KUROKO NO ARMY

CAPITOLO XXVI.

STRUTTURA SEIRIN

Kagami si guardò intorno, certo di essere osservato... Anzi, più che osservato era circondato.

Poteva avvertire la presenza dei suoi nemici ovunque intorno a lui, e sapeva che presto avrebbero attaccato.

Si concentrò sul captare ogni movimento, ogni rumore, ogni indizio che potesse dirgli come avrebbero fatto.

Sentì il fruscio di alcune foglie; spiccò un salto, in tempo per evitare un proiettile arrivato dalla sua destra.

Afferrò il ramo dell'albero sopra di lui, voltandosi per andare in quella direzione, dove aveva appena visto Hyuga.

Un paio di passi però, e improvvisamente il capitano aveva in mano la sua pistola.

Kagami saltó giù dall'albero, evitando i colpi contro di lui, ma subito Kiyoshi e Mitobe gli furono addosso.

Kagami storse le labbra: odiava quella formazione... Mitobe era molto bravo in difesa, e in quei mesi aveva potuto constatare che la forza di Kiyoshi nel constatare gli avversari era fenomenale.

Senza contare che i due si erano lanciati su di lui a mani vuote, ma adesso avevano entrambi dei coltelli in mano.

Sapeva di non poter scappare, Izuki l'avrebbe trovato subito e sapeva di avere Koga alle sue spalle per bloccarlo; poteva solo combattere.

Si lanciò prima contro Mitobe, sperando di coglierlo di sorpresa, ma anche il ragazzo era migliorato in quei mesi.

Kiyoshi lo raggiunse da dietro, provando a immobilizzarlo, ma il rosso riuscí a buttarlo a terra e disarmare Mitobe.

- Ok, basta così- Riko entrò nella radura - siete stati tutti bravisimi- affermò, mentre gli altri ragazzi la raggiungevano.

Kagami si appoggiò a un albero per riprendere fiato.

- Bravo Kuroko, la tua coordinazione con noi è migliorata- affermò Junpei, guardando il ragazzo.

- Sono felice di esservi stato utile- affermò lui.

- Questo "tutti contro Kagami" inizia a essere un pochino troppo difficile- borbottò Taiga.

- Però stai reagendo bene. Forza, andate a farvi una doccia; prima di cena ci riguardiamo i filmati delle partite- affermò Riko.

I ragazzi annuirono e si allontanarono.

- Vado a farmi una passeggiata- avvisò Tetsuya, prima di dirigersi nella direzione opposta.

Kagami aggrottó la fronte: una passeggiata? Era insolito per lui... Decise di seguirlo da lontano, giusto per accertarsi che stesse bene.

Lo vide svoltare verso un capanno in legno vicino ai campi da allenamento, che conteneva principalmente armi; aprì la porta del capanno ed entrò.

Sempre più confuso, Kagami raggiunse il luogo, rimanendo fuori e cercando di capire cosa ci facesse Kuroko accucciato al centro dell'armeria.

- Mi spiace averti lasciato solo tutto il giorno, gli allenamenti sono difficili- mormorò Tetsuya.

Kagami aggrottó la fronte: o era diventato pazzo, o si era perso qualcosa.

- Posto strano per tenere un amante- commentó.

Kuroko si voltò verso di lui.

- Kagami-kun, mi hai seguito?- chiese, tirandosi su.

- Mi sembrava strano volessi venire a fare una passeggiata... Con chi parlavi?-.