Luca ci passò a prendere verso mezzanotte per portarci in discoteca, dove avremmo festeggiato il buon esito del compito, l'iscrizione al Contest e la canzone che avevo scritto. Era da un po' che non passavamo una serata a ballare e la voglia di scatenarsi e divertirsi era parecchia.
Avevamo avuto il permesso di rimanere fuori tutta notte e al ritorno mia sorella sarebbe passata a prenderci e a portarci a casa, lasciando così libero Luca; Cinzia era a festeggiare il compleanno di una sua amica in un locale lì vicino e non sarebbe tornata a casa presto nemmeno lei.
Avevamo scelto di tornare allo Strawberry perché ci piaceva come locale, nonostante i fatti dell'ultima volta, e quando arrivammo c'era già la coda per entrare. Fortuna che Sonia aveva prenotato l'ingresso. Andammo subito a sederci nel nostro solito posto e prendemmo da bere per festeggiare. Le mie amiche mi convinsero a prendere qualcosa di alcolico, giusto per il brindisi: ordinammo così quattro Pina Colada. Il tipo del bar non badò alla nostra età: bastò che Sonia mostrasse la sua carta d'identità e tutto fu a posto.
L'idea non si dimostrò così buona come lo era nelle nostre intenzioni: facemmo ben quattro brindisi (uno a me, uno al Contest, uno alla canzone e uno al gruppo) e con l'ultimo avvertii una leggera euforia. Meglio abbandonare subito gli alcolici: ordinai una Coca Cola mentre le mie amiche, incuranti degli effetti, chiesero altre Pina Colada; in fondo loro reggevano meglio di me l'alcol ed era giusto che si divertissero.Il ritmo martellante della musica, i ragazzi che ballavano e l'euforia che avevamo dentro non riuscirono a tenerci sedute per molto: presto scendemmo in pista e mi ritrovai quasi a cantare a squarciagola il ritornello della canzone in play. Eravamo al centro della sala, i riflettori sulla nostra testa facevano strani giochi di luce; i ragazzi vicini ci guardavano mentre noi continuavamo a ballare, catturate dalla musica e dall'entusiasmo che l'alcol e l'euforia avevano scaturito in noi. Rimanemmo in pista fintanto che non cambiarono canzone e tornammo a sederci.
- Mi sto troppo divertendo,- disse Marika visibilmente alterata - Sarah, dovevi passare anche le altre volte, così festeggiavamo più spesso! -. Le risposi con un sorrisino: era quasi del tutto andata, inutile darle corda. Conoscendola, di lì a poco si sarebbe appisolata sul divanetto. Anche Sonia e Irene sorrisero: loro erano ancora abbastanza sobrie e non dissero nulla. Ordinammo dell'acqua per Marika affinché non peggiorasse la sua situazione e iniziammo a parlare della canzone.
- Allora, domani ci porti il testo? - chiese Sonia.
- Ok, domani ve lo porto,- dissi indugiando - così vediamo se sta bene con la melodia che abbiamo creato.- Ormai i giochi erano fatti: era stupido rimandare ancora.
- Domani vi porto anche i documenti per l'iscrizione. Li ho già stampati, dovete solo firmarli.- disse Irene.
- Perfetto! - esclamò Marika.
- Chissà quando ci chiameranno.- dissi.
- Ho letto che i provini inizieranno quest'estate, credo tra luglio e agosto e contatteranno loro i gruppi comunicandogli la data del provino.- rispose Irene.
STAI LEGGENDO
Soundtrack:Love
Romance[COMPLETA] "Lui era un ragazzo, lei era una ragazza. Niente di più ovvio". L'avete già sentita, vero? Vi è mai capitato di ascoltare una canzone alla radio e percepire una certa familiarità? Quella che avete appena ascoltato, in realtà, è qualcosa...