BAKUGO POV
Mi butto nel suo letto stremato dopo aver sistemato, e nascosto, tutte le cose che c'erano nella mia valigia.
Il rosso subito provvede a farmi rilassare con varie carezze sulla testa, facendomi quasi addormentare.
Ma non riesco a dormire perché sento la sua mano cominciare a scendere sempre di più.
Non ci faccio troppo caso, ma quando questa arriva ormai sulla mia schiena, la mia intimità si mette sull'attenti.
Infatti, va a palpare con forza il mio culo, facendomi stringere subito le gambe per l'eccitazione.
Inizio ad ansimare sentendo che non ha intenzione di lasciare la presa e percepisco il mio clitoride quasi esplodere dal piacere.
La sua mano sale e va verso l'orlo dei miei pantaloni, cercando di entrarci lentamente.
Sgrano gli occhi e gli stacco subito la mano, quasi come se fossi velenoso e lo potessi uccidere.
"Ho f-fame! Mangiamo qualcosa c-che dici?!" mento scendendo velocemente dalle due gambe.
Non può scoprire così che sono trans, no no, non posso dirglielo
Mi guarda leggermente preoccupato, ma alla fine annuisce arreso.
Sorrido e corro in bagno, così da potermi preparare per l'uscita a Tokyo che avevamo organizzato.
Dopo aver messo il nastro e il binder, preso la dose di testosterone giornaliera e aver riempito i miei boxer con una palla di calzini, mi vesto e torno da lui.
Lo trovo già pronto davanti la porta di casa, intento a sistemarsi i capelli guardandosi su un piccolo specchio appeso al muro.
Quando mi nota, sorride imbarazzato e, con un cenno del capo, mi invita a seguirlo.
Dopo esserci coperti per bene, mi accompagna fuori casa e mi fa salire in macchina, così da portarmi a mangiare fuori.
Andiamo in un ristorante di sushi e mangiamo un po' troppo, così tanto da far sbiancare entrambi quando vediamo il conto.
Ce la caviamo con un leggero sconto visto che Kirishima è cliente di fiducia, ma così siamo rimasti entrambi praticamente senza soldi.
Usciamo dal posto e mi giro verso di lui, domandandogli dove saremmo andati ora.
Lui però non mi da risposta, anzi, mi zittisce e impone di salire in macchina.
Rimango così imbronciato a lamentarmi mentre guida, sperando che ciò ne valga la pena.
Dopo un bel tragitto, parcheggia e i miei occhi vengono catturati dalle luci provenienti al di fuori.
Scendo e noto che siamo vicino una strada enorme, con un gran via vai di gente e i palazzi hanno tutti delle insegne enormi e luminose.
"Benvenuto a Shibuya, Katsuki"
Resto a fissare il tutto incantato, sono così ammaliato da ciò.
Infatti, mi dovette iniziare a trascinare in giro sennò sarei rimasto lì fermo per tutto il giorno.
Mi sento così piccolo attorno a questi enormi palazzi illuminati, quasi come un bambino.
Camminiamo per le vie della città e ci fermiamo in qualche negozio a fare shopping, mettendomi in crisi visto il mio portafoglio vuoto.
Mi fermo però davanti un abito in vetrina, incantato da questa come se fosse oro.
È una camicia nera con dei disegni ricamati di dragoni giapponesi sul retro, non è nulla di speciale, ma la bramo da tanto.
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Pixel lovely dreams {kiribaku}
FanfictionKirishima Eijiro, giovane studente amante dei videogiochi, una sera, assieme ai suoi amici, decide di giocare online come al solito. Manca, però, un componente alla squadra e viene inserito un giocatore casualmente: un ragazzo misterioso, che non ne...