~ E l'ultima stella spenga la luce
Non abbiamo mai davvero litigato, tu ed io. Tu sei dolce, spiritoso, un eterno bambino. Mi perdoni sempre, anche quando mi irrito senza motivo apparente. Io lo so, sono un disastro, il mio umore varia più in fretta del tempo, piango per qualunque cosa anche se ho sempre giurato a me stessa di non farlo se non per cose importanti.
Ma sì, è capitato. Io sono stanca, le occhiaie si notano poco però è così, ho i nervi a fior di pelle. Scrivo di notte per non disturbarti, per passare più tempo possibile con te. È stancante, sai?
Hai ragione quando dici che accampo scuse mentre stiamo avendo uno screzio e io ho la peggio. Sì, hai ragione anche quando sbotti dicendo che non posso avere sempre l'ultima parola. Che devo fare? Sono così, non potrei cambiare nemmeno se volessi. Anche se per te farei qualunque cosa.
Adesso me ne resto qua, in quest'angolino, facendo avanti e indietro a braccia conserte e l'espressione costernata. Il mio cane, il nostro cane mi annusa una gamba e me la mordicchia, guaendo come tutte le volte fa quando non capisce cosa stia succedendo.
Scusa, piccolo. A volte pure i padroni ringhiano tra di loro.
Sono orgogliosa, testarda, cocciuta come un mulo, ma non mi piace litigare. Non con te. Ti è mai capitato? Ti è mai capitato di voler inghiottire il tuo orgoglio e fare il primo passo, eppure trovarla una cosa troppo difficile da essere realizzabile? Mi sento esattamente così, in questo momento.
Perché abbiamo litigato? Non lo ricordo già più. Rammento solo che tu hai alzato la voce, io ho alzato la voce, ti sei messo ad urlare, io dopo di te. Il nostro adorato cucciolone ululava al piano di sotto, non è abituato a sentirci discutere così accesamente. Nessuno di noi due lo è.
E sai? A me non piace alzare la voce, però vorrei urlartelo, che ti amo. Te l'ho detto così poche volte, in tutto questo tempo. In questi anni. Non te lo sei dimenticato, vero?
Se te lo dico, mi perdoni? Va bene, adesso prendo coraggio e lo faccio. No no, ho troppa paura che tu sia così arrabbiato da non sopportarmi più. Aspetto? O ci provo comunque?
Nella mia mente non c'è spazio per altri pensieri, ci sei solo tu e ciò che voglio dirti, 'ti amo'. È quasi insopportabile. Lo faccio. No, non lo faccio. Oh, avanti! Ho trovato il coraggio di dirti di sì, di parlarti del piccolo segreto che alberga in me e che ora non è più il 'mio' piccolo segreto ma il 'nostro'. Ho trovato la forza di fare tutto ciò, quindi ora perché mi sembra così difficile?
Basta, io mi butto.
Raggiungo la tua camera a passo felpato, camera che è un po' anche mia. Tu sei sdraiato sul letto sulla pancia, la fronte corrugata e le sopracciglia aggrottate, gli occhi però chiusi. Mi abbasso fino a raggiungere la tua altezza, il cane non mi ha seguita.
Il respiro mi si accorcia davanti al tuo viso perfetto, dolce, il cuore accelera il ritmo mentre i miei occhi ammirano tutto di te. Ti amo, senza ombra di dubbio.
Ed a un centimetro dalle tue labbra smetto di tremare dall'emozione, prendo convinzione, mi butto, sì, lo faccio.
- Ti amo, Niko.
STAI LEGGENDO
Il dolce battito dei nostri cuori
Historia CortaBreve raccolta di one-shots a rating variabile, principalmente incentrate su BradxMax e ChasexShane.