E' Natale.
E' finalmente Natale.
E' la prima volta in cui ho aspettato questo giorno con ansia.
Con l'ansia di passarlo con delle persone a cui voglio bene.
Io e Giovanni ci siamo alzati presto per poter preparare la colazione a tutti.
Fondamentalmente abbiamo dormito quasi tre ore, però la sorpresa è riuscita.
Si sono alzati quasi tutti e quando hanno visto la tavola tutta aggiustata erano meravigliati.
Matteo ancora dorme, Tommy si è appena alzato.<<Buon Natale>> mi dice stringendomi a lui.
<<Buon Natale anche a te>>Ricambio la stretta mentre mi lascia un bacio tra i capelli.
Sono contenta di condividere tutto questo con lui.
Mi volto da Marco che è appena arrivato.<<Marco, scusa, ma Matteo sta ancora dormendo?>> gli domando aggrottando lo sguardo.
<<No veramente è sveglio ma, testuali parole, "non riesco a trovare la forza di alzarmi dal letto">> mi risponde accennando uno sbadiglio.
<<Grazie riccio, torno tra poco>>Lascio i ragazzi alle mie spalle.
Entro nella stanza verde notando Matteo, ancora sdraiato sul letto, che fissa il soffitto.
Mi avvicino al suo letto.
Mi nota rivolgendomi uno di quei sorrisi mozzafiato, di quelli che ti fanno venire le farfalle nello stomaco e mi fa spazio nel letto.<<Non ti vuoi alzare stamattina?>> gli domando affiancandolo.
Lui nega con la testa.
Cinge il braccio intorno al imo fianco per avvicinarmi a lui quanto più possibile e poi mi lascia un bacio sulle labbra.<<Buon Natale bella bimba>> mi dice con un sorriso.
<<Buon Natale bel bimbo>> controbatto nello stesso modo.
<<Ti aspettavo di la perché volevo darti una cosa, una cosa da nulla in realtà, ma non ti vuoi alzare>> gli dico scrollando le spalle.
<<Che cosa?>> mi domanda curioso.Metto una mano nella tasca della tuta tirando fuori un foglio.
<<Questa, una piccola letterina>> continuo arrossendo un po'.
<<Sono tutto orecchi>>Lascia la sua mano sul mio viso, mentre io cerco il coraggio di leggere questa lettera.
E si, coraggio.
Perché per quanto abbia ammesso di essere innamorata di lui, su questa lettera c'è tutto.
Tutto quello che abbiamo vissuto fino ad ora.<< "Caro Babbo Natale...si, lo so, avevo detto che non ti avrei più riscritto.
Invece mi ritrovo a due giorni dalla viglia di Natale, di notte, a scrivere queste righe.
Non sono qui per chiederti nulla, ne tantomeno per dirti che ho cambiato idea su di te.
Sono qui perché tu vuoi sempre che le persone siano felici e allora voglio parlarti della mia di felicità.
Devi sapere che qualche mese fa ho conosciuto un ragazzo dai capelli rossi.
Si chiama Matteo ed è davvero uno stronzo con la scorza.
Non lo sopporto, non riesco a stare con lui nella stessa stanza.
Litighiamo in continuazione.
Nonostante questo, però, ci ritroviamo sempre vicini e da quel momento iniziamo a parlare.
Forse non è così male, mi sbilancio nel dirti che lo trovo quasi simpatico.
Quasi, appunto.
Dopo due settimane in cui ci siamo stuzzicati a vicenda ho ceduto e siamo andati a letto insieme.
Capisco che non sarà una cosa che si fermerà lì perché ogni volta che lo vedo intorno ad una delle ballerine in casetta il cuore mi esplode dalla gelosia...nonostante ribadisca che non è vero e che secondo me siamo solo amici.
Ogni volta che mi guarda negli occhi, che mi è vicino o mi sussurra che vuole tornare a letto con me ho le farfalle nello stomaco.
Poi ho scoperto che la sceneggiata con Claudia era tutta una finzione e che anche io gli piaccio.
Ancora non stiamo insieme, ma ci comportiamo come se fosse così.
Abbiamo entrambi paura di questa cosa.
Paura della felicità.
Ci sono alti e bassi.
C'è di mezzo un'altra ballerina.
E si, so cosa stai pensando, ma non mi ha messo le corna con lei, anche perché se fosse così probabilmente lo avrei ucciso.
Stavolta la colpa è mia che mi faccio prendere dalle insicurezze.
Però ritorniamo vicini.
Lui ha pazienza con me. Finalmente ci mettiamo insieme ed io dormo sempre con la sua felpa.
Mi accorgo di amarlo una sera in cui siamo sdraiati vicini, nel momento in cui mi perdo a guardare tutti quei piccoli pianeti che ha sul viso.
Gli dico di amarlo e dopo un paio di giorni, lo fa anche lui.
Fa tanto lo stronzo ma in realtà è una persona dolcissima.
Sai, Babbo, è da tanto tempo che non sono così felice con qualcuno.
Grazie a Matteo sto affrontando le mie paure.
Probabilmente non ti interessa nulla di tutto quello che ti sto dicendo, ma mi piacerebbe far finta di sì.
Ciao Babbo, questa è l'ultima lettera (per davvero) che ti scrivo" >>Sento lo sguardo di Matteo addosso per tutto il tempo.
Lo sento sorridere e sospirare quando sente tutte le parole che gli ho dedicato.<<Quindi hai scritto a Babbo Natale che mi ami e che sei felice>> constata sorridendo.
<<Perspicace>>
<<Sei il regalo più bello che potessi ricevere per Natale>> ammette accarezzandomi il viso.
<<Mi dici quelle belle paroline?>> gli chiedo ridendo.
<<Quali? "Ti amo"?>> mi domanda divertito.
<Sì>>
<<Ti amo>>---
<<Che bel pigiama>> dico a Matteo raggiungendolo sul letto.
<<Hai visto? Me lo ha mandato la mia mamma>> mi spiega con un sorriso.
<<Ti mancano tanto i tuoi vero?>>
<<Non voglio parlare di questa cosa>> ammette ridendo.
<<Hai paura di piangere?>> gli chiedo prendendolo in giro.
<<Già lo sai>> mi risponde guardandomi negli occhi.
<<Parlamene quando ti va. Non ti costringo a farlo adesso>>Lui sorride senza dirmi altro.
E' il suo modo più sincero di ringraziare le persone.
Il nostro momento viene interrotto da Tommy e Giovanni che irrompono in stanza.
<<No, ma fate con comodo>> dico loro scuotendo la testa.
<<C'è un pacco per te fuori>> mi dice Giovanni sorridendo.
<<L'ultima volta non era nulla di buono>> ammetto diventando seria.
<<In questi giorni stiamo ricevendo i doni di Natale. Sarà di sicuro qualcosa di bello>>Tommy prova a rassicurarmi.
Mi convinco del fatto che abbia ragione.
Indosso le ciabatte e il giubbotto per andare fuori a prendere il pacco per me.
Torno in stanza dove sono rimasti gli altri e mi metto a sedere sul letto con le gambe incrociate.
Apro la scatola e sorrido subito.
Tiro fuori l'orso rosa di peluche che mi avevano regalato da piccola e leggo il bigliettino con su scritto "da papà".<<Il famoso orsetto di Ester>> commenta Tommy prendendomi in giro.
<<Ehi, non è solo un orsetto. Lui è Ollie l'orsetto scaccia mostri. Riuscivo a dormire solo con lui quando ero piccola. Me lo aveva comprato papà>> gli spiego prendendo il cuscino dietro di me e lanciandoglielo contro.
<<Che altro c'è?>> mi chiede Matteo curioso.
<<Mio fratello ha fatto fare una collana dal primo plettro che ho avuto>> gli spiego prendendo la catenina sul fondo della scatola.
<<C'è anche un regalo di Elisa>> dico a Tommy sorridendo.
Gli passo la foto incorniciata con me ed Elisa e lo vedo sorridere.
Questi due sono pazzi l'uno per l'altra, inutile dirlo.<<E l'ultima cosa?>> mi chiede Giovanni.
<<Un paio di cuffie. E' una cosa mia e di mamma>>
<<La fantastica Luisa>> aggiunge Tommy.
<<Si, la mia fantastica Luisella>>
Matteo è nell'angolo della stanza che mi guarda con un sorriso.
Giovanni è il primo ad accorgersene. Da una leggera gomitata a Tommy facendogli cenno di uscire.
<<Che hai?>> gli domando confusa.
<<E' bello vederti così contenta>> ammette scrollando le spalle.
<<Ti mancano i tuoi>> constato guardandolo negli occhi.
<<Sì>> si limita a dire avvicinandosi al letto.
<<Ma quando sto con te mi sembra di essere a casa, quindi compensa la mancanza che sento>>
Ha gli occhi lucidi mentre cerca di trattenere le lacrime.
Gli passo una mano sul viso e quando alza lo sguardo verso di me vedo una lacrima scendergli sul viso.<<Non sei debole se piangi, brutto testone>> gli dico a bassa voce.
<<Non voglio farlo davanti a te>>
<<E perché? Quante volte ho pianto io di fronte a te?>> gli chiedo retorica.
<<Non importa quante volte hai pianto tu. Non me la sento di farlo davanti a te>>
<<Ma stai già piangendo>> gli faccio notare con un sorriso.
<<Mi dai un bacio? Vediamo se mi passa>>Scoppio a ridere assecondando la sua richiesta.
<<E' passato?>> gli chiedo ridendo.
<<Passa tutto così>>
ciao a tutti e sereno Natale
<3
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Sweater Weather - Wax
FanfictionEster ha vent'anni, viene da Firenze e si è iscritta ad Amici per cantare. E' la classica ragazza con la "faccia da schiaffi", con la vita disordinata. Ha il bisogno di dire tutto quello che pensa, senza alcun tipo di filtro e senza guardare in fac...