glielo chiederò- affermò Seijuro.

- Quindi, presto qualcuno di noi se ne andrà- commentó Shintaro.

- Molto probabile- affermò Seijuro.

Kise fece un piccolo sorriso e si voltò.

- Hey Haizaki!- esclamò.

Il ragazzo, che stava parlando con Murasakibara, si voltò verso il biondo, che gli si avvicinó.

- Facciamo una sfida: vediamo chi vince tra di noi- disse Ryota.

Anche Haizaki sorrise.

- Volentieri-.

- Cosa facciamo? Li fermiamo?- chiese Shintaro.

- No: prima o poi sarebbe successo- affermò Seijuro, avvicinandosi al resto del gruppo, a cui intanto si erano aggiunti anche Aomine, Kuroko e Momoi.

- Avrete uno scontro ufficiale. Userete il cerchio per la lotta libera: ai lati metterò delle armi; scegliete voi se battervi a mano nude o con le armi. Vince il primo che colpisce l'altro in un punto mortale, o che lo fa svenire o arrendere- affermò Seijuro.

I due sfidanti annuirono e il gruppo si diresse verso la zona riservata agli allenamenti dei combattimenti.

Kise e Haizaki si misero al centro per scaldarsi, mentre Murasakibara e Midorima aiutarono Akashi a sistemare le armi.

- Satsuki, chi pensi vincerà?- chiese Daiki, leggermente preoccupato per il biondo.

- Non ne ho idea- ammise la ragazza, mentre Kuroko portava lo sguardo su Kise.

Avevano tutti e tre lo stesso pensiero: Kise era forte, migliorava a vista d'occhio, ma era buono; Haizaki si allenava lì da più tempo, e non avrebbe esitato a usare ogni sua debolezza per batterlo.

Akashi fece sistemare i due ragazzi nel cerchio, alla stessa distanza sia fra loro che dalle armi.

Akashi si portò al limite del cerchio e li fissò per un attimo.

- Bene: iniziate- ordinó.

Kise, veloce come un fulmine, si voltò per correre a prendere le armi, ma Haizaki lo afferrò per una gamba e lo bloccò.

- Scappi Kise?- commentó Shogo.

- Certo che no- Ryouta si voltò e gli sferrò un pugno sul petto - ma volevo tenere le mie capacità fisiche contro Aominecchi- affermò, mentre l'altro gli lasciava andare la gamba.

- Ah sì? Bè, non te lo lascerò fare- Shogo si scagliò contro di lui - io sono migliore di Aomine!-.

- Ridicolo- borbottò Daiki.

Kise parò senza problemi i suoi colpi, e anzi, riuscí a colpirlo un paio di volte; ancora non gli riusciva bene copiare Aomine, era troppo bravo per lui, ma aveva iniziato a capire come muoversi.

All'inizio sembrò avere la meglio, ma tutti avevano uno strano presentimento.

D'un tratto, le carte in tavola sembrarono cambiare: fu Haizaki a usare una delle mosse di Aomine.

KUROKO NO ARMYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora