L'allievo nerd e il suo maestro

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~ Infinity - Around the world

I suoi occhi, nascosti dietro le lenti degli occhiali, erano illuminati dalla luce nient'affatto naturale dello schermo che aveva di fronte. Nella stanza regnava il silenzio, rotto solo dai suoni prodotti dal videogioco e dai commenti borbottati dal giocatore occhialuto, perso in battaglie ed esplorazioni (virtuali) ormai da ore.

Qualcuno giunse alle sue spalle a passo felpato, come un gatto, come i suoi Ash e Zelda che erano rimasti con i suoi genitori. Questo qualcuno si abbassò lentamente alla sua altezza, sfiorandogli il viso con i lunghi capelli chiari e solleticandogli una guancia con un bacio.

Liam sussultò, senza tuttavia distogliere lo sguardo dal televisore. Le sue mani continuarono a muoversi abili sul controller.

- Mikha! - sibilò fra i denti, seppur in tono per nulla infastidito. - Non mi distrarre.

Una risatina da parte di Mikha, prima che si sedesse a fargli compagnia.

- A cosa stai giocando? - chiese, scostandosi i capelli dal viso. Liam non rispose, non subito.

Assassin's Creed - farfugliò rapidamente, dopo un istante.

- Di cosa parla?

- Di assassini.

- Non l'avrei mai detto!

L'espressione di Liam non cambiò, e Mikha sospirò. Cercare di intavolare una conversazione col proprio ragazzo mentre lui giocava era un'ardua impresa.

- Stai vincendo? - domandò.

- Mikha, non si vince né si perde, in Assassin's Creed; se fallisci le missioni non prosegui con la storia e devi ricominciare - spiegò Liam in tono pratico, prima di zittirsi nuovamente, concentrato.

I dolci occhi scuri di Mikha lo scrutarono a lungo, neanche minimamente interessati a seguire ciò che accadeva sullo schermo, e si soffermarono sulle sue mani in costante movimento.

Aveva delle belle mani, Liam, dalle dita lunghe e snelle e le unghie corte, sulle quali a volte poteva applicargli lo smalto. Mani che toccavano esperte i tasti del controller, che creavano mazzi di fiori, che facevano i grattini dietro le orecchie ad Ash e Zelda, che sapevano intrecciare i suoi lunghi capelli, che accarezzavano il suo viso con incredibile dolcezza.

- Mi fai provare?

Il ragazzo si sistemò gli occhiali sul naso e mugugnò una replica, il cui significato era di libera interpretazione.

Mikha la prese per un assenso e si sistemò tra le sue gambe, appropriandosi del controller.

- Allora, questo tasto... - esordì Liam, subito messo a tacere.

- Lo so. Li so tutti.

- Come fai a saperli? - bisbigliò l'appassionato giocatore al suo orecchio. Mikha rabbrividì, senza tuttavia scomporsi.

- Tutto merito del mio spirito d'osservazione - affermò, focalizzando l'attenzione sul videogioco e non sulla tentazione tremenda di baciare il proprio ragazzo.

Egli passò un braccio attorno alla sua vita e decise di aspettare che fallisse la missione o si stufasse per riprendersi il controller, sfoggiare la propria bravura e vantarsi un po', magari.

Povero illuso. Mikha giocava ad Assassin's Creed da soli dieci minuti e pareva che non avesse fatto altro per tutta la vita.

- Sei bravo - osservò, ancora in attesa di un errore per riprendere possesso del joystick.

- Hm-hm.

È così che ci si sente, ignorati, a ricevere risposte monosillabiche, o peggio, non-risposte?, si domandò Liam, passandosi una mano tra i capelli castani.

- Hai la mia attenzione, ora - sussurrò di nuovo al suo orecchio, strofinando il naso contro il suo collo. I suoi lunghi capelli chiari avevano un profumo floreale assai rilassante.

- Non mi distrarre, Liam - ribatté Mikha, esibendo un sorrisetto divertito quando lui piagnucolò qualcosa d'incomprensibile. - Ho una missione da portare a termine.

- Va bene, allora me ne vado, così non ti distraggo - sbuffò il ragazzo con gli occhiali, imbronciato, senza però muoversi d'un centimetro.

- Resta qui - Mikha mise in pausa il gioco e reclinò la testa all'indietro, sorridendo ulteriormente. - Con me.

Liam sbuffò.

- Non è ancora giunto il momento per l'allievo di superare il maestro - aggiunse dolcemente il giocatore in erba, per poi allungarsi e premere le labbra sulle sue. - Maestro nerd, mostrami la via per diventare un bravo nerd come te.

- Scemo - rise il 'maestro nerd', baciandolo di nuovo. - Una lunga strada ti attende prima di poter raggiungere il mio livello.

E si riappropriò del controller, pensando che giocare da soli è bello, ma giocare in compagnia è meglio.

-

Note dell'autrice:
salve a chiunque sia arrivato fino in fondo a leggere queste note. Questo racconto è stato scritto per il tema 'Nerd cultura', e chi più nerd di Liam? Spero sia apprezzato, per quanto breve. Buonanotte!

Il dolce battito dei nostri cuoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora