BAKUGO POV
Mi sveglio e volto lentamente la testa di lato, così da controllare l'ora nella sveglia: le otto.
Mi fa male tutto il corpo, dalla testa fino alle gambe, quindi oggi salto università.
I miei si sono presi un giorno di ferie alternato così da prendersi cura di me e oggi a casa c'è quella strega di mia madre.
Per quanto mi faccia incazzare mi aiuta in tutto anche oggi: mi prepara la colazione e mi da una mano con ciò che riguarda le cure della transizione.
Mi deve accompagnare in ospedale oggi, ho da fare qualche visita per controllare che i miei valori siano stabili e poi andare dal mio psicologo.
Perciò, preparato e salito in macchina, arriviamo nella struttura ed entriamo assieme.
Una volta arrivato nel reparto giusto e riscontrato che non ho nulla di grave se non qualche leggera lesione, mi prescrivono dei medicinali che mi tocca andare a comprare.
Fatto anche il colloquio con lo psicologo, torniamo a casa, mi siedo sul divano e nel mentre la donna sistema i medicinali in bagno.
A un tratto, mi viene in mente il mio telefono non guardato da giorni, così metto la mano in tasca e inizio a cercare.
Non trovandolo, mi guardo in giro per vedere se fosse in giro per casa.
"Strega! Il mio cazzo di telefono dov'è finito?!" domando gridando così che mi sentisse anche se la mia gola chiedeva pietà.
Lei esce dal bagno e si avvicina a me con aria scocciata, porgendomi poi il mio cellulare.
"Il tuo ragazzo ha chiamato ieri sera, era molto preoccupato e sà del video. Questa sera io e tuo padre andiamo a denunciare"
Annuisco solamente, incapace di ribattere, e un lungo sospiro esce dalle mie labbra.
Accendo il telefono e trovo ovviamente una marea di messaggi da parte di Hanta e Kaminari, ma la maggior parte sono del rosso.
Rispondo velocemente ai primi due e mi concentro su un messaggio più lungo per Kirishima.
Spiegatogli la situazione ed essermi scusato, invio il testo e subito la spunta diventa blu.
Invece di una risposta mi arriva una sua chiamata, così mi affretto ad accettarla.
Il rosso inizia all'istante con domande a raffica colme di preoccupazione, sento tutta la sua agitazione ma per il momento mi concentro ad essere felice di sentirlo.
Mi sfugge una piccola risata, ma è così bassa per colpa del forte mal di gola che dubito mi abbia sentito.
A un tratto sospira e così blocca il suo infinito flusso di domande.
"Mi sei mancato tanto, non vedevo l'ora di sentirti per s-sapere come stavi" afferma con voce che piano piano diventa sempre più tremante.
Dopo qualche secondo di silenzio mi domanda come sto, ma dalla mia bocca non escono suoni.
Provo varie volte finché riesco a comporre una strana, corta e bassa frase leggermente scomposta.
Per quanto la mia risposta sia stata breve mi ha fatto comunque male alla gola, ma il dolore fisico è l'ultimo dei miei problemi ora.
Il rosso mi aggancia in faccia e per qualche secondo perdo un battito.
Almeno finché non trovo che mi sta invitando in una videochiamata.
Lo maledico mentalmente per avermi fatto perdere degli anni di vita e, dopo aver accettato, lo saluto con la mano.
Tiene il telefono poggiato sul cuscino probabilmente perché l'inquadratura è abbastanza storta, lui è seduto a gambe incrociate davanti a questo e abbraccia un'altro cuscino.
Mi concentro sul suo viso e noto i suoi occhi rossi e segnati da occhiaie, i lunghi capelli spettinati raccolti in un codino disordinato e con la barbetta sul mento ormai visibile.
Non parla nemmeno lui, si limita solo a sorridere e mandarmi un bacio.
Vederlo mi fa star così bene che quasi non penso a tutto il male fisico che sto provando anche solo per respirare.
"Io parlerò normalmente, te scriverai sulla chat così non sforzi la voce, va bene?" dice guardandomi con occhi dolci.
Annuisco e gli scrivo per raccontare di ciò fatto la mattina stessa, ovvero della visita in ospedale e dallo psicologo.
Parliamo un po' dell'accaduto, ma noto come il rosso cerchi ad ogni momento di sviare il discorso per non farmici pensare.
Infatti, cerca di farmi ridere e poi mi racconta che si è preso un giorno di riposo perché non se la sentiva ad andare fuori casa.
Di colpo si ammutolisce e vedo i suoi occhi farsi lucidi al punto da poter piangere da un momento all'altro.
"V-voglio essere là con te... Quando p-potremmo rivederci?"
Nego per fargli intendere che non so nemmeno io una data e vedo un velo di delusione coprire i suoi occhi.
Scuote la testa e sorride appena, asciugando poi le guance bagnate con la manica della felpa.
"Troveremo il giorno! Restiamo p-pazienti e il momento arriverà"
Il rosso torna a scherzare con me, ma vedo quanto sta sorridendo forzatamente solo per non farmi preoccupare.
Ormai arriva l'ora di pranzo e siamo costretti a staccare per mangiare, però ci diamo appuntamento alle 14:30 per una nuova chiamata.
Ci salutiamo e, una volta che ho chiuso, abbandono il cellulare sul divano e poggio la nuca sullo schienale.
Guardo il soffitto con sguardo vuoto, ma la mia mente vaga per pensieri di ogni genere.
"Sgorbio, vieni a mangiare! Non farci l'abitudine, questa è la prima e ultima volta, non sono la tua badante!" esclama la vecchia dalla cucina.
Ruoto gli occhi in aria e vado verso quest'ultima con passo lento e trascinando a terra i piedi, guardando poi la donna con sguardo infastidito dalla frase.
"Che c'è che mi guardi così? Oltre al pranzo cosa devo fare? Metterti una supposta?" chiede lei prima di ridere.
La trucido con lo sguardo, ma alla fine una piccola risata esce anche dalla mia bocca.
Mi siedo a tavola e, dopo che mi ha messo davanti un piatto di zuppa di miso, si mette al mio fianco.
Mi scompiglia i capelli con una mano e lascia poi un bacio sulla mia fronte, ci diciamo le peggio cose ma alla fine entrambi teniamo all'altro.
Inizio a mangiare e lei non può fare altro se non consumare anche il suo pasto.
***Spazio autrice***
Buongiorno telefonini per nonni<3Capitolo un po' di passaggio, lo so lo so, ma serviva! Abbiate pazienza che dopo il dramma c'è sempre il buono!
Manca pochissimo alla fine poi, spero quindi di non starvi annoiando proprio sull'ultimo ^^
Che dire, come state passando queste vacanze per almeno chi le ha? Per chi lavora/studia ricordo sempre di riposare un minimo!
E niente, ora vado a leggere uno yuri pk mi è venuta voglia di leggere uno yuri! XD
Buona vita<3
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Pixel lovely dreams {kiribaku}
FanfictionKirishima Eijiro, giovane studente amante dei videogiochi, una sera, assieme ai suoi amici, decide di giocare online come al solito. Manca, però, un componente alla squadra e viene inserito un giocatore casualmente: un ragazzo misterioso, che non ne...