Cinema

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~ Profumo di libri

Un urlo raccapricciante squarciò l'aria, seguito dall'oscurità e infine dalla comparsa di una faccia mostruosa, che provocò strilli terrorizzati. Brad sentì lo stomaco rivoltarsi e impallidì ulteriormente, stringendosi al braccio di Max, o meglio, stritolandoglielo.

Ancora una volta, il giovane bibliotecario si chiese come diavolo fosse finito lì, a strillare come una ragazzina e aggrapparsi a Max, subendo quell'umiliazione non volontaria.

E in breve rammentò quel pomeriggio, dove il suo diabolico fidanzato aveva iniziato ad accarezzarlo in modo suadente, strusciandosi su di lui come faceva Micio quando voleva un bocconcino speciale, mormorando qualcosa come 'Brad, amore mio' e 'luce dei miei occhi' prima di baciarlo appassionatamente, in un modo che stonava totalmente col suo lasciare al moro la prima mossa. Immediatamente aveva intuito che voleva qualcosa, altro non poteva essere.

- Che c'è? - aveva sospirato, e il biondo gli aveva preso le mani.

- Brad... vero che stasera mi accompagni al cinema a vedere l'ultimo capolavoro dell'horror uscito, eh? - aveva miagolato Max, facendogli gli occhioni da cucciolo a cui non sapeva resistere.

E lui s'era opposto con convinzione, perché aveva una fifa blu di quei cosi pieni di urla, sangue e mostri.

Allora Max lo aveva minacciato di lasciarlo in astinenza per una settimana, ma nonostante ciò lo preoccupasse davvero Brad era stato più tenace e aveva scrollato le spalle, dicendo che era irremovibile. Il fidanzato s'era probabilmente inviperito, anche se non l'aveva dato a vedere, e aveva sfoggiato un'espressione lievemente dispiaciuta.

- Va bene, allora ci andrò con Shane... - aveva proferito con nonchalance, in modo piuttosto allusivo, al che Brad era stato costretto ad accettare, onde evitare gesti fraintendibili fra i due migliori amici e guerre contro Chase che non aveva nessuna voglia di combattere.

E così ora era lì, a sorbirsi da un tre quarti d'ora buoni quei suoni e visioni agghiaccianti che di sicuro avrebbero popolato i suoi incubi quella notte, mentre Max se la rideva e gli indicava i particolari più macabri sul grande schermo, facendolo sentire sempre più prossimo a rimettere la cena e il pranzo nella toilette più vicina.

Non poté non saltare quasi in braccio al biondo quando comparve lo zombie madre o il mostro madre o quello che era, tanto era spaventoso e orripilante, ma il fidanzato non si scompose.

- È fantastico! - gridò Max, per sovrastare i versi della bestia, lasciando che il moro si appendesse al suo braccio come un koala.

- È la fine... - mormorò Brad con un filo di voce, pallidissimo e vicino allo svenimento.

In quel momento Maxwell si soffermò un attimo di più a scrutare il suo viso, gli occhi nocciola che diventavano più grandi e liquidi, poi premette le labbra sulle sue in un bacio lieve ma appassionato, e in sottofondo la gente applaudì, forse per loro o forse per i titoli di coda che ora scorrevano sul grande schermo.

E finalmente il giovane bibliotecario poté tirare il respiro o forse no, poiché si abbandonò esanime fra le braccia del fidanzato, bello e svenuto. Quando rinvenne, era sul loro letto e Max seduto sul bordo che gli dava la schiena.

- Hm... non mi ricordo nulla - ridacchiò divertito Brad, allungando una mano per sfiorargli la schiena. Il biondo fremette al suo tocco e si voltò.

- Buon Dio, Brad, se avessi saputo che sei una tale femminuccia... è stato così divertente il film! - esclamò il fidanzato, scoppiando poi a ridere alla sua espressione risentita.

- Chi sarebbe la femminuccia? - tuonò minaccioso, e Max continuò a ridere.

Il giorno dopo gli fu difficile reggersi in piedi.

Il dolce battito dei nostri cuoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora