CAPITOLO XVIII.

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STRUTTURA SEIRIN

- Ok, fermiamoci tutti un attimo- ordinó Riko.

I ragazzi smisero di allenarsi e ne approfittarono per riprendere fiato; con l'avvicinarsi del torneo vero e proprio, i loro allenamenti erano diventati ancora più duri.

- Kagami, Kuroko, venite con me- ordinó l'allenatrice, allontanandosi.

I due ragazzi la seguirono dentro l'edificio, fino a un'aula.

- Ok- Riko si voltò verso i due - cos'è successo tra di voi?-.

Kuroko fece per rispondere, ma Kagami lo precedette.

- Niente- affermò.

Kuroko decise di non negare.

- Bè, è evidente che tu non la pensi così, dato che è tutto il giorno che eviti le armi che ti passa Kuroko. Non mi interessa cosa sia successo, ma vedete di chiarire e di tornare in fretta ad allenarvi decentemente- ordinó Riko, prima di uscire dalla stanza, chiudendo la porta alle sue spalle.

Sospiró.

- L'amore giovanile è sempre un casino eh?- mormorò.

Nella sua mente comparvero due immagini, ma scosse la testa.

- Bene, torniamo ad allenare quegli scansafatiche- disse a sé stessa, prima di allontanarsi.

Nell'aula intanto era calato il silenzio.

- Kagami-kun, che succede?- chiese Tetsuya.

- Niente-.

- Mi eviti da una settimana- fece notare l'azzurro.

- Non ti sto evitando-.

- Eviti i miei passaggi e la notte sei spesso fuori- gli fece notare Tetsuya.

- Devo diventare più forte per affrontare la Generazione dei Miracoli- dichiaró Taiga.

- Non ne dubito, ma è un caso che sia successo dopo che mi hai baciato?-.

Ci fu un attimo di silenzio, poi Kagami sospiró: doveva affrontare l'argomento.

- Non avrei dovuto farlo- affermò Taiga.

- Perché no?- gli chiese Tetsuya.

- Perché tu non sei Tatsuya-.

Kuroko aggrottó la fronte.

- Quindi è perché sei ancora innamorato del tuo ex-.

- Ti sbagli, non è questo il punto. Con Tatsuya ero tranquillo perché era uno che non si faceva problemi, né a fare le cose né a dirle. Tu invece... Ho paura che mi accontenteresti solo per non ferirmi; sono stato avventato con quel bacio e non voglio che ti porti ad avvicinarti a me solo per quello- dichiaró Taiga.

- E per quale motivo vuoi che mi avvicini a te, Kagami-kun?- chiese Tetsuya.

- Per i motivi che vuoi! Ma non perché ti senti obbligato per la mia felicità- affermò il rosso.

- Non mi sento obbligato, Kagami-kun; sono stato io il primo a venire da te- gli fece notare l'azzurro.

- Si ma per la mia forza in campo, non per altro- rispose Taiga.

- Non signfiica che poi non mi sia affezionato a te-.

- Affezionarsi non è sufficiente per volere una relazione con qualcuno- sbuffò Taiga.

Kuroko lo fissò per un attimo.

- Perché temi che io faccia solo ciò che vogliono gli altri?- chiese.

KUROKO NO ARMYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora