CAPITOLO XIX.

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STRUTTURA SEIRIN

- Izuki-.

Il ragazzo si voltò, trovandosi di fronte Hyuga.

- Dimmi-.

- Vieni un attimo con me- gli disse il capitano, dirigendosi giù dalle scale.

Leggermente confuso, Izuki annuì e lo seguì.

Era notte, dormivano probabilmente tutti, quindi rimasero in silenzio fin quando non furono arrivati in cucina.

- Siediti- disse Junpei.

Izuki, ancora confuso, si sedette al tavolo della cucina.

Hyuga invece andò al frigorifero; tirò fuori del latte, poi prese un pentolino e mise il latte a scaldare.

- Cosa ci facevi in giro?- chiese Junpei.

- Prima ero da Tsuchida, ma l'ha chiamato la sua ragazza, quindi sono andato a vedere come stessero le matricole. Stavo tornando dalla loro stanza- spiegó Shun.

Hyuga annuì.

Calò nuovamente il silenzio; Hyuga prese due tazze e le riempì di latte, dopodiché andò al tavolo, vi poggiò sopra le tazze e si sedette.

- Sei nervoso per domani?- chiese Shun, prendendo una delle due tazze.

Dopotutto, il giorno dopo sarebbero andati nuovamente alla struttura centrale: questa volta però, il loro tempo nella struttura sarebbe durato di più.

Quanto, dipendeva da quante partite avrebbero vinto.

- Anche- ammise Junpei.

Non lo aiutava decisamente a rilassarsi il fatto che il loro avversario fosse il liceo Seiho, ovvero la squadra che li aveva battuto l'anno precedente.

Certo, loro avevano appena perso Kiyoshi ed erano solo in cinque, ma quella sconfitta era ancora ben presente nelle loro menti.

- Vedrai che questa volta ce la faremo Hyuga: dopotutto, abbiamo dei nuovi membri molto in gamba, e non siamo sotto shock come la scorsa volta. Il Seiho è in gamba, ma anche noi lo siamo- affermò Shun.

- Già... Izuki, devi promettermi una cosa- affermò Junpei.

- Dimmi-.

- Non sacrificarti più-.

Izuki aggrottó la fronte.

- Cosa intendi?- chiese.

- L'altra volta, hai attirato l'attenzione di Kasamatsu, ben sapendo di non poter vincere in uno scontro diretto. Ma ce l'hanno detto subito: non dobbiamo vederlo come un gioco, ma come una vera battaglia. Se fossimo stati in guerra, tu saresti morto- dichiaró Junpei.

- L'alternativa era non battere Kasamatsu e rischiare di morire entrambi- gli fece notare Shun.

- Ci sono sempre altre strategie. Tu sei indispensabile alla squadra Izuki, non devi lanciarti con tanta leggerezza- lo sgridó Junpei.

Izuki fece un piccolo sorriso.

- Guarda che sei molto più essenziale di me. Io grazie all'Eagle Eye posso vedere le posizioni di tutti, è vero, ma tu sei il capitano e sei anche il cecchino. Sei molto più utile di me alla squadra-.

- Non dirlo neanche per scherzo! Hai idea di che macello combinerei senza di te?- sbuffò Junpei.

- Sono sicuro che saresti comunque un leader eccellente- affermò Shun.

- Devi smetterla di sottovalutarti in questo modo e pensare di più a quanto vali- dichiaró Junpei.

Izuki scosse la testa.

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