12. Angels (parte 1)

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You broke a promise and made me realizeIt was all just a lie

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You broke a promise and made me realize
It was all just a lie

❤️

Domenica mattina provammo poco e chiacchierammo molto. Le mie amiche erano curiose di sapere tutti i dettagli dell'incontro della sera precedente ma avevo esaurito in fretta l'argomento: quello che volevano sentirsi dire, restava nelle loro fantasie.

- E lui è rimasto a chiacchierare tutto quel tempo? - Marika aveva abbandonato le bacchette a terra ed era tutt'orecchi, attenta a non lasciarsi scappare ogni piccola parola.

- Si, te l'ho già detto - dissi rassegnata e scocciata.

- Dai, racconta ancora cosa ha detto -

- Ormai te l'ho ripetuto centinaia di volte. Basta, Marika! - risposi seccata.

Irene venne in mio aiuto sostenendo che era ora di smetterla con i pettegolezzi e tornare a suonare.

- Si chiacchiera o si suona? - Luca apparì sulla soglia della porta di ritorno dalla consueta corsa mattutina e ci salutò.

- Vorrei suonare - sottolineai arrabbiata.

- Stiamo facendo anche quello - aggiunse Sonia con un'occhiataccia al mio indirizzo.

- In casa c'è troppo silenzio - commentò il ragazzo.

- Tranquillo, fratellone - sdrammatizzò Sonia con una punta di sarcasmo - stiamo scrivendo una nuova canzone -

- Fatemi sentire - disse il ragazzo incrociando le braccia al petto.

- È incompleta - rispose Sonia.

- Fatemi sentire almeno la melodia -

- Non ci capiresti nulla -

- Il testo... -

- Under construction - puntualizzò la ragazza.

Luca la guardò perplesso e girò sui tacchi per nulla convinto di quella bugia.

- Rompiscatole - esclamò Sonia scuotendo la testa.

- Ha ragione - risposi stizzita - siamo qui per il Contest, non per fare pollaio -. Le ragazze mi guardarono male per quel rimprovero e presero in mano gli strumenti.

Riprendemmo una canzone che avevamo creato la settimana scorsa e su cui avevo imbastito un testo che però non mi convinceva del tutto; tra una pausa e l'altra continuavano però a esserci le battutine. Non ce la facevo più.

- Ok, oggi non combiniamo nulla. Meglio andare - dissi innervosita. Tra i dissensi delle altre, misi via Jacky e me ne andai. Mi sentivo soffocare. Erano diventate troppo invadenti, quasi si divertissero a prendermi in giro e questo non lo potevo accettare.

Quando arrivai a casa, buttai lo zaino in un angolo e poggiai Jacky sul piedistallo. Misi su l'ultima playlist che avevo preparato e mi gettai sul letto a pensare, attendendo che arrivasse l'ora di pranzo. Mi era impossibile distogliere lo sguardo dal fondo del letto: lui era rimasto seduto là per tutta sera...

Soundtrack:LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora