A day with...

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~ Eyes of Wolf & E l'ultima stella spenga la luce

Gli uccellini cinguettavano allegri e le fronde degli alberi frusciavano sotto il delicato venticello che le scuoteva. Si sarebbe potuto dire che regnava un silenzio paradisiaco, se non che venne rotto da delle risa fragorose e spumeggianti, le quali spaventarono i dolci pennuti e fecero perfino cessare il vento.

- Shane, tutto bene? Ti sei fatto male? - domandò una voce ansiosa, subito coperta dalle risate di Chase, Niko ed Emma.

Il ragazzo a terra si spolverò i calzoni e li fulminò con un'occhiataccia che minacciava fuoco e fiamme, mentre loro si tenevano lo stomaco, piegati in due dal ridere.

- Sto bene, non mi sono fatto nulla - borbottò il castano, agitando la mano per dire che faceva da sé.

La zia di Emma lo fissò ancora un attimo, preoccupata, poi scavalcò la staccionata e tornò a guardarli da lì dietro.

Era iniziato tutto quel mattino: mentre i due fidanzati facevano placidamente colazione, il cellulare di Chase aveva iniziato a trillare con la suoneria inequivocabile destinata a Niko. Così, dopo una breve discussione, il cugino aveva invitato lui e Shane dalla zia della sua ragazza, Emma, per passare una giornata fra i... cavalli. Perché difatti ella era una patita degli equini e ne aveva una decina, piuttosto giovani e in ottima forma.

Alla fine Chase aveva accettato, essendo sempre stato un amante degli animali fin da quando era bambino, e d'altronde non gli era mai dispiaciuto occuparsi di Cookie, il Golden Retriever di Rocky che lui stesso aveva trovato per strada, abbandonato e fradicio.

Non aveva però minimamente immaginato che Shane non ci sapesse proprio fare con i quadrupedi, nemmeno con il tranquillo Tomoe o con il docile Micio, anche se l'avrebbe scoperto presto.

Così in breve tempo s'erano ritrovati in quel piccolo angolo di paradiso circondato dagli alberi, con un pascolo enorme per gl'erbivori dalla lunga criniera e un sentiero battuto svariate volte da chi c'era passato - a cavallo - che s'inerpicava per il bosco. E altrettanto in fretta s'erano visti appioppare un cavallo, squadrati dallo sguardo penetrante della zia di Emma che aveva sentenziato: ci sarà da divertirsi!

In una decina di minuti avevano appreso i rudimenti di come bardare il cavallo, come condurlo e come montare e smontare, ed avevano raggiunto Emma e Niko che già si esercitavano. Emma aveva già il suo cavallo - che la zia le aveva regalato quando aveva poco più di sei anni - un bel baio di razza Hannover, e girava per il tondino aggraziata, tant'è che lei e Berry, questo il nome dell'equino, parevano due ballerini. Il cugino di Chase invece, si muoveva con un tantino di difficoltà in più, sul possente morello Thunder. Non parevano un binomio molto azzeccato, vista la goffaggine che Niko metteva in ogni comando che dava e la pazienza del cavallo che andava via via scemando.

Ma se Chase s'era ritrovato con uno stupendo e tranquillo palomino a nome Prince, il vero disastro era Shane, a cui era stata affidata una giumenta saura all'apparenza docile, il cui nome era Fiamma; alla domanda sul perché lei avesse un nome italiano, la zia di Emma aveva scrollato le spalle e ridacchiato sotto i baffi, mormorando un 'vedrete'.

Ed erano lì da tutta la mattina a sghignazzare, perché la cavalla aveva un caratterino tutto pepe e oltremodo dispettoso e si divertiva a torturare il povero Shane in tutti i modi possibili, senza che il ragazzo trovasse il coraggio di imporsi.

Fra uno scherzo e l'altro la zia di Emma li osservava con i limpidi occhi grigi e scattava foto, immortalando i momenti in cui l'amore fra i quattro ragazzi nel tondino era qualcosa che i cavalli percepivano subito, sensibili com'erano, e gridando consigli per l'assetto o per il cattivo comportamento dei quadrupedi, Fiamma in particolare.

Emma intanto s'aggirava fra i cavallerizzi imbranati con la grazia di una farfalla, mentre il fidanzato la fissava a bocca aperta e Thunder che sbandava fermandosi a brucare l'erba al limitare del tondino. E anche Shane si sarebbe intenerito a vedere il suo ragazzo accarezzare il collo dorato del proprio destriero mentre lo conduceva dolcemente verso l'entrata del tondino per chiedere un consiglio, sennonché Fiamma continuava a fare le bizze e l'aveva disarcionato più di una volta, come poco prima.

Ma come il fantino di Fiamma aveva un debole per quello di Prince, allo stesso modo la giumenta guardava con desiderio lo stallone palomino, arrivando a seguirlo fino all'entrata del tondino. E ci mise non poco, Shane, a capire che la sua cavalla s'era presa una bella cotta per lo stupendo stallone dorato cavalcato dal suo fidanzato. Alla fine riuscì ad usare quello come espediente per farla obbedire, notando quanto calma fosse se Prince era nei paraggi.

Forse però i due equini erano un po' troppo interessati l'uno all'altro, perché anche il docile palomino si dimenticò del proprio cavallerizzo e lo disarcionò senza tanti complimenti, fermandosi a strofinare il muso contro il garrese della giumenta. I due ragazzi s'affrettarono ad afferrare le briglie dei cavalli, ormai sporchi di polvere e con voglia zero di rialzarsi dopo esser stati bruscamente buttati a terra. Così rimasero lì seduti, scoppiando poi a ridere. E, quando i loro occhi s'incontrarono, non poterono non farlo anche le labbra, scambiandosi un bacio dolce e da molto atteso in quella giornata folle.

Ma non solo loro si baciavano, mentre la zia di Emma immortalava la scena: anche Niko ed Emma, ancora a cavallo però, stavano donandosi un fugace bacio, i loro destrieri che se ne restavano placidi e fermi.

Fu quasi con tristezza che quella sera salutarono i cavalli, cercando di far durare il momento il più tempo possibile.

- Ciao, bello. Sei un bravo cavallo - mormorò Chase, sulla spalla poggiato il muso di Prince. Gli lasciò un bacio fra le froge e strinse la mano di Shane.

- Dài, alla fine non è stato tanto male. Mi raccomando, fate un bel puledrino, bello come il papà e sfrontato come la mamma - stava dicendo Shane, accarezzando con la punta delle dita la stella sulla fronte di Fiamma. La giumenta soffiò piano dal naso, quasi ad annuire.

Dall'altra parte della stalla Niko continuava a girarsi in cerca di Thunder, ma il cavallo era dispettoso e non smetteva di sfuggirgli. Aveva appena finito di salutare il suo Berry, Emma, quando lo stallone nero diede una spinta nella schiena al suo ex cavallerizzo e lo buttò fra le braccia della fidanzata, facendoli baciare per l'ennesima volta.

- Passata una bella giornata? - domandò la zia di Emma quando i ragazzi furono tornati dalla stalla, tutti. Finse di non notare le mani intrecciate del moro e del castano.

- Fantastica! Torneremo sicuramente! - annuì Chase entusiasta, non lasciando nemmeno aprir bocca al fidanzato.

- Bene. Queste sono per voi - e consegnò loro un plico di foto impacchettato elegantemente. Salutarono poi Emma e Niko e infine la zia di Emma e tornarono a casa, stanchi ma appagati.

Fra tutte le foto di quella giornata, lo scatto ritraente il loro bacio e come sfondo Fiamma e Prince da quel giorno fece bella mostra nella loro camera, quasi a ricordare il loro amore più forte che mai.

Il dolce battito dei nostri cuoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora