la verità è che io ero gelosa

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Sono appena tornata dalla lezione con il vocal coach in lista alla puntata che registreremo domani.
Sono sicura del pezzo che porterò per la sfida tra i cantanti, per quanto la proposta di Zerbi e della Celentano di mandare in sfida immediata gli ultimi due della classifica mi sta agitando un po'.
Anche se, come sempre, faccio finta di essere tranquilla, di non essere agitata.
Di fare finta che nulla mi tocchi.
Raggiungo Tommy che vedo sulle gradinate e lo abbraccio forte.

<<Perché sei così affettuosa?>> mi chiede confuso.

Mi rivolge uno sguardo divertito mentre ricambia forte la stretta.

<<Non lo so, mi sei mancato. Non ti ho visto per niente oggi>> ammetto non staccandomi da lui.
<<Senti, ti va se parliamo un po'?>> mi domanda mettendosi meglio a sedere sulla gradinata.
<<Solo se il discorso non converge su Matteo>> gli dico con tono serio.
<<E invece noi parliamo proprio perché il discorso converge su Matteo!>> esclama un po' spazientito.
<<Ci voglio vedere chiaro perché come al solito tu sei sfuggente e non mi dici le cose come stanno. Non voglio scoprire le cose per caso, vorrei che me le dicessi tu>> continua diventando serio.

Sbuffo sentendo le sue affermazioni.
So che ha ragione, so che vuole capire quello che sta succedendo.
Assecondo la sua richiesta e mi metto a sedere accanto a lui.

<<Cos'è che vuoi sapere?>>
<<Vorrei sapere cosa ti passa per la testa riguardo Matteo perché amici, non siete solo amici.
Non state insieme e vorrei sapere se ti piace, se sarebbe soltanto una scopata e via una volta usciti da qui.
Qualsiasi cosa. Dimmi qualsiasi cosa che mi faccia capire perché io dietri i tuoi scleri, senza sapere che c'è dietro, non ci sto più>>

Mi rendo conto che ha ragione.
Ha ragione perché non gli sto dicendo nulla.
Niente di niente.

<Non è che non ti dica le cose perché voglio così, ma perché devo capire anche io cosa mi passa per la testa.
E se proprio vuoi sapere tutto, abbiamo già scopato la sera della prima puntata> ammetto imbarazzandomi un po'.

Lui mi guarda stupito, ma poi sembra riprendersi e mi spinge ad andare avanti. 

<<Mi rendo conto che non siamo solo amici altrimenti non ci ritroveremmo in certe situazioni, ma non posso neanche dirti che non mi piace, perché si vede.
Lo cerco, sono gelosa di lui che sta appiccicato a Claudia e mi da fastidio che la sera quando lei non c'è venga a cercare me.
E sai cos'è che mi da fastidio di più? Che per quanto cerchi di respingerlo quando poi la sera viene da me, non ci riesco. E quando lo mando via, lo faccio con tantissima difficoltà>> 

E' la prima volta che lo ammetto ad alta voce.
Lo ammetto a lui ma soprattutto lo ammetto a me che volevo ignorare tutto quanto.
Volevo fare finta che Matteo non mi fa né caldo né freddo.
Fare finta che ogni volta che si avvicina e mi guarda negli occhi non ho le farfalle nello stomaco.
Lo penso sempre. 
E' sempre il punto fisso nel mio cervello e vorrei che non fosse così perché sono venuta qui per la musica.

<<Era ora che lo ammettessi. No, dico davvero. C'hai messo più di un mese, complimenti>> commenta ironico.
<<Ma poi pensi davvero che stia appicciato a Claudia tanto per?>> continua stupito.
<<Tanto per? Ma l'hai vista? E' bellissima ed è una ragazza tanto, tanto carina. Infatti mi sento in colpa soprattutto nei suoi confronti per questa situazione>>
<<Ma ti rendi conto che lo fa apposta per farti ingelosire e più ti ostini a dire che non sei gelosa, più lui lo fa?>> mi chiede retorico con un tono che conosco fin troppo bene.

Lo sto facendo esasperare.
E non poco.

<<E perché dovrebbe farlo? A lui piace giocare. Gioca con me e con lei>> ammetto passandomi le mani sul viso.
<<Ma vedi che sei scema? Ester ti prego, connetti il cervello e vedi di ragionare sulle cose perché sei fuori rotta>> mi dice dandomi una botta in testa.
<<Ahia! Ma mi spieghi che ti prende? Io non vi capisco. Vi siete fissati tutti con questa storia>> 
<<Perché tu non apri gli occhi. Lui è cotto, okay? A puntino anche. Quindi metti da parte questo cazzo di orgoglio e vagli a dire che sei gel->>

Metto una mano sulla sua bocca quando vedo Matteo varcare l'ingresso della casetta.
Ci manca solo che lui senta queste parole.
Tommaso mi guarda esasperato e scosta la mia mano dalla sua bocca.

<<Stai zitto, per favore>> sussurro a bassa voce.
<<Promettimi che ci parli e gli dici tutto perché questa situazione è brutta>> sussurra lui guardandomi negli occhi, mentre mi punta l'indice contro.
<<Va bene, va bene, ma non oggi. Okay?>> gli chiedo aspettando un suo cenno di consenso.
<<Okay, va bene>>

---

<<Ester, ti posso parlare?>>

Claudia mi ferma poco prima che andassi in camera a dormire.
Perché mi vuole parlare?

<<Certo, è successo qualcosa?>>
<<No, non è che è successo qualcosa...ma voglio parlartene comunque. Andiamo fuori?>> mi domanda indicando il divanetto in terrazzo.

Mi limito ad annuire e sento la curiosità mangiarmi dentro.
Non vedo l'ora di sapere cosa voglia dirmi.
Andiamo su quello che ormai è il divanetto delle mie conversazioni più importanti.
Si mette a sedere vicino a me e accende la sua sigaretta elettronica.

<Io in realtà questa cosa non dovrei neanche dirtela, perché se venisse fuori probabilmente Wax mi ucciderebbe> inizia accennando una risata.

Okay, adesso la cosa si fa molto, molto, più interessante.

<<Matteo? Perché? Che ha combinato?>>
<<No, aspetta, la vera domanda è: che cosa state combinando voi due? 
Io sono qui per dirti queste cose perché sono certa che domani verrò eliminata, me lo sento e di solito queste sensazioni sono veritiere>> mi dice con un sorriso amaro.

No Claudia, non dirmi così...

<<Costa intendi con "Che cosa state combinando voi due?">> le chiedo confusa.
<<Io spero davvero tu abbia capito che quello tra me e Wax è tutta una finzione perché voleva farti cedere e farti ingelosire>> continua con tono serio.
<<Cla', stai delirando?>>
<<No, assolutamente. Sono serissima. Tutta questa storia è nata dal pretesto di farti ingelosire. Non c'è mai stato nulla di serio, mai!
Tutto sarebbe finito prima se invece di fare questo gioco di merda vi foste dichiarati a vicenda>> mi risponde con un tono che non ammette alcun tipo di repliche.
<<La verità è che io ero gelosa di ciò che avevate e mi sento una stupida a non aver capito prima che fosse una finzione>> ammetto sentendomi arrossire di colpo.
<<Non serve sentirti stupida. La cosa che non capisco è perché ha voluto fare tutto questo piuttosto che dirtelo. E soprattutto perché tu non sei stata sincera con lui e ci giravi intorno!>> esclama esasperata.
<<Tu hai visto che Wax è orgoglioso, testardo, che pretende di avere sempre ragione e tutto il resto, no?>> le domando con tono retorico.
<<Si, e?>>
<<E tu in questo momento stai parlando con la sua versione al femminile. E' nato tutto per scherzo già dal primo giorno in cui ci siamo visti e poi credo che la cosa sia degenerata>> continuo sbuffando.
<<Per non parlare di quel teatrino con Samuele! Tu non hai idea di che testa mi abbia fatto tutta la sera perché gli stavi appiccicata!>> esclama scoppiando a ridere.
<<Si, ecco, l'abbiamo fatto apposta...poi me lo ha detto che gli ha dato fastidio e subito dopo mi ha baciata, ma mi sono sempre fermata perché pensavo a te.
Pensavo alle cose che facevate, a quanto mi desse fastidio, al fatto che tu e lui, nella mia testa, stavate costruendo delle cose>>
<<Ester devi dirgli ciò che provi prima che sia troppo tardi. Prima che lui si stufi di essere allontanato da te.
Lui ha messo da parte l'orgoglio quella sera con te ammettendo di essere geloso ed è un suo modo (brutto) di dirti che gli piaci e che per te c'è>> mi dice prendendomi le mani.
<<Pensi che abbia tirato troppo la corda?>> le chiedo sentendo un po' di tensione.
<<Non del tutto, ma abbastanza>> 
<<Grazie Claudia...grazie di avermi detto la verità perché se fossi rimasta all'oscuro avrei continuato ad essere su questa lunghezza d'onda senza cambiare idea>>

Per quanto cerchi di nasconderlo in viso ho un sorriso di gioia che mi va da un orecchio all'altro.
Non riesco a spegnerlo.
Non riesco a non pensare a quello che mi è stato appena rivelato.

<<Quindi hai deciso di dirglielo?>> mi chiede sorridendo.
<<Si, domani dopo la puntata>> 
<<Mi raccomando, dedicagliela quell'esibizione>> mi consiglia ammiccando.
<<Ti voglio bene Claudia. Spero davvero che tu non esca>> ammetto stringendola a me.
<<Ti voglio bene anche io, ma sono sicura che esca. Questo non vuol dire che sparirò e non mi farò sentire, anche perché vorrò sapere tutto riguardo te e quell'altro deficiente dai capelli rossi, intesi?>>
<<Intesi>>

Sweater Weather - WaxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora