CAPITOLO XXIX.

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STRUTTURA CENTRALE

In corridoio c'era silenzio: Kagami fissava Himuro, incredulo; dopotutto, erano mesi che non lo vedeva, si era rassegnato a poterlo incontrare solo in partita.

Invece, ora era lì davanti a lui.

- Vi lascio a parlare- affermò Tetsuya, intuendo chi fosse il ragazzo di fronte a loro.

Kagami gli lanciò uno sguardo preoccupato; non se la sentiva di lasciarlo solo, ma era la sua occasione per parlare con Tatsuya.

- Aspettami in stanza- mormoró, e Kuroko annuí, prima di entrare nella stanza.

- È il tuo nuovo ragazzo?- chiese Tatsuya.

- Sì- rispose Taiga, osservandolo per capire come l'avrebbe presa.

Poi, lo sguardo gli cadde su qualcosa.

- Vedo che anche tu hai qualcuno- commentó.

Himuro si portò una mano sul collo, dove probabilmente era pieno dei succhiotti di Murasakibara.

- Non ufficialmente, ma si- affermò; in fondo, non se l'erano detti, ma dubitava che uno dei due fosse alla ricerca di qualcun altro con cui stare, e dubitava anche che Murasakibara avrebbe lasciato che qualcuno si avvicinasse a lui così facilmente.

- Ti tratta bene?-.

- Si, ma non siamo qui per parlare di questo- dichiaró Tatsuya.

- Di cosa... Vuoi parlare?- mormorò Taiga.

Himuro si portò la mano al collo, e Kagami fu sollevato nel vedere che portava ancora la catenella.

- Questa... Sarà la nostra ultima sfida-.

Kagami serrò le labbra: lo sapeva che quel giorno sarebbe arrivato, ma con tutto quello che era successo aveva avuto meno tempo per pensarci e quasi aveva sperato che le cose potessero risolversi in altro modo.

- Come l'ultima volta, metteremo in gioco il nostro rapporto-.

- Tatsuya... È davvero necessario? Ormai abbiamo due vite diverse, siamo entrambi con altre persone. Non possiamo semplicemente essere amici?- chiese Taiga.

- No che non possiamo! Te l'ho detto Taiga: se mi batterai... Significa che non hai più bisogno di me. E allora non avrò più motivo per starti vicino. Se vincerò io, significa che ti ho completamente superato e potrò andare avanti- Tatsuya si staccò la collana dal collo - in ogni caso, questa non mi apparterrà più- si avvicinó a Kagami e gliela mise in mano.

- Tatsuya per favore...- mormorò Taiga.

Quel ragazzo era ancora importante per lui. Per quanto i suoi sentimenti fossero cambiati... Ci teneva ancora troppo per lasciare perdere così.

- Risparmia le parole; non serve a niente. Ci vediamo- Tatsuya si voltò e si allontanò.

Kagami valutó l'idea di seguirlo, ma sapeva che non sarebbe servito; così, tornò in stanza, dove trovó Kuroko seduto sul letto, intento ad accarezzare Numero Due.

- È stato qui tutto il tempo?!- esclamò Taiga.

- I senpai mi hanno detto che era nel loro bagno per evitare che scappasse e di farlo uscire- rispose Tetsuya, continuando ad accarezzarlo.

Kagami andò a sedersi di fianco a lui.

- Era lui?- gli chiese Tetsuya.

- Sì. Ma non c'è più niente tra noi- mormorò Taiga.

- Mi dispiace-.

Kagami alzò lo sguardo sull'azzurro, confuso.

- Ti dispiace?-.

KUROKO NO ARMYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora