lei non chiede mai scusa a nessuno

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Oggi sono carica.
Carica soprattutto di vedere le ultime assegnazioni di Arisa e di provare in sua presenza il guanto di sfida con Aaron.
In casetta in questi giorni c'è un'aria tesissima.
Come dice Alessio, la tensione può tagliarsi con un coltello.
Da quando il ballerino è entrato è capitato più volte che ci ritrovassimo da soli a parlare.
Specie la notte quando non riuscivamo a dormire.
Sono nei corridoi dello studio e fato vuole che incontri Ale mentre esce dalla lezione.

<<Ciao Ale>> gli dico con un sorriso.
<<Ciao bella. Vai a lezione?>> mi chiede fermandosi di fronte a me.
<<Si, ce l'ho adesso. A te com'è andata?>>
<<È andata bene. Dai ne parliamo in casetta, che sennò fai tardi. A dopo>>

Mi manda un bacio con la mano.
Questo ragazzo è di una dolcezza disarmante.
Vado in aula due e Arisa è già dentro con la vocal coach.

<<Eccoti qui! Non vedevo l'ora di vederti!>> esclama con un sorriso.
<<Si, volevo farti sentire come sta venendo il guanto e vedere quali canzoni mi hai assegnato>> le dico mettendomi a sedere.
<<Allora so che stai lavorando con Aaron per il guanto, che vi state aiutando a vicenda>> inizia guardandomi.
<<Ma vorrei che lavorassimo insieme sul guanto.>> continua diventando più seria.
<<Si, ci mancherebbe. Ho lavorato con lui giusto per non iniziare troppo tardi a farlo>> le spiego aggrottando le sopracciglia.

Tutto questo è frutto di una guerra -inutile- tra prof.

<<Per quanto riguarda i pezzi nuovi?>> le chiedo curiosa.
<<Sono "The Loneliest" dei Måneskin e "Creep" dei Radiohead.
Ovviamente vorrei che tu e Federica ripeteste il duetto, perché se c'è occasione lo canterete>>

Insomma due brani all'insegna della felicità devo dire.

<<Wax come sta?>> mi chiede dopo un po'.
<<Un po' turbato>> le dico scrollando le spalle.
<<Per cosa?>>
<<Lo sai>> le dico con tono serio.

E lo sa benissimo.
Sa che è per via dei guanti di sfida.

<<Ho capito. Puoi andare.>> mi dice.
<<Ma la lezione finisce tra mezz'ora>> constato guardando l'orologio.
<<Ho detto che puoi andare.>>

Io e la mia boccaccia...

---

Torno in casetta un po' demoralizzata da come sono andate le cose con Arisa.
Non c'è quasi nessuno.
Soltanto Aaron, Alessio e Gianmarco.

<<Ciao>> dico togliendo il giubbotto.
<<Matteo c'è?>> chiedo poi ad Ale.
<<No, è uscito dieci minuti fa>>
<<Va bene, grazie>> ammetto.

Vado in stanza chiudendo la porta.
Mi butto sul letto coprendomi il viso con le braccia.
Sento la porta aprirsi ma non do importanza a chi sia entrato.

<<Ester>>

Riconosco la voce di Alessio e scosto leggermente il braccio per guardarlo.

<<Dimmi>>
<<Che hai?>> mi domanda preoccupato.

Gli faccio spazio sul letto facendogli segno di mettersi a sedere.

<<Ho una boccaccia che non so tenere chiusa>> gli dico sbuffando.
<<Con chi hai litigato?>> mi chiede aggrottando le sopracciglia.
<<Non ho litigato...ho solo detto ad Arisa qualcosa che non avrei dovuto dire perché non erano affari miei.
Mi ha mandata via dalla lezione mezz'ora prima che finisse>> gli spiego passandomi una mano sul viso.
<<Riguardava Wax questa cosa...o almeno, immagino riguardasse lui>> ammette incrociando le gambe sul letto.
<<Esatto>>
<<Non credo che Arisa ce l'abbia con te. Magari si è fatta prendere dal momento.
Magari domani che hai di nuovo lezione con lei le chiedi scusa e vedi che si risolvono le cose>> mi dice sorridendo.
<<Non sono proprio brava a chiedere scusa>> ammetto ridendo.
<<E vedi di diventati, perché non puoi sempre scappare quando devi chiedere scusa a qualcuno>>
<<Non mi piace la piega che sta prendendo questa conversazione>> gli dico lanciandogli il cuscino.
<<Non troverai sempre persone che ti diranno ciò che vuoi sentirti dire. O almeno, io come amico ti dirò sempre come la penso, ma non ti dirò le cose che vuoi sentirti dire solo per compiacerti>> continua scompigliandomi i capelli.
<<Preferisco più amici come te che amici ipocriti>> ammetto con un sorriso.
<<Vieni qui testona>> mi dice aprendo le braccia.

Lo stringo forte ringraziandolo ancora una volta.
Mi stacco quando sento la porta aprirsi e vedo Matteo sul ciglio della stanza.

<<Mi ha detto Gianmarco che eri turbata>> mi dice avvicinandosi al letto.
<<Ho avuto un piccolo misunderstanding con Arisa>> gli spiego scrollando le spalle.
<<Ma stai bene?>> mi chiede preoccupato.
<<Sì. Ale mi ha convinta a chiederle scusa domani>>
<<Tanto di cappello>> dice al ballerino ridendo.
<<Lei non chiede mai scusa a nessuno>> continua prendendomi in giro.
<<Beh avete finito di prendermi in giro?>> domando loro divertita.
<<Abbiamo appena iniziato>> commenta Matteo guardandomi.
<<Saremo il tuo peggior incubo>> aggiunge poi Alessio.
<<Ma chi me l'ha fatto fare di avere te come ragazzo e te come amico...>>
<<Non puoi lamentarti. Ti sei presa i migliori>> commenta Ale guardando il rosso alla sua sinistra.
<<Ha ragione>>

Passiamo il resto della serata insieme.
A ridere, scherzare e prenderci in giro.
Senza accorgercene viene notte e andiamo tutti a letto.
Che giornata...

Sweater Weather - WaxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora