CAPITOLO XVII.

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STRUTTURA CENTRALE

Kise si sciacquó nuovamente il volto, cercando di non lasciare uscire le lacrime: aveva fallito.

Si erano affidati tutti a lui per battere Kagami, e invece si era lasciato sconfiggere.

- Pensavi di poter perdere solo contro Aomine?-.

Kise si voltò, in tempo per afferrare l'asciugamano che stava andando verso di lui.

- Sempre una mira impeccabile, eh Midorimacchi?- commentó, sorridendo all'amico.

- Sei frustrato?- gli chiese Shintaro.

- È ovvio, ho perso; anche se era solo un'amichevole, è frustrante- sbuffò Ryota.

- Hai sottovalutato l'abilità di Kuroko di valorizzare gli altri: dovresti sapere quanto sia un avversario temibile- dichiaró Shintaro.

- Già... E anche Kagamicchi è bravo- mormorò Ryota.

Midorima lo fissò per un attimo: sembrava davvero frustrato, non l'aveva visto così neanche dopo le sconfitte contro Aomine.

- Sei migliorato, Kise; ma non basta- affermò, prima di voltarmi e.uscire dal bagno.

- Sempre gentile, eh Shin?- commentó Kazunari, raggiungendolo.

- Non è la gentilezza che serve a Kise, ma la consapevolezza delle sue debolezze- affermò Shintaro.

- Obbiettivo come al solito- rise il moro - ti ha fatto piacere vederli?-.

Midorima non rispose. Anche se era sempre stato piuttosto distante, in fondo aveva passato un anno con quei ragazzi; un po', in effetti, era stato felice di vedere che stavano più o meno bene.

Ma la strada da percorrere era ancora lunga, lo sapeva bene, e non poteva abbassare la guardia fino alla fine.

Mentre i due si allontanavano, qualcun altro si avvicinó a Kise.

- Sei ancora qui? Dobbiamo andare- affermò Yukio.

- Scusami senpai, arrivo subito- rispose Ryota, finendo di asciugarsi il volto.

- Perché quell'espressione così depressa?- gli chiese Yukio.

- Bè... Abbiamo perso no? E poi senpai, tu ti eri affidato a me per battere Kagamicchi, e invece...- mormorò Ryota.

- Guarda che sono stato sconfitto anche io. E poi, Kagami è più temibile di quando pensassi- dichiaró Yukio.

- Avrei dovuto batterlo- mormorò Ryota.

Kasamatsu lo fissò per un attimo; dentro di lui, c'era qualcosa che non voleva vedere assolutamente quell'espressione triste e frustrata sul volto del biondo.

- Tsk, essere così triste prima di un appuntamento... Sei irrecuperabile- borbottó.

Kise sbarró gli occhi e alzò di scatto la testa.

- Vuoi uscire con me... Anche se non ho battuto Kagami?- chiese, sorpreso.

Kasamatsu alzò gli occhi al cielo.

- Perché ovviamente è un requisito indispensabile per uscire con me... Allora mi sa che chiedo a Moriyama- dichiaró.

Kise gli fece passare un braccio attorno alla vita e lo tirò verso di te.

- Voglio essere l'unico a uscire con te, senpai- sussurró.

Kasamatsu concentrò tutte le sue energie sul rimanere lucido; afferrò il polso della mano libera di Kise e lo spinse leggermente all'indietro, facendolo finire contro il muro.

KUROKO NO ARMYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora