sono fiero di te

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Ho paura di come andrà la puntata? Sì.
Sono stupida perché cambio sempre idea all'ultimo minuto sui brani da portare in puntata? Sì.
Cambierà mai questa cosa? No.
La paura di portare "Matilda" sul palco si è impossessata di me.
Arisa mi farà di sicuro un bel discorsetto su questa cosa appena ne avrà l'occasione.
Però se voglio davvero accedere al serale devo essere sicura al 100% dei pezzi che voglio portare.
Tra poco riprenderà la puntata e sento un po' d'ansia addosso.

<<Sei sicura di aver fatto la scelta giusta nel cambiare pezzo all'ultimo?>>

La domanda di Federica mi riporta con i piedi per terra.
Sono sicura? Assolutamente no.

<<Sinceramente? No. Ma tanto ormai il danno è fatto e presenterò quella canzone al posto di "Matilda">> le rispondo scrollando le spalle.
<<Va bene testona, io torno al posto. Ci vediamo dopo>>

Mi lascia un bacio sulla tempia prima di andare via.
Mi volto da Matteo che mi sorride.

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Siamo di nuovo in onda.
Avanti Maria, dì il mio nome.
Non ce la faccio più a stare seduta qui.
Inerme.
Ho bisogno di muovermi.

<<Ester?>>

Sia lodata Maria.

<<Posso scendere?>> le domando con un sorriso.
<<Si che puoi scendere e ricordati la felpa>> mi risponde prendendomi in giro.

Annuisco consapevole che l'avrei scordata.
Porto la felpa di fronte il banco di Arisa che mi sorride.

<<Allora Giorgia...devi sapere che Ester è conosciuta perché cambia idea sui pezzi sempre. In continuazione. E l'ha fatto anche oggi>> spiega la conduttrice alla cantante.
<<Ma so che Arisa non è molto contenta di questo cambio>> aggiunge guardando la mia prof.
<<Si Maria, è vero. Ma gliela faccio pagare>> ammette con tono minaccioso.
<<Lei sapeva perché c'avrei tenuto che cantasse quel pezzo. Poi per carità, anche quello che ha deciso di portare è bello. Ma il modo di farle cantare l'altro lo trovo>>
<<Insomma, sei nei guai>> aggiunge il giudice ridendo.
<<Si, probabile>>
<<Sei pronta?>> mi domanda Maria.

Mi limito ad annuire mentre sistemo il microfono.

<<Base>>

Voglio farti un regalo
Qualcosa di dolce
Qualcosa di raro
Non un comune regalo
Di quelli che hai perso
O mai aperto
O lasciato in treno
O mai accettato
Di quelli che apri e poi piangi
Che sei contenta e non fingi

In questo giorno di metà settembre
Ti dedicherò
Il regalo mio più grande


Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente perché
Tu mi hai protetto con la tua gelosia che anche
Che molto stanco il tuo sorriso non andava via
Devo partire però se ho nel cuore
La tua presenza
E' sempre arrivo e mai partenza
Regalo mio più grande
Regalo mio più grande

E se arrivasse ora la fine
Che sia in un burrone
Non per volermi odiare
Solo per voler volare
E se ti nega tutto quest'estrema agonia
E se ti nega anche la vita respira la mia
E stavo attento a non amare prima di incontrarti
E confondevo la mia vita con quella degli altri
Non voglio farmi più del male adesso
Amore..
Amore..

Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente
E poi..
Amore dato, amore preso, amore mai reso
Amore grande come il tempo che non si è arreso
Amore che mi parla coi tuoi occhi qui di fronte
Sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu
Il regalo mio più grande

Incrocio subito lo sguardo di Arisa che però è diverso dal solito.
Lo so che non avrei dovuto cambiare il pezzo. Lo so. 

<<Giorgia che ne pensi?>> le chiede Maria sorridendo.
<<Cantare Tiziano non è facile ma lei l'ha fatto bene. E' intonata e ha interpretazione. Peccato però, avrei voluto sentirla cantare quel famoso pezzo>> spiega per poi rivolgersi ad Arisa.
<<Non ti preoccupare, il modo di farglielo cantare lo trovo>>
<<Torna al posto Ester>> mi dice Maria prendendomi in giro.

Chissà come andrà a finire oggi...

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Da quando Matteo ha la maglia del serale addosso, lo guardo fiera.
Se lo merita nonostante tutto quello che le persone hanno da dire su di lui.
E' facile puntare il dito quando non si comprende una persona.
E' solo questo.
Matteo non è ancora stato compreso al 100%.
Arisa ha deciso di assegnare la maglia anche a Federica e sono convinta che oggi non sarà il mio turno.
Non dopo la mossa del cambio della canzone.

<<Arisa sei apposto così?>> 

Alla domanda di Maria mi concentro sulla mia prof che continua a guardare, sfogliare i fogli che ha davanti, per poi incastrare il suo sguardo nel mio.

<<No, se è possibile vorrei far scendere Ester e farle tentare l'ascesa al serale>> le risponde rivolgendole uno sguardo.
<<Va bene. Ester scendi, è il tuo momento>> 

Matteo sussurra un "buona fortuna" al quale mi aggrappo con tutta la forza che ho.
Buona fortuna, Ester.
E' il tuo momento.

<<Allora Ester, prima di partire ho un paio di cose da dirti.
La prima è che il cambio canzone all'ultimo non mi è piaciuto a differenza delle altre volte.
Questo perché avevamo parlato di quel pezzo tante volte e sai perché ci tenevo che lo portassi.
La seconda cosa è che adesso vorrei che tu cantassi solo quel pezzo come mezzo d'accesso al serale, perché devi superare la tua paura.>> 

Eccallà, lo sapevo.

<<Va bene>> mi limito a dire.

Sento l'agitazione salire.


Finisco di cantare con le lacrime agli occhi.
Ho fatto uscire quella che era la mia paura.
Ho vissuto tutte le emozioni del passato.
La paura, l'angoscia, fare finta di stare bene.
Ho rivissuto il modo in cui ogni volta ho tentato di rialzarmi.
La voglia di scappare dal mondo perché avevo paura di parlare.
Di non essere compresa.
Ma ce l'ho fatta.
Ho fatto uscire la mia paura.
Arisa mi guarda soddisfatta, mentre Maria è curiosa di sapere l'esito.
Sapesse io.

<<Quindi Arisa? Qual è il verdetto?>> 
<<Che ho ufficialmente tutti i miei allievi al serale. Vieni a prenderti la felpa, è tua>> risponde la mia prof ridendo.

Scoppio definitivamente a piangere dopo la sua affermazione.
Ce l'ho fatta. 
Sono al serale.
Prendo la felpa dal tessuto oro e corro al posto.

<<Ester, perché avevi così paura di questo pezzo?>> mi chiede Maria dopo un po'.
<<Per il suo significato. Non volevo espormi ancora di più a livello emotivo perché non sapevo se sarei stata capace di gestire quelle sensazioni>> le spiego passandomi una mano sul viso.
<<E come ti senti adesso?>>
<<Bene>>
<<Sono fiero di te>> sento dire da Matteo.
<<Davvero tanto>>

ciao a tutti,
ho fatto un po' fatica a scrivere questo capitolo.
Matilda è una canzone importantissima per me e spero di essere riuscita a trasmettervi, almeno un minimo, le mie emozioni.
Harry per me è una persona speciale e non vedo l'ora di poter piangere al suo concerto quando canterà questa canzone dal vivo.
a presto <3

Sweater Weather - WaxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora