◇34. Il dolore della felicità◇

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BAKUGO POV

È il giorno dell'operazione, quindi mi devo alzarmi molto presto per arrivare puntuale in ospedale.

Ho l'ansia che mi esce da ogni parte del corpo, ma il mio pensiero come praticamente sempre si concentra su Kirishima.

Penso che stia ancora dormendo visto che deve andare in università alle otto, ora sono appena le sei e mezza.

Una volta preparata la borsa per il ricovero di qualche giorno che dovrò fare, me la carico in spalla ed esco di casa per metterla in macchina.

Mi siedo nel sedile retrostante e, una volta che si sono accomodati anche i miei genitori, partiamo per l'ospedale.

Una volta arrivato dopo un estenuante viaggio ricco di tensione, firmo qualche carta e poi degli infermieri mi fanno entrare nella mia futura stanza.

Nulla di speciale, quattro pareti bianche con una finestra e una porta che conduce a un misero bagno, poi un letto con comodino.

Mi cambio, con l'aiuto di mia madre anche per togliere il binder, e indosso solo il camice.

Dopo essermi lamentato che ho il culo di fuori per colpa di questo orribile completo, mi affaccio alla finestra.

Anche qua niente di interessante, mostra solo il parcheggio dell'ospedale.

Vado allora a sedermi nel letto e, portando poi le gambe sotto le coperte, aspetto tranquillo che arrivino gli infermieri a prepararmi.

Afferro il telefono e mi metto a girare per le varie app, ma nulla d'interessante perché sono più concentrato a fissare la chat con Kirishima.

Stranamente però, sono ormai le sette e di solito si sveglia per quest'ora, ma oggi non mi ha ancora scritto.

Quando faccio per mandargli il buongiorno e avvertirlo dell'imminente intervento, gli infermieri irrompono nella stanza e sono costretto a consegnare il cellulare a mia madre.

Mi preparano per bene inserendomi le prime flebo e spiegandomi come si svolgerà l'operazione.

Prendo un respiro profondo e appoggio la nuca, coperta ora dalla cuffietta per tenere i capelli, sullo schienale del letto.

Mi portano fuori dalla mia stanza e vedo le luci bianche sul soffitto del largo e spoglio corridoio passare sul mio corpo.

Entriamo in un largo ascensore e, chiuse le porte, mi torna in mente un episodio successo una settimana fa che mi ha lasciato abbastanza confuso.

Ero in chiamata con il rosso e parlavano normalmente, anzi, la situazione si stava scaldando come da tradizione.

Ad un certo punto, veniamo interrotti dal biondino che fa irruzione nella stanza di Kirishima, urlando di aver trovato un...qualcosa.

Non sono riuscito a sentire cosa aveva scovato perché il rosso aveva chiuso l'audio, cosa strana perché non aveva mai bloccato così l'audio anche se entravano i due coinquilini per sparare cazzate.

Dopo che Kirishima si era smutato, gli avevo chiesto cosa volesse Denki, ma lui mi aveva risposto in modo generico quindi ho preferito fare finta di nulla e sviare il discorso.

Ho ancora questo dubbio però, ci ho pensato tanto ma non ho trovato ancora una risposta.

I miei pensieri però vengono interrotti dall'apertura delle porte dell'ascensore che conducono, dopo un altro corridoio, verso la sala operatoria.

Anche se non lo do a vedere, sono abbastanza agitato e ho paura di ciò che succederà, ma mia madre, che è sempre stata di fianco a me e capendo la mia preoccupazione, mi tranquillizza con un bacio al volo sulla fronte.

Entriamo nella sala e iniziano a preparare l'occorrente per la sedazione, nel mentre mi guardo attorno.

Strani macchinari, tavoli con strumenti che sembrano qualcosa per torturare la gente, pareti coperte da dispense con medicinali, un cestino dove spero finiranno le mie tette.

Quando però sento una mascherina di plastica poggiarsi sopra il mio naso e bocca, gli occhi si fanno incredibilmente pesanti e in pochi secondi cado in un sonno profondo.

{Skip time}

Non so quanto sia passato, ma sento che il mio petto fa solo male, anzi non lo sento quasi per colpa dell'anestesia.

Apro lentamente un occhio e capisco di essere appena uscito dalla sala operatoria perché vedo il soffitto muoversi.

Mi portano nella mia stanza e una volta che mi hanno attaccato a qualche macchinario strano, sospiro sonoramente.

Inutile dire che mi maledico tre secondi dopo perché ciò mi ha portato un enorme fitta al petto.

Mi mordo il labbro per non gridare dal dolore e porto lo sguardo verso il basso, curioso di vedere l'operato dei medici.

Il mio petto è avvolto interamente da un strano bustino bianco, è molto spesso e, sotto questo, noto parecchie bende e sbucano vari piccoli tubi che drenano il sangue probabilmente.

Non riesco a vedere quanto sia davvero piatto ora, ma mi sento comunque molto più leggero di prima.

A un tratto, volto appena la testa di lato, verso la porta, perché sento qualche voce che proviene da fuori la stanza.

Infatti, pochi secondi dopo, entra mia madre con il volto coperto da una spessa mascherina bianca, però riesco a intravedere il sorriso che ha sotto.

"Buongiorno principino, fatto il pisolino?" ride prendendo una sedia e posizionandola di fianco al mio letto per sedersi.

La guardo malissimo e, con voce tremante e bassa per il dolore e l'anestesia, la mando gentilmente a fanculo.

"Quel s-scemo di tuo marito d-dov'è?" domando notando l'assenza di mio padre.
"È dovuto tornare a lavoro, è stato chiamato d'urgenza" afferma velocemente e voltando lo sguardo altrove.

Qualcosa non mi convince del suo tono, ma non ci faccio caso perché il dolore al petto ha la meglio.

"Ti fa tanto male, tesoro?" domanda lei preoccupata e stringendomi la mano.

Annuisco piano senza forza e la guardo con il corpo tremante.

"Sgorbietto, questa vecchia strega che hai davanti è tanto fiera di te. Ti ho visto crescere nel corpo sbagliato e ora finalmente stai diventando ciò che davvero ti senti. È doloroso, lo sappiamo entrambi bene, ma ricorda che dopo la pioggia ci sarà sempre il sereno e i brutti momenti saranno solo un lontano ricordo" dice con aria premurosa che quasi mi spaventa, visto che l'ha detto proprio mia madre.

Non posso però fare a meno di trattenere le lacrime e ovviamente lei mi abbraccia, almeno ci prova visto i vari tubicini e il mio petto dolorante.

Sta con me per qualche altro minuto, finché l'orario delle visite termina per lasciare posto alla puntuale ora di pranzo.

***Spazio autrice***
Buongiorno balle di fieno<3

Sì sono le 7 e sono sveglia pk sto andando in gara, che ansia!

Spero vada tutto bene, monto un super cavallino ma che se vuole è un gran bastardo, se faccio un minimo errore lui me la mette là la gara!

Fate una preghiera per me perfavore T^T

E niente, ora mi aspettano box da pulire, mangiatoie da riempire, finimenti e cavalli da pulire ;-;

Passate un sabato tranquillo voi che leggete, miraccomando ♡♡♡(ू•ᴗ•ू  )
Buona vita<3

Pixel lovely dreams {kiribaku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora