25. Boulevard Of Broken Dreams (parte 3)

300 19 38
                                    

Il tempo a ricreazione era volato via con la stessa rapidità di un bacio tra le braccia di Prinz

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Il tempo a ricreazione era volato via con la stessa rapidità di un bacio tra le braccia di Prinz.
Quel pomeriggio sarei stata impegnata con le prove e non ci saremmo visti ma mi assicurò che dopo cena ci saremmo incontrati in centro.

Terminate le lezioni a scuola, il garage di Sonia ci stava aspettando in vista di venerdì sera al Fusion.
Provai un senso di sollievo nel raccontare alle mie amiche cosa mi aveva detto Stefano riguardo a Lorenzi e ci lasciammo andare ai commenti per un buon quarto d'ora prima di cominciare a provare qualche canzone.

- Per me è lui - sbottò Sonia sbattendo una mano sulla tavola e incrociando le braccia al petto.

- Tu dici? - domandò dubbiosa Marika.

- È la stessa sensazione che ho avuto io. Ho provato una forte familiarità nel resoconto di Stefano - commentai.

- Io continuo a dire che non è lui - insistette Irene.

- Lo fai perché sei stupida o perché ne sei convinta? - esclamò Sonia girandosi verso l'amica.

- Ehi, calma ragazze - moderai. La faccenda stava prendendo una brutta piega.

Irene e Sonia erano l'una l'opposto dell'altra e davanti a situazioni spinose come questa, erano sempre in disaccordo. Ovviamente anche in questo caso non si smentivano.

- Lo dico perché ci sono diverse cose che non tornano -

- I miei conti tornano tutti: l'età e il carattere, per esempio. Lo dici solo perché questa volta ho ragione io - esclamò in tono provocatorio Sonia.

Irene sussultò con le spalle e girò la testa di lato scocciata.

- Non mi è ancora chiaro perché Prinz odia così tanto i giocatori di basket - puntualizzò Marika.

- Quello è un altro problema, ma ammettetelo anche voi che non esiste un altro ragazzo con lo stesso nome e cognome e il pugno facile - commentò Sonia alzandosi in piedi.

Una scintilla si accese nella mia testa. C'era qualcosa in quelle parole che aveva messo in movimento i miei neuroni.

- Ok, Sonia. Meglio iniziare a suonare - disse Irene, stanca dell'insistenza dell'amica.

La frase di Stefano rimbalzò improvvisamente davanti a me: "non mi meraviglio se ha smesso di giocare a causa di una sospensione o perché ha trovato da dire con qualcuno più forte di lui".

Una lampadina.

Massari.

Quel nome echeggiò in testa e cominciai a vederci tutto chiaro.

- Iniziamo con quella nuova? - domandò Marika sedendosi alla batteria.

- Si, cominciamo con quella - confermò Irene.

Perché non ci avevo pensato prima? Era tutto così facile.

Finalmente avevo capito il ruolo di quel nome all'interno del gioco. Non poteva essere altrimenti.

Soundtrack:LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora