Lost

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~ Eyes of Wolf

La stanza era appena rischiarata dall'alba mattutina, ma in modo così tenue da non sembrare neanche mattino. Chase sbadigliò, rigirandosi fra le coperte e trovando il letto stranamente spazioso e freddo. Un mal di testa colossale lo punì con una fitta lancinante e per una frazione di secondo pensò di rimettersi a dormire, ma ormai era sveglio e tanto valeva uscire dal letto ormai freddo.

Irritato, si alzò senza nemmeno aprire gli occhi, vagando per la stanza che conosceva a memoria ed evitando i vestiti lanciati caoticamente per terra la sera prima, ancora troppo addormentato per domandarsi dove diavolo fosse finito Shane. Mentre si infilava una maglietta giusto per non sentire troppo freddo, la schiena prese a bruciargli dove la notte passata il fidanzato l'aveva graffiato un po' troppo in profondità.

Scese in cucina, dove lo trovò, le mani infilate fra i capelli castani e un'espressione disperata in viso, a cui Chase non badò, non subito.

- Buongiorno - borbottò il moro, sbadigliando vistosamente.

- 'Giorno - esalò Shane, gli occhi dorati sbarrati e il panico che si faceva strada sul suo volto.

- Che c'è? - domandò infine il fidanzato, inclinando la testa. Sperava che fosse solo una delle solite paranoie del castano, perché di un problema grave non aveva proprio la lucidità d'occuparsi.

- Io... io... l'ho perso! Ho perso l'anello! - disse Shane, sull'orlo delle lacrime, e se fosse stato completamente sveglio Chase sarebbe scoppiato a ridere, ma in quel momento era così addormentato che si stava chiedendo di che diavolo di anello parlasse il fidanzato.

- Uh? Anello? - riuscì a biascicare, perplesso.

- Quello che mi hai regalato tu, idiota!!! - strepitò isterico il castano, pallidissimo. Chase non si scompose minimamente, sistemandosi la t-shirt stropicciata e fissando il pavimento con sguardo perso.

- E adesso... cosa faccio... - si disperò Shane, continuando a passarsi le mani fra i capelli e torturandosi il labbro inferiore con i denti. Il moro parve capire la gravità della situazione e lo abbracciò, cercando di confortarlo.

- Ehi, va tutto bene. È solo un anello, non costava neanche molto. Te ne comprerò uno più bello, okay? - mormorò dolcemente al suo orecchio, ma lui scosse la testa, divincolandosi fra le sue braccia.

- No, Chase, io non ne voglio un altro! Voglio quello che mi hai regalato tu, vale tanto per me... - replicò a bassa voce, asciugandosi fugacemente una lacrima.

Chase annuì e lo strinse a sé, posandogli un bacio fra i capelli.

- Dài, vedrai che lo troveremo... altrimenti ci penserà il cane della ragazza di mio cugino a farlo! - e ridacchiò fra sé, sperando di strappare un sorriso anche al fidanzato, che invece impallidì ulteriormente, facendo tornare serio il moro.

Passarono così tutto il giorno a frugare per casa e mettere in ordine, scoprendo cose che manco ricordavano d'avere, come la catenella con il ciondolo a forma di R appartenente a Chase, un blocco da disegno in condizioni non proprio ottime e una felpa enorme che un tempo era stata del moro. Ma dell'anello non sembrava esservi traccia, e più si ostinavano a cercare più la speranza di trovarlo iniziava a svanire, convincendo sempre più Chase che solo Tomoe, il pastore tedesco di Emma, sarebbe riuscito a trovarlo con il suo fiuto imbattibile.

- È inutile continuare a cercare, per oggi abbiamo fatto abbastanza - si rassegnò il moro, dando una pacca lieve alla spalla del fidanzato, che esibì una smorfia oltremodo dispiaciuta e delusa.

- Vieni, andiamo a prendere un po' d'aria fresca - lo esortò Chase, sospingendolo nel prato davanti a casa, dove ora cresceva un bel cespuglio di rose nere, nato da quella regalata da Shane a Chase parecchio tempo prima.

- È cresciuto bene - commentò il castano, sedendosi sul prato rigoglioso.

- Già - replicò il fidanzato, sedendoglisi a fianco e poggiando timidamente la mano sulla sua.

- Però non... - Chase s'interruppe e strisciò fino al cespuglio.

- Ah, Shane, questa è proprio bella! - esclamò, allungando le braccia il più possibile e strattonando un ramo. Alla fine ne uscì tutto graffiato ma trionfante, in mano qualcosa di luccicante.

- Chase! Cosa fai?! Sei tutto graffiato...! - lo rimproverò preoccupato Shane, sgranando gli occhi quando il moro gli porse il suo prezioso anello, ma questa volta, più che un semplice regalo sembrava una proposta di matrimonio, ci mancava solo che si mettesse in ginocchio.

Chase però non disse nulla, guardandolo con occhi scintillanti d'amore, prima di baciarlo con dolcezza.

- Sono i graffi del cuore a far male, ma per te questo e altro - mormorò sulle sue labbra, stringendolo poi a sé, e Shane si accoccolò contro il suo petto, finalmente sollevato.

Nulla è perso finché c'è speranza, o forse finché c'è amore...

Il dolce battito dei nostri cuoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora