è guerra aperta

5.6K 177 28
                                    

Dopo aver passato la notte a maledirmi per essermi fatta abbindolare da Matteo, sono finalmente pronta per andare a lezione e comunicare la mia scelta.
Finisco di sistemare le cose in cucina.
Matteo è qui con me.
Da ieri sera mi sta intorno come un cagnolino.
Si posiziona dietro di me e prova ad intrappolarmi tra lui e il bancone.
Per sgattaiolare da lui faccio strisciare il sedere contro il suo bacino e lo sento irrigidirsi.
Riesco a percepire la sua erezione crescere.
Un sorriso divertito mi si dipinge in volto.
Ora capisce cosa significa "occhio per occhio".

<<Te l'ho detto, è guerra aperta>> sussurro al suo orecchio prima di andare via.

Federica mi afferra per il braccio trascinandomi velocemente nella sua stanza.

<<Sì?>> le domando confusa.
<<Cos'era quella scenetta?>> mi domanda stupita.
<<E' una lunga storia>> mi limito a dirle provando ad andare via.
<<Ed io la vorrò sapere tutta entro stasera>> mi dice con tono serio.
<<Va bene mamma. Ora posso andare? Vado a dire ad Arisa che scelgo lei>> le dico indicando la sua mano che tiene ancora stretta il mio polso.
<<Che bello saremo insieme>> ammette abbracciandomi.
<<Si, saremo insieme! Ora vado però, sennò faccio tardi>>

Dopo aver salutato lei e Tommy, che ha ammesso anche lui di volere delle spiegazioni, arrivo finalmente agli studi.
Cerco l'aula in cui c'è Arisa e quando mi vede entrare mi rivolge un sorriso sornione.

<<Mi stai riempendo il cuore di gioia>> ammette e dal suo tono di voce si sente davvero.
<<Beh sei contenta. E' un passo avanti>>
<<E come potrei non esserlo? Avanti, voglio sapere perché hai deciso di scegliere me
>> mi dice curiosa.
<<Perché io faccio sempre una lista dei pro e dei contro. Nei miei pro e anche in base a quella che è stata l'edizione in cui ci sei stata, ho visto che lasci molta scelta e contrattazione sui brani. Ma soprattutto libera espressione che per me è la cosa più importante>>
<<Sono contenta che tu abbia notato queste cose e sono certa che io e te faremo un ottimo lavoro insieme.
Li ci sono scritte le assegnazioni, dimmi cosa ne pensi>>

Prendo il foglio che mi indica sul leggio e sono un po' stupita.
Stupita in senso positivo.

-Watermelon Sugar di Harry Styles
-Hear Me Now di Alok, Zeeba e Bruno Martini
-I Wanna Be Yours degli Arctic Monkeys

<<Sono molto contenta per le assegnazioni perché Harry è un artista che sento molto vicino e mi intriga parecchio l'assegnazione degli Arctic Monkeys.
Spero di poter fare un buon lavoro>> ammetto guardandola negli occhi.
<<Ne sono sicura tesoro. Ora ti lascio con il vocal coach. Ci vediamo presto>>

---

<<Signorina ti ricordo che dobbiamo parlare>>

La voce di Federica rimbomba nella mia stanza.
Le faccio segno di fare silenzio perché qui in camera c'è anche Matteo che lei non ha visto.

<<Ti raggiungo fuori, adesso arrivo>> le dico facendole segno di andare.

Appena vedo che è andata via mi alzo in piedi afferrando la felpa e cerco le sigarette.

<<Dove diavolo le ho messe?>> mi chiedo iniziando a cercarle ovunque.
<<Stai cercando queste?>> 

Lo sapevo.
Ci potevo scommettere. 

<<Si>> gli dico voltandomi verso di lui.
<<Se fossi così gentile da ridarmele>> continuo allungando la mano.
<<Ammetti prima che ti faccio impazzire>> mi dice guardandomi negli occhi.
<<Scordatelo>>
<<E allora niente sigarette>> continua rimettendole in tasca.
<<Com'è andata stamattina?>> gli domando con un tono che allude all'episodio in cucina.

Lo vedo irrigidirsi e intrappolare il labbro tra i denti.
Allungo le mani sulle sue gambe e mi avvicino a lui.

<<Vedi allora che non ti controlli quando sono vicino a te?>> continuo sussurrando al suo orecchio.

Prende le sigarette dalla tasca e se le infila dentro i pantaloni.

<<Hai già usato questo trucchetto una volta. Non funzionerà una seconda>> mi dice sollevando il sopracciglio e dipingendo in volto un sorriso furbo.

Metto le mani sull'elastico dei suoi pantaloni.
Lui ha uno sguardo sorpreso.
Allargo l'elastico, infilo la mano e afferro il mio pacchetto.

<<Pensavi davvero che mi avrebbe fatto schifo infilare le mani dentro un paio di pantaloni?>> gli domando con tono ovvio.
<<Oggi mi stai stuzzicando un po' troppo>>
<<Ti ripago con la stessa moneta>>

Lo lascio solo sul suo letto e finalmente raggiungo Federica in terrazza, accompagnata però da Giovanni, Tommy e Maddalena.

<<State facendo la riunione di condominio?>> domando loro mettendomi a sedere vicino a Tommy.
<<Vogliamo parlare tutti della stessa cosa>>
<<Non c'è niente tra me e Matteo>> dico guardando tutti loro uno per uno.
<<Non direi>> commenta Giovanni con tono ironico.
<<Ma smettila>> 
<Dopo quello che io e Fede abbiamo visto stamattina è sorto il dubbio anche a noi> ammette Maddalena scuotendo la testa.
<<Cosa hanno visto stamattina, Ester?>> mi domanda Tommy con tono duro.
<<Ma nulla! Non hanno visto proprio nulla!>>
<<Guarda che ti scotti da questa storia. Siete troppo simili>>

Tommy prova ad avvertirmi.
Come se non lo sapessi.

<<Il divertimento sta proprio in questo> gli dico guardandolo negli occhi.
<Non è divertente se poi ci rimani male>
<Ma chi ci rimane male, Fede? Lo avete detto voi. Io e lui siamo uguali.
Con due persone uguali non c'è il rischio che uno di noi ci rimanga male> le spiego provando a convincerla.

Forse provo a convincere più me che loro.
E' un arma a doppio taglio questa situazione.

<Attenta quando giochi con il fuoco, Ester. Non voglio che stai male come l'ultima volta>> mi dice Tommy con un tono preoccupato.
<<Non succederà, Tommy. Te lo prometto. Ma se adesso è finito questo interrogatorio di protezione nei miei confronti, vado dentro perché ho freddo>>

Visto che nessuno mi dice niente lo prendo come un "puoi andare" e finalmente mi sono liberata da questa situazione.
Vado in cucina per mettere l'acqua per una tisana.
Sfrego le mani perché sono congelate.
Mi sono presa di freddo lì fuori.
Mi siedo sul bancone mentre aspetto che bolla l'acqua.

<<Hai freddo?>> 

Ormai questo tono di voce potrei riconoscerlo anche ad occhi chiusi.

<<Si>> mi limito a rispondere mentre accovaccio le gambe al petto.

Matteo fa il giro del bancone in modo da arrivare di fronte a me.
Mi afferra le gambe mettendole intorno al suo bacino.
Una mano sui miei fianchi e l'altra la mette nei miei capelli.

<<Cosa stai facendo, Anna dai capelli rossi?>>
<<Hai freddo, no? Anzi, sei anche un po' fredda. Un po' di calore non ti farebbe male>> 

La mano che aveva nei capelli la poggia sull'altro fianco e mi avvicina ancora di più a lui.
Non mi piace il fatto che sia così vicino a me.
Solo che è difficile andare via adesso.
Siamo letteralmente appiccicati e posso rispecchiarmi nei suoi occhi.
Gli lascio un bacio sulle labbra mettendogli le mani intorno al collo.
Al nostro contatto lascia la presa sulle mie gambe e finalmente riesco a scendere dal bancone ritrovandomi di fronte a lui.
Mi stacco non appena metto i piedi a terra.
Solo dopo mi rendo conto che forse ho tirato davvero troppo la corda.

<<Finalmente ti sei spostato>> gli dico allontanandomi da lui.
<<Sei una stronza>> borbotta con la faccia stupita quando si rende conto di cosa ho fatto.
<<Sappi che io ottengo sempre ciò che voglio>>

Dopo questa sua affermazione mi lascia sola sentendo il cuore in gola.
Forse i miei amici hanno ragione, forse mi scotto.
Ma la cosa sta andando troppo oltre per interromperla ed io non sono una che molla.
Voglio andare fino in fondo.

Sweater Weather - WaxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora