~ Profumo di libri
Il mattino era giunto lieto, svegliando due ragazzi addormentati con i tiepidi raggi del sole e il cinguettio dolcissimo degli uccelli. E il buongiorno non poteva che essere altrettanto dolce, risuonante da subito il suono dei loro baci.
- Buongiorno, amore mio - soffiò Brad sulle labbra di Max, e lui comprese che quel giorno era particolarmente di buon umore e in vena di romanticismo.
- Buongiorno - rispose nello lo stesso tono, cingendogli il collo con le braccia e lasciandosi andare ad un bacio carico di passione.
In quel momento la porta cigolò, aprendosi, e il moro si pietrificò, mentre il biondo lo guardava a dir poco stupito. I loro sguardi allibiti corsero all'unisono alla persona appena entrata, e altrettanto in fretta si scostarono l'uno dall'altro, assolutamente intenti a fare altro, mai colti in flagrante.
- Nonna?! - esclamò Brad, saltando giù dal letto mentre il fidanzato si copriva fino al petto con le lenzuola. Poi anche il giovane bibliotecario s'accorse d'esser completamente nudo e cercò un po' di contegno infilandosi la prima maglietta che gli capitò sotto mano.
Una vecchina dall'aria energica li fissava dalla soglia, sul capo ancora una folta massa di capelli scuri e gli occhi neri vispi e allegri, praticamente identici a quelli del nipote, che avevano però una sfumatura più seria e malinconica.
- In carne ed ossa! - rispose ella, stirando il viso rugoso in un sorriso lieve, senza accennare ad entrare nella stanza o uscire.
- Perché sei qui? E chi ti ha dato le chiavi? - domandò Brad, sedendosi con un tonfo sul letto e smettendo di cercare - inutilmente - di coprirsi, sperando che l'amichetto dei piani bassi si desse una calmata e stesse a cuccia e non sull'attenti, come poco prima.
- Oh nipote, a volte mi chiedo chi dei due è il vecchio con l'Alzheimer! Me le hai date tu quando ti sei trasferito, ricordi? E dato che le tue telefonate sono così rare da ormai troppo tempo, sono venuta a controllare se fossi morto in solitudine in questo buco di posto. Ma ti trovo in buona compagnia, hm - disse l'anziana, scostandosi appena mentre Micio le si strusciava sulle gambe facendo le fusa.
Gatto traditore.
Brad arrossì lievemente e sbuffò, incrociando lo sguardo di malcelata ilarità del fidanzato. Si passò una mano fra i capelli neri e inforcò gli occhiali, sperando che sua nonna si spostasse in fretta altrove e Max nel frattempo non soffocasse, sennò sai che disdetta? Morto dal ridere.
Per fortuna la terribilissima nonna scese in cucina borbottando qualcosa, seguita dall'infido felino traditore, il quale faceva le fusa a tutto spiano. Come avesse trovato un nuovo amore.
E Max scoppiò a ridere fragorosamente, coinvolgendo ben presto anche il suo ragazzo che si unì alla risata e gli rubò uno stavolta casto bacio sulle labbra, prima di raccattare i vestiti perennemente riversi a terra e vestirsi completamente.
Poco dopo erano entrambi in cucina, immersi in un religioso silenzio rotto solo dallo spentolare della nonna e dai miagolii eccitati di Micio, cui continuava a seguire l'anziana dappertutto. In quel momento ella servì loro la colazione e iniziarono a mangiare, sempre senza spiccicare una parola a parte 'grazie'.
- Sempre fra i libri, eh, nipote? E la scuola? E gli amici? Stai mangiando adeguatamente? Mi sembri in forma, ma non mi pare tu faccia sport - sparò a raffica la nonna, e il colorito del viso di Brad raggiunse il bordeaux, mentre ciò che stava bevendo gli andava per traverso e il biondo gli lanciava un'occhiata in tralice.
Ma non gli diede il tempo di rispondere, perché si rivolse a Max.
- E questo bel giovanotto chi è? - chiese, pizzicandogli bonariamente una guancia. I suoi occhi nocciola ebbero un sussulto, ma non si scostò.
- Io sono Maxwell. Il suo coinquilino - si presentò, tranquillo. Il fidanzato esibì una smorfia risentita.
- Lui è il mio ragazzo, nonna - puntualizzò freddamente Brad, e Max sgranò per una frazione di secondo gli occhi, fremendo di sorpresa quando il moro gli assestò un piccolo calcio sotto il tavolo.
- Ah nipote, era ora! Povero ragazzo, Maxwell, vero? Ti sei scelto proprio quello giusto, eh? Perlomeno devo dire che hai gusto, nipote caro. Trattamelo bene, e tu, giovanotto, trascinalo un po' fuori che a furia di stare fra libri e polvere s'impolvererà pure lui! - esclamò la nonna, dando una pacca poderosa sulla schiena del biondo, che per poco non sputò ciò che aveva in bocca.
- Certo signora, sarà fatto signora - farfugliò imbarazzato, annuendo e parlando mentre masticava. Brad inarcò un sopracciglio, rimanendo però in silenzio.
- Oh caro, chiamami pure Hannah! - rise allegramente l'anziana, continuando a dare pacche un poco meno forti sulla schiena del povero Maxwell, il fidanzato dal capo opposto del tavolo che ghignava.
- Va bene, signora Hannah - balbettò Max, in un modo così adorabile che fece sorridere Brad, intenerito.
Passarono la giornata a chiacchierare piacevolmente con la nonna del moro, con Max che s'impappinava ad ogni parola ed arrossiva come una pudica verginella, mentre il fidanzato rideva sotto i baffi, godendosi quella scena tanto rara eppure che sapeva di calore e di famiglia. Alla fine ella si congedò, non prima d'aver fatto una breve ramanzina imbevuta di consigli al nipote e di aver dato il permesso a Max di 'strigliarlo' se non si fosse comportato bene. Infine lasciò una lieve carezza sul capo di Micio e li salutò, gridando sulla porta le ultime raccomandazioni.
- Va bene signora Hannah. Lo farò signora Hannah. Certo signora Hannah - lo scimmiottò Brad, e scoppiò a ridere, mentre si richiudeva la porta alle spalle. Il biondo lo fulminò con lo sguardo e il fidanzato lo baciò dolcemente sulle labbra.
- Ti meriti una bella 'strigliata', lo sai? - disse Max, e il giovane bibliotecario gli si avvinghiò addosso come un koala.
- Allora che ne dici di continuare ciò che abbiamo interrotto stamattina? - propose innocentemente Brad, certo che quella sarebbe stata la miglior 'strigliata' della sua vita.
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Il dolce battito dei nostri cuori
Short StoryBreve raccolta di one-shots a rating variabile, principalmente incentrate su BradxMax e ChasexShane.