21. Kissing You (parte 1)

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And I'm kissing you

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And I'm kissing you

❤️

Mi sedetti sul letto: dovevo rimanere calma, estremamente calma. E il mal di testa non mi aiutava affatto: era come avere un martello pneumatico puntato alle tempie. Rinunciai subito al proposito di non agitarmi appena vidi che non indossavo il vestito ma una felpa troppo grande per appartenere a me. Mi guardai attorno: quella non era affatto la mia stanza e quello non era il mio letto. Ma che cavolo era successo? Non avremo mica...

Dovevo scoprire cosa fosse successo. Un attacco di nausea mi fece capire che dovevo muovermi molto lentamente per evitare di fare ulteriori danni. Non stavo affatto bene ma quegli stupidi e inusuali sintomi dovevo lasciarli in secondo piano: ora avevo cose più importanti da fare. Chiusi gli occhi cercando di allontanare la nausea e li riaprii appena mi sentii meglio. Prinz continuava a dormire nonostante io facessi un casino terribile. Chiusi di nuovo gli occhi ma questa volta nel vano tentativo di ricordare qualcosa. Nulla, solo buio.

- Maledizione! - esclamai.

La cosa che mi faceva più innervosire era che mentre io mi disperavo e facevo un casino incredibile, lui continuava a dormire bello beato. In effetti era davvero bello quando dormiva, non sembrava essere ciò che dava da vedere agli altri... basta! Avrei pensato un'altra volta a quelle cose!

Guardai l'orologio: erano le undici di domenica mattina e dovevo incontrarmi con le mie amiche. Almeno quello ero riuscita a ricordarlo. Un momento: se io ero lì, Cinzia dove era finita? Sicuramente non vedendomi, avrà telefonato a casa o a Irene ed entrambi avranno risposto che ero ancora in disco. Poi non vedendomi tornare, i miei... oddio, non osavo immaginare cosa avranno pensato. Nella migliore delle ipotesi, la mia punizione sarebbe stata la clausura perenne. A ben pensarci, quella era l'opzione peggiore di tutte. Rabbrividii.

Trovai la borsetta con dentro il cellulare per terra accanto al letto e la raccolsi. Chiamai Irene: doveva assolutamente coprirmi. Peccato che il suo cellulare non rispondesse. Pensai di chiamare Cinzia per mettermi avanti con i lavori... no, meglio mandare un messaggio. Le dissi che ero da Irene e lei poco dopo mi rispose con un "lo so". Qualcosa mi stava sfuggendo di mano. Prinz grugnì per il baccano che stavo facendo.

- Ben svegliato. - esclamai leggermente irritata.

- Lasciami dormire. - grugnì di nuovo.

Lasciami dormire??? Io mi trovavo in non so quale guaio e lui voleva dormire?!? Gli diedi uno spintone e lo feci cadere giù dal letto. Ci mise qualche secondo a svegliarsi e a realizzare cosa stesse succedendo.

- Ma che cazzo fai!?! - esclamò massaggiandosi il fianco. Esplosi.

- Che ci faccio a casa tua? Dov'è il mio vestito? Cosa è successo?!? - gridai.

- Ehi, calmati. - disse mezzo addormentato, tornando a sedere sul letto. Si grattò la testa nell'evidente sforzo di ricordare cosa fosse successo. Le sue azioni mi fecero innervosire ancora di più.

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