18. Map Of The Problematique

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I can't get it right, since I met you

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I can't get it right, since I met you

❤️

Correvo. L'asfalto nero scivolava come acqua sotto le ruote della mia moto; le luci dei lampioni formavano una scia di punti luminosi che si rifletteva sul cruscotto e la carrozzeria scura. Un'ombra in mezzo all'oscurità. Correvo perché avevo bisogno di riflettere, di capire.

Cosa mi era preso quel pomeriggio?

Mi ero messo contro il gruppo, avevo mancato di rispetto a Nero non aspettandolo e andandomene via prima del suo arrivo. E ne pagai le conseguenze: quando tornai mi presi un rimprovero. Era un ammonimento: un altro scherzo del genere e non si sarebbe limitato alle sole parole. Mi aveva risparmiato perché ero io: se ci fosse stato qualcun altro al mio posto, lo avrebbe ammazzato. Spiegai a Nero perché l'avevo fatto e perché avevo coinvolto anche i miei amici; era incazzato ma mi lasciò parlare, ascoltando in silenzio quello che avevo da dire.

- Hai dimenticato qualcosa, Prinz - Riot intervenne con il solo scopo di buttarmi merda addosso.

- Ho detto tutto - risposi gettandogli un'occhiataccia.

Il ragazzo aspirò dalla sigaretta e riprese. - La ragazza. Chissà perché ogni volta che c'è lei di mezzo, dimentichi tutto -

- Che ragazza? - domandò Nero scocciato.

- Dai, quella mocciosa che gli sta sempre attaccata al culo. Hai provato a sbattertela? Magari si calma - esclamò Riot con un sorriso misto a disprezzo e soddisfazione. Nero sorrise così come qualcun altro. Mi imposi di controllare le mani e non spaccare all'istante quella faccia da culo che Riot si ritrovava.

- Cazzi miei. E comunque la ragazza era venuta a dirmi chi dovevo cercare per la confessione. Sua madre è uno degli avvocati del caso - risposi tornando a guardare Nero.

- Ah già... i ricconi. Loro possono sempre cavarsela con una mazzetta -

Non diedi peso a quanto disse quell'idiota e proseguii a raccontare a Nero come si erano svolti i fatti di quel pomeriggio.

- Quindi ora è finito tutto? - domandò incerto il capo.

- Si, la confessione è in buone mani e dovremmo essere tutti fuori -

- Oh si, certo. Non mi meraviglierei se la tua amichetta del cazzo fosse salva e tu andassi dentro - esclamò con il solito odioso tono.

- Vuoi farti i cazzi tuoi? - gridai rabbioso.

Nero fece un passo avanti e ci fece zittire con un solo gesto. - Questa volta passa. La prossima no - mi ammonì. Era il suo insindacabile giudizio.

Riot non era affatto soddisfatto di quella decisione: glielo lessi nello sguardo carico d'odio che mi lanciò.

Ringraziai Nero e gli promisi che non ci sarebbe stata un'altra volta senza prima aver ricevuto il suo consenso. Avevo ancora la sua fiducia e ciò significava molto per me.

Soundtrack:LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora