La giornata non potrebbe iniziare meglio se non con me e Matteo che litighiamo per il bagno perché ci ha messo troppo tempo.
Non è possibile che ci metta quasi un'ora solo lui.
E come se non bastasse mentre sono entrata io in bagno è rientrato come se nulla fosse mentre mi stavo cambiando.
Un macello.
Non pensavo che essere in camera con due ragazzi sarebbe stato così complicato.
<<Dimmi che è rimasto qualcosa al volo per la colazione>> dico a Federica correndo in cucina.
<<Ma che fine hai fatto stamattina? Sei in ritardissimo>>
<<Dimmi qualcosa che non so, per favore>> le dico afferrando le prime cose che mi capitano davanti.
<<Perché hai fatto tardi?>>
<<Per colpa di quel coglione di Matteo che è rimasto un'ora chiuso nel bagno>> le spiego mandando giù un boccone.
<<Dai non parlare male di lui, magari ti sente>> mi dice a bassa voce.
<<Ma magari mi sentisse! Guarda se fosse qui gli direi quello che ho detto a te: "Matteo sei un coglione">>Vedo Federica scuotere la testa e sgranare gli occhi.
Mi volto nel punto in cui sto notando e c'è Matteo proprio dietro di me.<<Amo il modo in cui dici il mio nome>> ammette facendo uno schiocco con la lingua.
<<Guarda Matteo, levati che stamattina non ti posso proprio vedere! A fine giornata vedrai anche quanto possa essere irascibile>> gli dico spostandolo dalla mia vista.
<<A fine di questa esperienza tu sarai pazza di me>> sussurra al mio orecchio facendomi venire i brividi sulle braccia.
<<Aspetta e spera, rosso. Aspetta e spera>>Mi allontano da lui, mi do un'ultima sistemata e prendo il giubbotto per andare ad incontrare sia Arisa che Rudy.
Senza salutare nessuno.
Leggo il planning per me.
Rudy è in aula due e Arisa in aula quattro.
Incontro nel corridoio Tommy che esce dalla lezione con Rudy.<<Finalmente ti vedo stamattina>> commenta prendendomi in giro.
<<E' colpa di Matteo>> mi limito a dire.
<<Mh, ho capito. Ti sei svegliata male stamattina. Ci vediamo dopo>> mi dice dileguandomi con un saluto veloce.
Busso due volte contro la porta aspettando un "avanti" da parte di Rudy.
Quando sento queste parole entro in stanza con un sorriso.
Ci siamo.
<<Ciao! Come stai?>> mi domanda accogliendomi con un sorriso.
<<Sto bene, sto bene. Non potrei stare meglio>> ammetto ricambiando il sorriso.
<<Sappi che ho in mente un bel percorso per te. Penso che si potrà spaziare con la voce che hai e soprattutto con la tua presenza scenica, sono certo che potremmo fare tante belle cose>>
<<Io sono sempre pronta a mettermi in gioco e spero di riuscire a farlo con un buon percorso.
Ovviamente non voglio prendere delle decisioni affrettate e spero di fare la scelta corretta>> gli dico sfregandomi le mani.
<<Qualsiasi sia la scelta, spero che la tua permanenza nella scuola sia il risultato di un percorso positivo>>
[...]<<Ciao Arisa>>
<<Ciao tesoro! Come stai?>>
<<Sto bene>> mi limito a dirle sorridendo.
<<Sappi che in scena mi hai colpita tantissimo. Mi sono divertita con te e appena ho avuto occasione sono andata a ripescare le tue audizioni e davvero, sei una bomba in scena>> mi dice sorridendo.
<<Io ho già parlato con Rudy e dopo il nostro incontro dovrò prendere una decisione, anche se penso di sapere già chi sceglierò>> le dico con tono sincero.
<<Io spero tu scelga per il meglio e che ti veda rientrare da questa porta>> continua rivolgendomi un sorriso.
<<A presto allora>>---
Quando ritorno in casetta non c'è quasi nessuno.
La maggior parte di loro sono a lezione, quindi posso passare del tempo da sola nella mia stanza.
Metto le cuffie per sentire delle basi di un inedito e mi rilasso tra me e me.
Vedo un'ombra muoversi da dietro il computer e alzo subito lo sguardo notando Matteo in accappatoio.
Vedo che mi dice qualcosa ma non lo capisco quindi sono costretta a togliere le cuffie.<<Mh? Hai detto qualcosa?>> gli domando disinteressata.
<<Si, ti ho detto che a casa mia si saluta quando si vede una persona>>
<<Ed io ti ribadisco la frase di stamattina>> mi limito a dire riportando lo sguardo sullo schermo del telefono.La sua bocca rilascia una risata divertita e si avvicina al mio letto.
<<Non ti puoi vestire?>> gli chiedo provando a non dargli peso.
<<Non mi dai neanche uno sguardo? Come fai a resistere ad uno così bello come me?>>Lo guardo e mi soffermo davvero ad osservarlo.
E' davvero un bel ragazzo, su questo non si può dire niente.
Incastro per un attimo gli occhi con i suoi e mi ci perdo per quel momento.
Dopo averlo guardato scrollo le spalle facendo finta di niente.
Non voglio parlarci.
<<E' inutile che fai finta di niente>> inizia avvicinandosi a me.
Vedi di restare dove sei, per carità di Dio.
<<Ho visto un luccichio nei tuoi occhi. Sappi che ti farò impazzire>> sussurra al mio orecchio.
<<Ma insomma, si può sapere che vuoi? Mi lasci stare?>>
<<No, Ester. Sei diventata il mio obiettivo>>
<<E questo perché? Perché non ti ho baciato stanotte per via dell'accendino?>> gli chiedo con tono di sfida.
<<Lo so che prima o poi cederai. Mi chiederai di baciarti perché ti porterò all'esasperazione>> continua con lo stesso tono.Lo guardo negli occhi e decido di mantenere il suo stesso gioco.
Vuole farmi impazzire? Vuole farmi esasperare?
Non ha ancora capito con chi ha a che fare.
Non sono una persona che cede e anche se fosse, farei di tutto per non dimostrarglielo.
Sono troppo orgogliosa.
Indosso un sorriso sghembo e traccio con l'indice il percorso da dietro il suo orecchio fino al petto, arrivando quasi alla v degli addominali senza mai distogliere lo sguardo dal suo.
Lo vedo trattenere il fiato per un secondo.<<Te l'ho detto, Wax. Stai giocando con il fuoco e se giochi con il fuoco, ti bruci>> sussurro al suo orecchio prima di andare via.
<<Me la paghi!>> lo sento esclamare alle mie spalle.
<<E' la seconda volta che me lo dici in meno di ventiquattro ore!>> esclamo uscendo definitivamente dalla stanza.
Incontro nel corridoio Giovanni che vuole andare in stanza.<<Eri con Wax?>> mi domanda curioso.
<<Si>>
<<Ve lo chiedo per favore: quando scoperete, perché succederà, fatelo quando io non sono in camera.>>
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Sweater Weather - Wax
FanfictionEster ha vent'anni, viene da Firenze e si è iscritta ad Amici per cantare. E' la classica ragazza con la "faccia da schiaffi", con la vita disordinata. Ha il bisogno di dire tutto quello che pensa, senza alcun tipo di filtro e senza guardare in fac...