Matteo
Ester, Ester, Ester.
Da quando è stata eliminata sento la sua mancanza in ogni momento.
Mi destabilizza non averla qui con me.
Mi destabilizza svegliarmi e non vederla al mattino.
Non vedere il suo sorriso incorniciato da quella fossetta leggera sulla guancia destra.
Da tre settimane sono instabile.
Tra le critiche dei giornalisti, tra la lontananza da casa, tra il fatto che Ester non sia qui con me...
Il me del passato mi prenderebbe in giro.
Direbbe che sono diventato una pappamolle che
ha ceduto all'amore.
Però che ci posso fare?
Quando l'ho vista per la prima volta ho avuto il mio primo e vero colpo di fulmine.
E spero che sia l'ultimo, perché io con Ester, in un futuro, mi ci vedo.
Oggi c'è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Il commento maleducato e rude di una giornalista mi ha fatto scattare.
Ho avuto una reazione dettata dalla rabbia.
Incontrollabile.<Wax> mi richiama Angelina entrando in stanza.
<Non voglio parlare con te> ammetto nascondendo la testa tra le mani.
<E con chi vuoi parlare, allora?> mi domanda avvicinandosi al mio letto.
<La sai già la risposta> sussurro a bassa voce.
<Si, ma Ester non c'è. Quindi devi accontentarti di chi c'è qui> asserisce sbuffando.
<Se non è Ester, non voglio parlare con nessuno. Ora lasciami solo, per favore> le rispondo strofinandomi gli occhi.
<Vabbè, quando ti passa fammi un fischio> mi risponde tornando indietro.Esce dalla stanza chiudendo forte la porta.
Le risposte date ad Angelina, saranno le risposte che darò a tutti.<Oi> sento dire da Maria.
<Ciao Maria> le dico sbuffando.
<Che hai? Hai bisogno ancora di parlare?>
<Si, ma non con te. Non voglio mancarti di rispetto, Maria. Anzi, grazie perché quando ho bisogno te ci sei ad ascoltarmi.
Ma non ho bisogno di te in questo momento> le rispondo sentendomi un po' in colpa in realtà, perché lei mi offre un aiuto che io rifiuto.
<Hai bisogno di Ester, vero?>
<Più di quanto tu possa immaginare> le dico passandomi le mani sul viso.
<E se ti dicessi che c'è in collegamento Ester?> mi domanda con tono divertito.
<Ma che dici? Mi prendi in giro?> le chiedo stupito.
<No. Adesso stacco il mio collegamento e faccio unire il suo. Ci sentiamo presto, okay?>
<Grazie> le rispondo con un sorriso.Faccio ballare le dita sulle mie gambe, nell'attesa di sentire la sua voce.
La voce della mia Ester.<Pronto?> la sento dire e posso percepire un sorriso dal suo tono di voce.
<Amore mio> sussurro sentendo gli occhi gonfiarsi di lacrime <mamma mia, che bello sentirti> aggiungo sorridendo.
<Ti guardo ogni giorno da casa> mi dice ed io sorrido.Sorrido, sorrido, sorrido.
Non posso fare altro.<Mi manchi> ammetto sospirando.
<Anche tu, amore. Ma non manca tanto. Promettimi che continui a lottare, che non molli adesso.
Quella giornalista non ti conosce. Io conosco Matteo, so quanto vali, quanto tieni alla musica.
Non lasciare che siano delle parole ad abbattere il tuo vero valore. Se lasciamo che siano delle parole a definirci, non potremmo fare questa vita>Scoppio a piangere.
Sembro un bambino.
Quasi mi vergogno ad essere così vulnerabile.<Te lo prometto> le dico con voce spezzata.
<Ma soprattutto non vergognarti a mostrare il tuo lato vulnerabile. È il lato di te che più mi piace>
<Avevo bisogno di sentirti, di parlare con te> ammetto accennando un sorriso.
<Tu sistemi sempre tutto>
<Amore, io devo andare. Appena possiamo, ci sentiamo per telefono, okay? Ti amo tanto e sono fiera di te> mi comunica mandandomi un bacio.
<Ah e da un bacio a Gio da parte mia>
<Sarà fatto. Ti amo anche io>Quando cade la connessione sento un vuoto nel petto, ma continuo a sorridere come un ebete.
Assurdo come il solo sentirla migliora il mio stato d'animo.
Mi alzo dal letto contento.
Saltello in cucina raggiungendo Giovanni che mi guarda confuso.
Gli afferro il viso lasciandogli un bacio sulla guancia.<Questo è da parte di Ester> gli dico sorridendo.
<Ah è per questo che sei così felice allora!> esclama lui ridendo.
<Salutamela la prossima volta che la senti e dille che mi manca parecchio>
<Lo farò, Gio. Ma ora mi è venuta l'ispirazione per scrivere, volo!> aggiungo afferrando il taccuino e la penna sul tavolo.
<Questo è l'effetto Ester> constata ridendo.
<Sono contento di vederti così>
<Sono contento di averla nella mia vita>ciao a tutti,
questo è un capitolo corto, ma ammetto che mi è piaciuto scriverlo.
è corto, si, ma secondo me ha tanto significato.
almeno per me.
ci sentiamo presto,
gli aggiornamenti non saranno molto frequenti.
sara
<3
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Sweater Weather - Wax
FanfictionEster ha vent'anni, viene da Firenze e si è iscritta ad Amici per cantare. E' la classica ragazza con la "faccia da schiaffi", con la vita disordinata. Ha il bisogno di dire tutto quello che pensa, senza alcun tipo di filtro e senza guardare in fac...