~ Eyes of Wolf
Era una giornata pigra, uggiosa, una giornata d'estate di quelle in cui non si vuole fare niente. Nel letto di due ragazzi innamorati, il sole fece capolino con delicatezza, illuminando il volto di Chase che contemplava il fidanzato profondamente addormentato: era crollato subito dopo un numero incalcolabile di amplessi di fila, mentre lui era rimasto immobile a fissare il soffitto, macerandosi nel dispiacere solitario che da un po' lo tormentava.
La loro relazione procedeva più che bene da quando aveva regalato a Shane l'anello, ma certi pensieri non volevano saperne di andarsene una volta per tutte dalla sua testa. Ciò che lo affliggeva era il fatto di non essere più andato nemmeno a fare un saluto a Rocky, da quando stava con Shane. Non se n'era dimenticato e gli mancava, certo che gli mancava, come l'amava, anche se in modo diverso da come amava Shane, ma non l'aveva mai confessato al fidanzato per paura che si facesse pensieri spiacevoli.
E il mattino giunse troppo presto per uno Shane fisicamente esausto, il corpo nudo coperto solo dalle lenzuola e avvolto dalle rassicuranti braccia di Chase, il quale fingeva di dormire. Ma dopo due anni e mezzo che stavano insieme, il castano conosceva fin troppo bene il fidanzato, e aveva capito che dentro di lui erano nati cattivi sentimenti, più indagava nei suoi occhi più ne aveva la certezza.
- 'Giorno, Chase - soffiò al suo orecchio, facendolo contorcere e sbadigliare, mentre si stropicciava gli occhi con le nocche.
- Buongiorno - replicò il moro con voce distante, sperando che l'altro lo scambiasse solo per un segno del suo essersi appena svegliato.
- Che c'è? Hai dormito male? - domandò Shane, guardandolo con aria vagamente preoccupata.
- Hm... - rispose semplicemente il fidanzato, sentendosi orribile a mentirgli così.
Il castano lanciò un'occhiata rapida alla foto sulla scrivania che ritraeva Chase e Rocky in un prato e decise di dar fondo ai propri dubbi per concludere quella faccenda una volta per tutte.
- Ti manca? - chiese diretto, gli occhioni dorati incredibilmente brillanti alla luce del sole.
- Uh? Chi? - domandò a sua volta Chase, perplesso. In cuor suo sperava seriamente che Shane non si stesse minimamente avvicinando alla ragione esatta che stava alla base del suo dispiacere.
- Rocky - rispose semplicemente, inclinando appena il capo da un lato, in modo illegalmente adorabile.
- Be'... ecco... - il moro distolse lo sguardo e non aggiunse altro, rabbuiandosi e chiudendosi in un ostinato silenzio.
- Chase, qualunque cosa ti affligga, dimmela. Se posso risolverla, lo farò. E se non posso, ci proverò. Ma anche se è difficile da dire e fa male e pensi che farà male anche a me, dimmelo. Non puoi sapere se realmente ne soffrirò - sentenziò Shane, carezzandogli una guancia e alzandogli il mento con l'indice. I suoi occhi gialli incontrarono quelli color porpora del moro, lucidi e tremanti.
Chase aprì la bocca, poi la richiuse, ripetendo il gesto un paio di volte, boccheggiando come un pesce fuor d'acqua. Alla fine sembrò trovare le parole e si decise ad iniziare il discorso.
- Io... non mi sono dimenticato di lui! Davvero! E mi dispiace di non essere più andato nemmeno a fargli un saluto, neanche una volta da quando sto con te... ma se questo ti avesse fatto pensare che Rocky conta ancora molto per me, allora andava bene non andarci. È... morto... ma mi manca. Mi manca - ripeté l'ultima frase in un sussurro, le lacrime che rigavano inesorabili il suo viso colmo di tristezza.
- Mi dispiace, Shane... mi dispiace tanto - farfugliò poco dopo, mentre il suo corpo veniva scosso dall'ennesimo singhiozzo.
Shane lo guardò comprensivo e passò una mano fra i suoi capelli scuri.
- Ehi... va tutto bene. Davvero, Chase, va tutto bene. Rocky è stato parte della tua vita, quindi è giusto che ti manchi, ed è giusto fargli visita quando ne hai bisogno. E io sono qui, per te, ma non ho alcun diritto di costringerti a cancellare una parte della tua vita. Sono qui, amore mio - lo rassicurò dolcemente, poggiandogli poi un tenero bacio sulla fronte. Sotto la scorza dura e la gelosia esagerata che spesso gli prendeva, Chase nascondeva una sensibilità e una fragilità d'animo incredibili.
- Ora forza, alziamoci, che dobbiamo uscire - proferì fintamente autoritario, guardando il moro asciugarsi il volto e fissarlo stupito.
- Uscire? Dove andiamo? - chiese perplesso.
- Ma al cimitero, no? - rispose Shane, sorridendogli complice e dandogli il primo bacio della giornata con passione, lasciando il fidanzato completamente basito.
~~~
Il cimitero era un luogo semplice, in cui si respirava un'aria tranquilla e nient'affatto tetra, decorato da pochi sporadici alberi e piccolo, le tombe essenziali poste in modo ordinato.
La mano di Chase libera - l'altra teneva un piccolo bouquet - strizzò quella di Shane, che gli accarezzò il dorso con il pollice. Nonostante tutto il tempo trascorso dall'ultima visita il moro ne ricordava perfettamente la disposizione delle lapidi, in alto stavano per la maggior parte quelle di persone anziane, in mezzo un po' tutte e all'entrata c'era un piccolo spazio dedicato agli animali.
Raggiunta quella di Rocky ne sfiorò i contorni con lo sguardo, soffermandosi sulla foto giusto un poco sbiadita, il suo sorriso bianchissimo ancora raggiante nonostante il passare del tempo. La lapide era più o meno in buono stato, solo un rampicante s'era azzardato a decorarla a proprio personale piacere e sopra v'era posato un grosso mazzo di fiori non più vecchio di tre giorni, probabilmente portato dai famigliari del suo ex ragazzo.
- Ciao, Rocky - mormorò, inginocchiandosi. Il castano restò di un passo dietro di lui, incerto se stargli vicino o lasciargli un po' di tempo da solo.
- Hai visto? Sono tornato, dopo tanto tempo... ma il merito è di Shane che mi ha convinto a venire qui - voltò appena il capo verso il ragazzo in questione e gli fece cenno d'avvicinarsi. Lui eseguì, accovacciandosi sui talloni e dando una pacca leggera sulla spalla del fidanzato.
- Ti ricordi? Dicevo sempre che non avrei mai amato nessuno quanto amavo te... eppure guarda la vita che scherzi fa... mi sono innamorato di questo idiota... - continuò, scosso da sussulti sempre più forti. Si voltò, alzandosi di scatto, e Shane fece lo stesso, riuscendo appena ad aprirgli le braccia.
Chase si rifugiò contro il suo petto, sciogliendosi ancora una volta in lacrime, che copiose bagnarono la giacca di Shane e il viso stravolto dalla commozione e dai ricordi sopiti del moro, mentre l'altro gli accarezzava dolcemente i capelli sussurrandogli parole rassicuranti.
Sembrava quasi ridicola quella scena, un ragazzo quasi ventenne e per giunta di poco più alto che si fa consolare da un altro ragazzo, ma Shane non trovava nulla di ridicolo. Semplicemente se ne restava lì, stringendo fra le braccia il suo amato, senza fretta, aspettando che la tempesta passasse, perché passava sempre.
E il vento si levò, gentile, scompigliando i capelli dei due innamorati, facendo alzare al cielo il viso di Chase, che contemplò la volta celeste come fosse la prima volta. In quel momento capì che Rocky era lì, vicino a lui, dov'era sempre stato, e lo stava salutando. Non un addio, né un arrivederci.
Fra le braccia di Shane, un saluto a un amore che era stato, e uno a quello da poco sbocciato.
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Il dolce battito dei nostri cuori
Short StoryBreve raccolta di one-shots a rating variabile, principalmente incentrate su BradxMax e ChasexShane.