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Terzo giorno.

Isabella Maria Van Necker Castello Van Necker Borgo dei desideri.

Gabriel e tutti i Rosssospina sono spariti.

La madre di Andrea si sospetta che fosse scappata anche lei con loro.

La sorella più piccola di Andrea non è più al castello, nessuno riesce a trovarla ormai dopo una notte e un giorno di ricerche.

Andrea è fuori di sé, non si è più avvicinato a me. Veniva in camera solo per tenere fra le braccia sua figlia.

A me rivolgeva degli sguardi, scappando fuori dai miei tentativi di avvicinamento a lui.

Non mi spiego il perché... Non voglio ritornare ai segreti e alle cose che non posso sapere.

<<Amore.>>

Speravo non mi chiamasse più in questo modo visto gli ultimi giorni.

Mi abbraccia forte, tenendomi ferma al suo petto scoperto dalla camicia sbottonata, il suo profumo mi rilassa.

<<Tua sorella...>>

Cos'è successo a Clelia?

<<Si è uccisa.>>

Lo spingo lontano da me, sedendomi sulla poltrona vicino alla vetrata che mostra il giardino.

Mi sento soffocare, le lacrime non scendono sul mio viso.

Il bruciore alla gola fa male, così tanto.

<<Andrea, vieni qui.>> mi prende le mai e lo guardo negli occhi, ho male in tutto il corpo.

<<Mi fa male tutto...>>

Strimgo forte le sue mani, cacciando l'aria dalla bocca.

<<Amore mio, quest'ora avrei già gridato e pianto tutte le mie lacrime, ora però non riesco a piangere ma il dolore è insopportabile.>>

<<Vieni qui.>> mi prende in braccio facendomi sedere sul pavimento con lui.

<<Come è successo?>> gli chiedo.

<<L'hanno trovata morta, in una delle camere del cerchi nero e non era sola. Dopo che ha ucciso la donna, ha pugnalato Lorenzo al petto e infine lei si è strappata il cuore dal petto.>>

<<Andrea, non l'ho aiutata. Aveva chiesto aiuto a noi della famiglia e nel momento più felice della mia vita non ho pensato a chi potesse soffrire. Non l'ho aiutata, se l'ho avessi fatto lei... Sarebbe qui con me e con sua nipote.>>

<<Piccola, non è colpa di nessuno
Ciò che è successo, siamo stati presi da altre faccende per preoccuparci dei bisogni di tutti.>>

Dovevo aiutarla, la mia sorellina...

<<Vorrei tanto piangere... Tutto questo dolore non mi aiuta...>>

Il pianto di Stella, rompe il silenzio nella stanza e Andrea si stacca da me per prenderla in braccio cercando di calmarla.

<<Portala qui. Ho bisogno di lei.>>

Torna vicino a me, con la nostra bambina in braccio. Sorrido perché in  lei vedo una piccola somiglianza in Clelia quando era piccola.

<<Amore di mamma. Ti amo così tanto.>> dico lasciandole dolci baci sul viso che si imbroncia di nuovo.

Ha tanta fame, la mia mangiona così alzo maglietta e lasciandola libera di attaccarsi al mio seno.

<<Ahi.>> mi ha morso e anche Andrea se ne è accorto, allontano la piccola dal mio petto mi accorgo che ha del sangue sulle labbra.

<<Amore, vogliamo provare con il sangue?>>

Però facci un altro tentativo, la rimetto di nuovo vicino al seno e lei poggia le manine vicino al capezzolo prima di avvicinare la sua bocca.

Con molta lentezza comincia a succhiare avida, Andrea però la stacca di nuovo dal mio petto e infatti trova la conferma che dal mio esce il latte che la bambina si nutre del mio latte.

<<Quindi se è un ibrdo, si nutre di sangue e cibo da umani. Interessante.>>

Almeno, per ora ha un mese. Non è cresciuta velocemente come narrano le leggende in Africa o di altri posti nel mondo.

Tonio Marconi, Villa Marconi.
Borgo dei desideri.

<<Tonio...>>

Ho fallito miseramente come padre.

Giunto qui all'obitorio non sapevo cosa mi aspettava di vedere. Non credevo che mia figlia potesse odiare così tanto la sua nuova condizione in questa società.

Il suo corpo sporco di sangue, senza cuore che lei stessa ha avuto il coraggio di strapparsi dal petto è la visione più violenta che abbia mai visto.

Il dolore che provo per poco non mi soffoca incessantemente...

Ho proibito a mia moglie di essere qui con me non volevo che lei vedesse come Clelia abbia avuto il coraggio di finirla per sempre.

Ha ucciso con lei, anche Lorenzo è suo figlio quando verrà al mondo non avrà più suo padre.

Quando il medico richiude il corpo nel frigorifero, risalgo su per dare predisposizioni per la cerimonia almeno questo glielo devo...

Perché non l'ho ascoltata,  avrei dovuto impedirle di fare una cosa così tremenda a se stessa.

<<Vuole seppellire
entrambi insieme?>>

Annuisco.

Almeno nella morte quei due riposeranno in pace.

Andrea Alessandro Van Necker
Castello Van Necker Borgo dei desideri.

<<Fra due giorni ci sarà cerimonia.>>

Bella è a pezzi, nemmeno Davide con i suoi modi è riuscito a farla sorridere.

Le ho dato tutto il tempo per fare ciò che voleva fare per la sorella...

<<Davide, perché non vai fuori.>>

Gli indico la strada, con il dito è da tutto il tempo che non molla Stella vorrei tenerla io visto che la mamma fissa il muro da ore ormai.

<<Ritorno dopo.>>

Bravo, ritorna dopo.

<<Piccola, vieni a vedere come è bella la nostra piccolina...>>

Si alza da terra di scatto e prende in braccio la bambina sdraiandosi a letto con lei.

<<Andrea?>>

Mio padre varca la soglia della porta, mi alzo andando verso di lui il suo sguardo preoccupato, mi dice qualcosa...

<<Se loro sono andati via... La guerra è vinta per ora.>> afferma poco convito.

La luna rossa improvvisamente sparisce dal cielo, la pioggia comincia a scendere impetuosa e veloce.

<<Per ora abbiamo vinto. In futuro non sappiamo cosa ci aspetta...>>

Mia figlia è ancora piccola e non so in quale futuro cos'è che potrà succedere.

<<La riavrai anche tu, la tua regina.>>

Davide entra in camera andandosi a sedere sulla poltrona, un silenzio tranquillo avvolge l'intera stanza.

Bella è crollata sul letto con Stella.

Per ora non ci resta che attendere cosa accadrà in futuro...

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