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Isabella Maria Marconi.
Villa Marconi Borgo Sud.

<<Venduta. Mio padre e mio fratello hanno deciso vendermi.? >> ancora incredula alle parole di mia madre che in lacrime mi ha spiegato l'accordo raggiunto con la famiglia più potente del borgo.

<<Piccola, sai che noi..>>  ma certo!
Noi siamo poveri e schiavi di quella maledetta famiglia che da più di tre secoli, ha letteralmente guastato l'equilibrio del borgo del sud
<<Scelta. Noi non ne abbiamo. >> mi fa male la testa per quanto continuo a tirarmi forte i capelli che mia madre deve scuotermi per farmi smettere.

<<Che cosa mi faranno? >> chiedo il mio destino ormai segnato e niente può cambiare ciò che mi aspetta al di fuori del borgo sud.

<<Sarai una sorta di moglie. Beh.. >>

<<Moglie? >>

Mia madre annuisce, lei non può fare niente solo trascorrere questi ultimi attimi con me, la sua bambina ribelle.

<<Mi uccideranno.
Proprio come le altre. >>

Ho questo presentimento, sono poco avvezza alle regole la poca disciplina che mio padre mi ha imposto è stata violenta e piena di privazioni.  

<<Vedrai andrà tutto bene. Tesoro. >>
Anche lei vittima di un sistema, non può ribellarsi dire la sua, le donne obbediscono e l'uomo dedice per loro.

Tra le braccia di mia madre sono ancora a casa. Ma non appena il  brusio di voci finirà per me sarà finita.

Andrea Alessandro Van Necker
Villa Marconi  Borgo sud.

<< Saprai come domarla. >> dice il padre di Isabella, alzando il calice per  sancire l'alleanza tra le nostre famiglie.

Non ho mai dovuto educare una donna ai miei piaceri più segreti, infatti quando ho scelto Isabella e non sua sorella gli uomini della mia famiglia si sono lasciati andare ad una  risata in contemporanea hanno alzato i bicchieri brindando alla coppia felice.

Non ho mai creduto a quelle cazzate come l'amore, sono abituato a mostrare i fatti più che parole dolci e senza senso.

Isabella.

Pallida è minuta dal corpo formoso avendola notata da lontano mi ha colpito, non solo per la sua purezza ma c'è un grado di erotismo in lei che va svelato mostrato e assoporato dal sottoscritto.

<<Abbiamo un accordo? >>
Chiede il padre di Isabella, guardando negli occhi mio padre che sembra al quanto divertito a vedere lo strano colore dei suoi occhi azzurri.

<<Si. >>  dice mio padre e sul volto di Tonio appare un ghigno soddisfatto, prima di far continuare l'uomo orgoglioso che ha appena venduto la figlia a me,  Ottavio Van Necker alza la mano per impedirgli di parlare in quanto la condizione fondamentale non era stata chiesta.

<<Isabella dovrà venire con noi da questa notte. Non accetto piagnistei. Non deve farne, se no finisce male. Tonio. >>

<<Certamente lei sarà felice di avere in grembo l'erede delle nostre famiglie appena alleate.>>

Tonio mandò a chiamare la figlia da un valletto della casa. Non vedevo l'ora di tornare a casa con la mia futura moglie.  Quell'aria viziata stava cominciando a darmi sui nervi.


SPAZIO AUTRICE

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PIÙ OPINIONI RICEVO PIÙ POSSO CONTINUARE.

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