◇29. Umiliante sconfitta◇

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BAKUGO POV

La testa mi fa tanto male e metabolizzo con calma che lo stesso è per tutto il resto del corpo.

Non sento nulla, percepisco solo un lungo fischio, quasi un ronzio nelle mie orecchie.

Apro un occhio e mi guardo attorno, per quel che posso visto i dolori lancinanti al collo, con aria confusa.

Sento solo dalle mie labbra scendere qualche liquido, ma la mia lingua non riesce a muoversi quindi non posso capire di cosa si tratta.

Mi sforzo di ricordare cosa sia accaduto, cercando in tutti i modi di concentrarmi sulle immagini catturate dal mio cervello e non al dolore.

{Flash-back}

Una volta scritto al rosso, aver fatto colazione ed essermi preparato, cammino per andare verso l'università.

Il cielo è un po' buio, credo di essere leggermente in anticipo.

Infatti, arrivato davanti all'ingresso dell'edificio, trovo ancora la porta chiusa a chiave.

Sospiro e mi siedo sui gradini che conducono al portone, mettendomi così ad aspettare l'arrivo degli inservienti che avrebbero aperto.

Mi guardo attorno annoiato e, alla fine, afferro il telefono per mettermi a cazzeggiare.

Quando però faccio per rispondere a un messaggio di Kirishima, la mia concentrazione si sposta su altro.

Comincia ad arrivare gente e capisco che si tratta proprio degli ultimi che avrei volevo vedere.

Il gruppetto, appena mi nota, inizia a confabulare tra loro e poi si avvicina a me.

"Ma buongiorno Kazumi, passate bene le vacanze?" ride uno di questi seguito a ruota dal resto del gruppo.

Alzo gli occhi e lo ignoro, d'altronde io non sono più Kazumi.

"Sai, abbiamo fatto dei buoni propositi per quest'anno e in uno di questi ci sei anche te"

Mi metto sull'attenti e guardo il ragazzo che ha parlato con aria di sfida.

"Ti faremo vedere che alla fine sei solo una cazzo di ragazza"

Il resto del gruppo mi circonda, così che non avessi via di fuga.

Alcuni mi afferrano per le braccia e mi trascinano verso il retro dell'istituto, è l'unico luogo appartato che hanno per sfogarsi.

Ovviamente cerco di liberarmi, ma sono in netta maggioranza e non riesco a fare molto.

Mi fanno cadere a terra, sull'erba fredda e bagnata della mattina, e mi circondando di nuovo.

La maggioranza del gruppo si sposta probabilmente per fare da pali, solo pochi restano a starmi attorno.

Tre ragazzi entrano nel cerchio umano e si mettono davanti a me, sono il leader e due dei suoi più fidati amici.

Il primo mi afferra per il mento e mi guarda dritto negli occhi con un enorme ghigno sulle labbra.

"Che dici di farci vedere quanto hai imparato con il tuo fidanzatino?" ride accarezzandomi le labbra col pollice.

Sposto subito la testa di lato disgustato, ma la sua mano stringe con più forza la presa sul mio viso.

Si toglie la cintura e mi lega i polsi dietro la schiena, pongo resistenza ma gli altri due mi tengono immobilizzato.

Mentre il leader si abbassa i pantaloni, sento le mani di uno dei due percorrermi il torso.

Volto la testa indietro per vedere cosa stesse facendo, ma il ragazzo davanti a me mi costringe a tenere il volto verso di lui.

Pixel lovely dreams {kiribaku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora